La terza generazione della MINICountryman è più grande rispetto all’edizione precedente, e sicuramente dimenticatevi del B-SUV, del 2010. Qui siamo di fronte a una nuova generazione che per ovvi motivi ha molto in comune con la cugina BMW X1 e che, quindi, mette le due vetture praticamente sullo stesso piano dimensionale e di costi. Con un upgrade di ben 13 centimetri, che porta la lunghezza a 4,43 metri, ed un +6 cm in altezza. Insomma la più grande delle MINI diventa ancora più voluminosa, arrivando ad un livello di abitabilità, raffinatezza e tecnologia da vettura di categoria superiore, confermando come l’intuizione della Casa inglese di puntare, nel 2010, su un SUV compatto fosse una scelta a dir poco corretta, ma che ora abbia senso evolversi.
La nuova MINI Countryman è, inoltre, il primo SUV del Brand dotato di una trazione completamente elettrica, ma, al contrario della più piccola Coooper, MINI ha deciso di lanciare sul mercato europeo prima le versioni termiche di Countryman, che faranno comunque la parte del leone. Ad affiancare le motorizzazioni 100% elettriche, non sono sparite dal listino, le versioni con motore a combustione interna, le stesse della sorella maggiore BMW X1 con la quale condivide la meccanica. Sia a benzina che Diesel elettrificate, ed è proprio il 1.5 turbobenzina oggetto di questo test. A spiccare subito è l’assenza della versione Cooper, nome ora totalmente dedicato alla “Hatch” a tre porte. Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della nuova MINI Countryman.
Prezzi MINI Countryman: personalizzazione pressoché infinita, ma a che prezzo?
Il listino prezzi di MINI Countryman è, ovviamente, parecchio ampio: i prezzi del SUV britannico partono dai da 35.104 euro per la versione base della Countryman C in allestimento base Essential, ai 41.100 della S ALL4, passando per i 38.100 euro della D con motore a gasolio. La Countryman SE ALL4 da 313 CV, infine, parte da 44.900 euro, mentre la John Cooper Works ALL4, che arriva ad un prezzo di vendita di 51.200 euro, è la più ricca delle Countryman. Parlando dei prezzi della Countryman elettrica d’attacco, la E, parte da 38.700 euro, per arrivare a 45.840, permettendo alla vettura di accedere agli incentivi statali - il cui limite, lo ricordiamo, è fissato a 42.700 euro. La MINI Countryman propone al pubblico quattro allestimenti: Essential, Classic, Favoured e il top di gamma JCW, disponibili comunque su tutti i motori.
La versione Essential è caratterizzata da interni minimalisti e puliti. I sedili sportivi neri con tessuto multitone, si abbinano con i colori della plancia in tessuto. All’esterno, ad esempio, il logo appare nella nuova tonalità, a contrasto con la griglia anteriore ottagonale nera lucida. Nello specifico, la dotazione della Countryman C Essential prevede di serie i cerchi in lega da 17″, interni in tessuto, fari a LED, barre sul tetto, volante in pelle sintetica, il sistema di infotainment OLED da 9,55 pollici MINI Interaction Unit, l’assistente al parcheggio, il Cruise Control adattivo e il clima automatico bizona.
A partire dalla versione Classic, il volante standard a due razze è stato sostituito da una versione con un nuovo cinturino in tessuto “a ore sei” che simula la terza razza. Inoltre, MINI utilizza un moderno tessuto 2D per la prima volta negli interni di un veicolo di serie. Sul cruscotto e sulle portiere, il tessuto bicolore nero e blu crea un contrasto con i sedili in pelle sintetica. Quest’ultimi sono disponibili in grigio e nero con un motivo traforato a pied-de-poule, mentre la parte laterale è in tessuto blu. La versione Classic aggiunge i sedili anteriori riscaldati, il pad per la ricarica wireless del telefono e le modalità di guida MINI Experiences Modes.
La versione Favoured, new entry per Countryman, è la variante più espressiva. La finitura Dark Petrol si estende dal cruscotto ai pannelli delle porte, dove si unisce con un tessuto marrone. I sedili sportivi con cuciture tradizionali e logo MINI ricamato sono disponibili in tre colori. Gli esterni con la griglia anteriore in Vibrant Silver possono essere combinati con il nuovo tetto, anch’esso nel colore Vibrant Silver. A livello di allestimento, invece, qui troviamo in più l’antifurto, head-up display, sedili posteriori scorrevoli, abbaglianti automatici e serbatoio di dimensioni maggiorate.
La versione JCW, allestimento più sportivo, non è appannaggio della sola versione JCW ad alte prestazioni, ma sarà disponibile con tutte le motorizzazioni, per enfatizzare la sportività del marchio MINI. Il sedile JCW con geometria sportiva e supporto laterale aggiuntivo è in combinazione con il tessuto multicolore e la pelle sintetica nera con cuciture rosse, e il concetto cromatico riprende il design della plancia e dei rivestimenti delle portiere.
Per continuare nelle personalizzazioni, vi è poi l’idea di MINI di proporre per la nuova Countryman cinque “pacchetti” di optional distinti, riconoscibili per il riferimento al mondo della moda: XS, S, M, L e XL. Il pacchetto XS, disponibile solo per la Essential, equipara l’allestimento a quello della Classic, mentre l’XL è previsto solo per la Flavoured - che ha di serie il “pacchetto” S - questi pacchetti permettono di avere, senza sforzi, un’auto più o meno accessoriata a seconda delle proprie esigenze. Di certo, però, non costano poco e se ci si fa prendere la mano il conto lievita di parecchio.
Di certo, comunque, MINI Countryman si fa notare, e non passa di certo inosservata. Moderna, elegante e con un tocco sportiveggiante, Countryman lancia la sfida alle più apprezzate concorrenti nell’affollato segmento C-SUV Premium. Cominciando dalla “cugina” BMW X1, infatti, troviamo ad esempio Audi Q3 e Mercedes-Benz GLA, senza dimenticare la Volvo XC40.
Esterni e dimensioni MINI Countryman: più matura e più lunga, ma con lo stesso spirito unconventional
La prima generazione di Countryman, la R60 lanciata nel 2010, fu la prima MINI a 5 porte, nonché la MINI più lunga mai prodotta con i suoi 4,20 metri. La successiva F60, lanciata nel 2017, aumentò considerevolmente abitabilità, praticità e dimensioni, che superano il muro dei 4,30 metri. Oggi, la nuova Countryman si avvicina ai 4,50 metri, cresciuta anche per fare spazio ad un modello inedito, la Aceman, il SUV compatto esclusivamente elettrico. Queste sono, nel dettaglio, le dimensioni di MINI Countryman: lunghezza 4,44 metri, larghezza 1,84 metri, altezza 1,66 metri e passo 2,69 metri.
Pertanto la Countryman abbandona le tipiche dimensioni “MINI”, che danno il nome al Brand e adotta uno stile molto più maturo e personale, sulla scia della nuova MINI Cooper, presentata insieme a lei. Certo a fronte di dimensioni da SUV di segmento C pieno possiamo allora considerarla una “vera” MINI? La terza generazione di Countryman sarà anche un crossover spazioso e pratico, ma per stile, eleganza e per l'originalità dei modelli della Casa inglese si può ancora considerare una componente della famiglia MINI, seppur matura e cresciuta.
Gli esterni riprendono alcuni stilemi tipici del brand di Oxford evolvendoli ad un livello superiore: questa nuova Countryman unisce proporzioni “da grande” a dettagli davvero particolari e raffinati, ci troviamo di fronte ad un aspetto più squadrato e leggermente meno sinuoso rispetto al passato. Il frontale, ad esempio, non rinuncia ai classici tocchi MINI, dalla presa d’aria ottagonale ai fari tondeggianti e simpatici ai lati del cofano. Il tutto è però più maturo e raffinato. Anche i fari Matrix LED, poi incastonati nel paraurti, e non più nel cofano come la precedente generazione, sono dotati, come sulla MINI Cooper 3 porte, non solo di una forma squadrata e non più tondeggiante, ma di una firma luminosa personalizzabile dal guidatore.
Nella parte bassa del paraurti troviamo poi una protezione sottoscocca e l’immancabile finitura inferiore in plastica grezza, eliminata sulla MINI “normale” ma confermata sulla Countryman. Le maniglie delle porte sono a filo ed il rivestimento argentato dietro il montante C aiuta a spezzare la continuità dei vetri oscurati neri.
A enfatizzare il nuovo posizionamento del SUV inglese ci pensa poi il cofano molto lungo, che denota la parentela con la BMW X1, mentre gli enormi cerchi da 19, optional, con un disegno piuttosto futuristico fanno il paio con gli specchietti, ora di forma tradizionale e non più tondi. Spicca anche il parabrezza, ora inclinato e avvolgente come sulle altre auto e non più verticale come in passato, mentre viene conservato l’iconico tetto flottante tipico di tutte le MINI, disponibile con verniciatura a contrasto e barre sul tetto.
In coda, le proporzioni del crossover MINI cambiano moltissimo rispetto al passato. Il posteriore è molto più voluminoso ma pulito, con pochissime linee che ne interrompono la squadrata impostazione. Come per il frontale, anche dietro i gruppi ottici sfruttano la tecnologia LED, e presentano come i fari anteriori una firma luminosa personalizzabile dal proprietario.
Interni MINI Countryman: divano scorrevole e gadget tecnologici davvero innovativi, ci vuole un po' di pratica
Gli interni di MINI Countryman portano in dote un cambio di rotta ancora più marcato rispetto all’esterno: l’impostazione dell’intero abitacolo è infatti la stessa di quella della più piccola MINI Cooper, con la quale condivide la plancia a dir poco minimale, compresa l’assenza di un quadro strumenti tradizionale, rimpiazzato dallo schermo centrale e, in opzione, da un Head Up Display.
Un ritorno al passato, alle prime generazioni di MINI i cui interni erano ridotti all’essenziale. Molto bella la parte alta di plancia e portiere ricoperta in tessuto. Una bella scelta per sostituire le plastiche, che ultimamente vediamo poco schiumate di molti competitors. La parte bassa di plancia e pannelli porta invece delude un po’: troviamo delle plastiche rigide e un po’ basiche. La plancia e i pannelli porta, invece, sono rivestiti in tessuto, con diversi tipi di tessuti tra cui scegliere in fase di acquisto, mentre anche i sedili sono sempre rivestiti da materiali di origine non animale.
Tutti i comandi sono concentrati nella parte centrale della plancia, con il grande schermo tondo da 9,55 pollici che ruba la scena e include al suo interno sia l’infotainment che il quadro strumenti. Poco più in basso troviamo i comandi a bilanciere ispirati alla MINI del 1959. In questa plancetta inferiore troviamo il comando per il cambio automatico, il piccolo e particolare comando per accendere il motore – che simula una chiave – e il selettore per le “Experiences” di guida, oltre alla rotella per la regolazione del volume. Poco più in basso ci sono i soli tasti fisici di tutto l’abitacolo per richiamare i sistemi di sicurezza, attivare le telecamere a 360°, il tasto per le luci di emergenza e lo sbrinatore per parabrezza e lunotto.
Non manca lo spazio dove riporre tanti oggetti, come il telefono per la ricarica wireless, nonché un bracciolo con doppio portabicchieri e un vano portaoggetti con parte superiore in tessuto. Il volante, invece, è di nuovo a due razze come le prime MINI, e a richiesta si può avere una fascia in tessuto che va a “imitare” la presenza di una terza razza. Il design e il diametro del volante sono da sportiva, con una corona spessa, ed è dotato di comandi fisici sulle razze ed è rivestito interamente in pelle sintetica non derivata dagli animali. Peccato manchino i paddle e non sia possibile avere un controllo sequenziale del cambio, neanche tramite leva. Innovativa l’illuminazione lounge dell’ambiente, attuata grazie a due piccoli proiettori in plancia, che in piena notte si riflette sul parabrezza.
Il punto di discussione degli interni del SUV inglese è indubbiamente il grande schermo OLED al centro della plancia, il MINI Interaction Unit. Identico a quello della più piccola Cooper, misura 9,55 pollici e ha un diametro di 24 centimetri. Dotato di un pannello ad altissima risoluzione, questo schermo include al suo interno sia le informazioni relative alla guida, come velocità istantanea, potenza erogata, sia tutti i comandi per l’infotainment, il clima e la gestione dei sistemi di sicurezza.
Del tutto inedito il MINI Operating System 9, un sistema operativo che, per la prima volta, non è una versione riveduta e corretta dell’iDrive di BMW, bensì è un OS sviluppato in casa e basato su Android. Il MINI Interaction Unit è esclusivamente touch, ed è estremamente personalizzabile nella visualizzazione. Inizialmente ci ha convinto, ma per conoscerlo a fondo serve un lungo apprendistato e serve loggarsi come utente, pena la perdita di tutte le impostazioni di telefono, sedile, clima e radio, ad ogni key-on.
Nella parte bassa dello schermo sono sempre accessibili i comandi per regolare la temperatura di climatizzazione, mentre per gestire il clima è sempre necessario andare nel menù dedicato. Sempre presenti gli shortcut per accedere a Navigazione, Media, Telefono e Clima, che quando richiamati compaiono a tutto schermo “rubando” la scena al resto e diventando a frequenza piena. Non manca l'MINI Head-Up Display, che optional, fornisce informazioni rilevanti poco sopra il cofano. Posizionato al posto del classico cruscotto – che non è previsto – lo schermo trasparente permette di visualizzare dati chiave come la velocità di guida, le mappe, le funzioni di assistenza alla guida e i dettagli legati all'intrattenimento. Grazie alla sua estrema nitidezza, offre un’eccellente qualità d’immagine anche di giorno.
Non manca inoltre il sistema di assistente vocale. Il proprietario potrà richiamare l’auto con un “Hey MINI!”, con una MINI stilizzata che comparirà sullo schermo, oppure scegliere di interfacciarsi con Spike, la mascotte MINI, un Bulldog inglese che risponderà alle vostre richieste. Non mancano poi le interfacce Android Auto e Apple CarPlay wireless, che però risultano inscritte in un piccolo quadrato dentro lo schermo tondo: forse si poteva fare di più a livello di dimensioni del Mirror…
A livello di ariosità, lo spazio sicuramente è superiore alla precedente Countryman, sia davanti che dietro. Ovviamente ciò è dovuto alle dimensioni esterne, ora da segmento superiore, ma anche ad alcuni ingegnosi accorgimenti, come il divanetto posteriore scorrevole - non una novità - in senso longitudinale. Ora cinque adulti trovano comodamente posto. Solo il centrale posteriore si trova seduto su una parte rigida del divano, per il resto luce e agio non mancano grazie al tetto in vetro - optional – e alle bocchette d’aria e alle prese usb C, dedicate a chi sta dietro.
Concludendo con le dimensioni di MINI Countryman C, il bagagliaio è modulabile, grazie appunto al divano scorrevole di ben 13 centimetri, con gli schienali inclinabili in 6 posizioni fino a 12 gradi, le stesse caratteristiche del modello uscente. La capacità minima della variante ibrida è di 450 litri, mentre abbattendo il divano si arriva a 1.450 litri (60 litri in più del modello uscente).
Alla guida di MINI Countryman C 1.5 turbobenzina: meno "atletica" di un tempo, ma molto confortevole e sicura
Insomma a livello dimensionale e di meccanica e motori, MINI Countryman si avvicina ancora di più alla sua cugina, BMW X1. La nuova generazione del SUV britannico condivide con la bavarese la piattaforma UKL2, la versione riveduta e corretta della nota e apprezzata piattaforma modulare per automobili a trazione anteriore del Gruppo BMW. Con X1 condivide anche gran parte dei motori e dell’impostazione meccanica, ma non la fabbrica, che per MINI è lo stabilimento BMW di Lipsia, accanto alle cugine BMW Serie 1 e Serie 2 Active Tourer.
Sotto il cofano, infatti, troviamo il 1.5 tre cilindri turbo B38, dotato di un sistema ibrido leggero a 48 volt, con una potenza di 170 CV e una coppia di 240 Nm. La trazione è anteriore e il cambio è l’ormai noto automatico doppia frizione a 7 rapporti e non vi è possibilità di scegliere il manuale. Il powertrain consente al SUV anglo-tedesco di scattare da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi, per arrivare ad una velocità massima di 212 km/h. Valori di tutto rispetto certo, ma tempo fa, con una cavalleria del genere, gli animi sarebbero stati molto più vispi, ora invece parliamo di quella che è "l'entry level" della gamma.
Non manca certo l’erede della Cooper S, la versione Countryman S, che nella terza generazione del SUV inglese è proposta solamente con trazione integrale. Sotto il cofano, infatti, troviamo il 2.0 quattro cilindri B48 in versione da 218 CV e 320 Nm di coppia. Al top della gamma motori di MINI Countryman 2024 è confermata la versione JCW ALL4, con il 2.0 quattro cilindri turbo B48, dotato di 300 CV e 400 Nm di coppia. La trazione qui è integrale le consente di scattare da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi, e di raggiungere la velocità massima autolimitata di 250 km/h. Contro le ultime mode, MINI doterà il suo crossover anche di motorizzazioni a gasolio, inizialmente in una singola versione denominata semplicemente D. Il motore è l’apprezzato 2.0 quattro cilindri turbodiesel, proposto unicamente in versione Mild Hybrid da 163 CV e 360 Nm di coppia e trazione anteriore.
Al volante abbiamo potuto apprezzare la grinta di questa Countryman C, che è sicuramente vivace, ma non un fulmine, ma la spinta non è così prepotente come accadeva in modelli di pari potenza delle generazioni precedenti. Qui i 240 Nm sono distribuiti in modo elastico tra i 1.500 - 4.400 giri. E rendono l’erogazione molto progressiva e pastosa.
E’ anche vero che la Countryman si rivolge ad un target di clienti che cerca anche comfort oltre alla sportività, quindi la quartier generale della Casa inglese ha senza dubbio pensato ad un equilibrio in tal senso. A livello meccanico, la nuova Countryman riprende lo schema meccanico degli altri modelli basati sulla piattaforma UKL2, dotata di sospensioni McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore, così come abbiamo visto anche nella precedente generazione, che utilizzava la prima iterazione di questa base meccanica. Le versioni più ricche possono avere anche un sistema di sospensioni a controllo elettronico.
Alla voce consumi, la MINI ha fatto segnare un onesto valore di 13 km/l sul ciclo misto, che non fa gridare al miracolo, vista l’unità ibrida a 48 volt presente in vettura, ma le dimensioni e massa - 1.545 kg - della maxi-MINI, permettete il gioco di parole, non aiutano di certo. Da segnalare che il nostro esemplare montava Pirelli Winter di misure extra large 245/45 R19, pertanto con pneumatici ordinari e più piccoli sicuramente questo valore è destinato a migliorare. Con 54 litri di serbatoio - maggiorato in questa versione - quasi 700 km sono fattibili con un solo pieno.
Il comfort è buono e l’assetto anche su questa Countryman C non è troppo blando o soggetto a rollio. L’abitacolo è molto ben insonorizzato, dispiace solo che il 1.5 turbobenzina si faccia sentire quando si richiede piena potenza, con la timbrica tipica del tre cilindri, non proprio lodevole. Per il resto a velocità da codice, i chilometri passano serenamente, coadiuvati da un corredo ADAS di tutto punto con Driving Assistant Professional (presente nel pacchetto XL) vi è un sistema di guida semi-autonoma basato su telecamere e radar. Offre tutte le funzionalità del Driving Assistant Plus e inlcude anche lo Steering e Lane Control Assistant con contenuti aggiuntivi, Lane Change Assistant e la protezione attiva contro le collisioni laterali, nonché l’Emergency Stop Assistant. Anche l'Active Cruise Control con la funzione Stop & Go contribuisce a rilassare durante la guida.
Lato personalizzazione, la Casa inglese ha pensato infatti a sette MINI Modes o "MINI Experience Mode", personalizzabili a piacere dal conducente, che cambiano radicalmente l’estetica e l’usabilità dello schermo e in parte anche della guida. Nella Personal Mode, ad esempio, è possibile selezionare una propria foto da utilizzare come sfondo delle schermate, rendendo davvero unica la propria auto. A dire la verità a livello di guida ci saremmo aspettati una maggiore differenziazione tra i vari modes. Nella modalità Go-Kart, invece, l’attenzione si concentra sul DNA racing di MINI. Il display e gli interni vengono caratterizzati dai colori antracite e rosso, mentre i display analogici specifici per la dinamica di guida, ma con contagiri sempre in secondo piano, completano questa MINI Experience Mode ispirata alla John Cooper Works. Alla Go-Kart Mode si aggiungono anche le Vivid Mode, Core Mode, Green Mode, Timeless Mode e Balance Mode.
In città poi, nonostante le dimensioni maggiori rispetto ad un tempo, non manca visione a 360° dell'ambiente circostante. Il Parking Assistant Plus, grazie a quattro telecamere integrate nella parte anteriore, posteriore e negli specchietti esterni, ottiene una rappresentazione 3D realistica dell'ambiente circostante. L'impressionante Panorama View rende inoltre più sicuro l'avvicinamento agli incroci e alle uscite, con linee di posizionamento visualizzate che facilitano l’avvicinamento del veicolo alla linea di stop e la guida del navigatore a realtà aumentata. Il Drive Recorder incluso registra un video a 360 gradi ad alta risoluzione che copre completamente l'ambiente circostante; attivato dal conducente o in caso di incidente. Vengono salvati 30 secondi prima e dopo l'incidente. In combinazione con il sistema di antifurto, l’Anti-Theft Recorder offre la possibilità di assicurarti le prove tramite video, se la tua auto è stata rubata, rotta o rimorchiata, si riceverà una notifica push sul telefono.
Insomma MINI Countryman si è evoluta cambiando diversi aspetti di sé stessa. Sempre meno MINI ma più “maxi”, il SUV, ormai medio, della Casa inglese arriva alla sua piena maturità e permette ai clienti del Marchio Inglese, che sono cresciuti anche loro, di trovare un’auto da famiglia con tutte le particolarità e gli stilemi a cui sono da sempre affezionati. Fortunatamente ancora proposta con motorizzazioni benzina e Diesel oltre che in versione elettrica, la nuova iterazione del SUV inglese affianca al suo stile molto personale una meccanica collaudata e apprezzata su diversi modelli, prima fra tutti la cugina maggiore BMW X1. Rispetto a tutte le altre concorrenti, MINI Countryman si differenzia principalmente all’interno, dove una plancia davvero particolare e fuori dagli schemi divide già le preferenze di potenziali acquirenti e addetti ai lavori. La classica auto che o si ama o si odia...
PRO
Infotaimnent all'avanguardia con numerose funzioni e aggiornamenti
Spazio interno abbondante, grazie al divano scorrevole
ADAS aggiornati, sempre sicura e confortevole
CONTRO
Tantissime personalizzazioni possono far lievitare il prezzo
Rumore del tre cilindri turbobenzina in piena accelerazione