Nonostante gli anni che passano, a quasi sette anni dal lancio la Mazda 3 rimane una delle compatte medie più interessanti sul mercato. Grazie al suo stile grintoso figlio dell’ormai nota filosofia Kodo Design, la segmento C della Casa di Hiroshima si aggiorna nel 2025. La storica compatta della Casa nipponica, sul mercato dal 2003, ha radici che partono dagli anni ’60, da quella Familia che, nel 1977, prese il nome di 323 e, da quel momento, conquistò sempre più clienti ottenendo un successo in continua crescita in Europa e non solo.
Caratterizzata da dimensioni generose, con i suoi 4,46 metri la Mazda 3 è rimasta moderna e al passo coi tempi. Parte del merito è del suo design, divisivo e molto particolare, che ha segnato tutte le successive Mazda e che è ancora uno dei punti di forza del modello. Alla versione a due volumi, discussa per il suo voluminoso lato B, si affianca anche in Italia la versione Sedan, arrivata nel 2021 che, oltre ai 20 centimetri in più di lunghezza offre uno stile più elegante e classico. Il restyling 2025 della Mazda 3 non presenta grandi stravolgimenti a livello estetico, seguendo il classico mantra “squadra che vince non si cambia”.
In contrasto con le mode dei costruttori degli ultimi anni, infatti, Mazda ha confermato lo stile e anche gli interni della sua 3, aggiungendo qualche tocco di tecnologia come l’adozione dei protocolli Apple CarPlay e Android Auto wireless e l’integrazione in vettura dell’assistente vocale Amazon Alexa. Come per la sorella CX-30 2025 (che abbiamo provato insieme alla Mazda 3 per le splendide strade della Sicilia meridionale), le principali novità sono a livello meccanico. Confermato il 2.0 SkyActiv-X, il quattro cilindri benzina capace anche di funzionare con l’accensione per compressione come un Diesel grazie alla tecnologia SPCCI, a debuttare è un nuovo motore d’accesso, caratterizzato da una cubatura in puro stile Mazda.
Al posto del 2.0 aspirato da 122 e 150 CV, infatti, arriva il nuovo 2.5 eSkyActiv G M Hybrid da 140 CV. Sempre quattro cilindri in linea e sempre aspirato, questo nuovo 2.5 litri incarna il rightsizing a cui Mazda ci ha abituati: motori grandi, con tanta coppia ai bassi regimi ma anche con una buona dose di carattere salendo coi giri.
Scopriamo allora com’è e come va la Mazda 3 2025 nella nostra prova su strada in anteprima della versione 2.5 e-SkyActiv G 140 CV con cambio manuale a 6 marce e allestimento Nagisa.
Partiamo dai prezzi della Mazda 3 2025, caratterizzata da un listino con sei allestimenti e da un leggero aumento rispetto alla versione in uscita. La versione d’attacco con il nuovo motore 2.5 e-SkyActiv G e allestimento base Prime Line ha subito un aumento di soli 100 euro, passando dai 27.250 euro della 2.0 SkyActiv-G da 122 CV Prime Line ai 27.350 euro della variante base odierna. Più costose, invece, le top di gamma, con la Exclusive con motore 2.0 e-SkyActiv X, trazione integrale e cambio automatico che arriva a superare i 40.000 euro. Questo è quindi il listino della Mazda 3 2025:
Al listino della Mazda 3 Hatchback, quindi la due volume con il posteriore più generoso, si affianca la Mazda 3 Sedan, non disponibile negli allestimenti speciali Homura e Nagisa. Questo è allora il listino della Mazda 3 Sedan 2025:
La 3 Sedan, quindi, non è disponibile con la trazione integrale, mentre richiede un sovrapprezzo di 1.500 euro a parità di allestimento. Parlando proprio di allestimenti, come per la sorella rialzata CX-30 una delle caratteristiche peculiari della Mazda 3 è la presenza di una cura estetica pressoché identica tra la versione d’accesso e Prime Line e le top di gamma come la Takumi. Da fuori, infatti, al netto dell’assenza dei fari Matrix LED (appannaggio delle sole versioni top di gamma) o della presenza dei cerchi da 16 pollici, un po’ piccoli per l’estetica della vettura, tutte le Mazda 3 sono sostanzialmente identiche.
Anche la dotazione di serie è ricca già dalla Centre Line, che non rinuncia a fari a LED anteriri e posteriori, sensori di parcheggio posteriori, guida autonoma di Livello 2, schermo dell’infotainment da 10,25 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto wireless e interfaccia Amazon Alexa e una qualità costruttiva molto curata. L’allestimento che ho provato, la Nagisa, è caratterizzata dalla presenza di cerchi in lega neri, fari a LED (e non Matrix LED), sedili in misto ecopelle biscotto e materiale scamosciato nero al centro, sistema audio Bose a 12 altoparlanti, retrocamera, Cruise Control Adattivo e tutti i sistemi di assistenza alla guida disponibili sulla compatta nipponica. Per avere una Mazda 3 come quella da me provata, bisogna aggiungere al totale i 950 euro della vernice Machine Grey, offerta a 950 euro, per un prezzo reale di 32.200 euro.
Le differenze rispetto alla Mazda 3 che va a sostituire sono pari a zero: come detto in precedenza, la Casa di Hiroshima si è concentrata sulla sostanza, andando a migliorare sotto la pelle la sua compatta. Perciò, anche la Mazda 3 2025 ha un look sportivo e molto divisivo, con un frontale basso e aggressivo, la grande calandra esagonale cinta da due fari a LED sottili e affilati e un posteriore molto particolare. Se le linee laterali, infatti, sono pulite e levigate, venendo valorizzate ulteriormente da colori come il Soul Red Crystal o il Machine Grey, in coda resta al suo posto il posteriore molto vistoso e massiccio.
Questo lato B così generoso, che ricorda alcune hatchback degli anni ’90 come la prima generazione della SEAT Leon, o si ama o si odia. Dal vivo, come sicuramente avrete visto essendo ormai in commercio da quasi 7 anni, la Mazda 3 colpisce, si distingue dalle altre compatte con il suo montante C molto grande, il lunotto inclinato e la coda tronca. Rimangono al loro posto i bei fari a doppio elemento circolare a LED, mentre anche sul Model Year 2025 è conservato il doppio scarico sdoppiato, e vero, su tutte le versioni.
Molto rara in Italia, convince anche la versione Sedan, che oltre alla carrozzeria a tre volumi offre un’interpretazione molto più elegante e tradizionale della compatta media giapponese. Al posto del posteriore massiccio, infatti, c’è un terzo volume ben integrato con il resto della vettura, dalle dimensioni non esagerate e con un look che la rende decisamente più matura della più sportiva Hatchback.
Dove non si differenziano le due varianti della Mazda 3 2025 è negli interni, del tutto sovrapponibili tra Hatchback e Sedan, e per fortuna. Nonostante gli anni, infatti, l’abitacolo della compatta giapponese resta uno dei più eleganti della categoria, ed è anche invecchiato molto bene nonostante il debutto, negli ultimi anni, di modelli ben più hi-tech. Uno dei punti di forza di questo abitacolo è la scelta della Casa di Hiroshima di aver puntato più sulla qualità e sull’ergonomia che sull’effetto “wow” tecnologico. Rivestita con materiali curati, disegnata con cura e assemblata bene, la plancia della Mazda 3 non è “vecchia”, in quanto offre tutte le comodità di un’auto che si approccia al 2025, ma lo fa ponendo l’attenzione sull’ergonomia, sull’usabilità e su un disegno classico e allo stesso tempo sportivo.
Il quadro strumenti, ad esempio, è ancora misto analogico-digitale, e per facilità di lettura, completezza delle informazioni e usabilità convince nonostante non abbia la possibilità di mostrare la mappa a tutto schermo come alcune rivali. Davanti a lui, trova posto il volante a tre razze, dallo stile sportivo e dall’impugnatura quasi perfetta, che sarebbe a suo agio anche su una sportiva. Il tunnel centrale, poi, è dominato dalla leva del cambio manuale, come sempre la star delle vetture della Casa nipponica, ma se davanti a lui ci sono dei generosi vani portaoggetti e la comoda plancetta del cilma automatico bizona, rigorosamente fisica, più indietro trova posto il rotore per controllare il sistema di infotainment.
Il Mazda Connect ha adottato uno schermo da 10,25 pollici dal restyling del 2024, e ora oltre alla connettività wireless ad Apple CarPlay e Android Auto integra anche Amazon Alexa in vettura. A parte questa novità, comoda per chi ha una domotica connessa con il sistema Amazon a casa o a lavoro, il Mazda Connect si rivela nuovamente un sistema razionale e ben pensato. Non stupisce con effetti speciali o grafiche da urlo, ma tra un’interfaccia semplice e facile da interpretare, la presenza di tutte le funzionalità indispensabili e un’integrazione riuscita con i protocolli Android e Apple, è sempre facile da usare anche in marcia grazie al rotore.
Come su altre Mazda, anche sulla 3 è stato introdotta la possibilità di utilizzare lo schermo in modalità touch anche in marcia solamente con Apple CarPlay o Android Auto in funzione, una soluzione comoda per il passeggero o per velocizzare alcune operazioni come il cambio traccia. Un’altra novità è l’introduzione del navigatore proprietario connesso, di serie su tutte le versioni. Grazie alla connettività alla rete, il sistema di navigazione ha accesso al traffico in tempo reale e può aggiornare le mappe automaticamente.
La qualità costruttiva resta di ottimo livello, così come la posizione di guida. Grazie a un sedile posizionato molto in basso per gli standard moderni e ad una triangolazione sedile-pedali-volante perfetta, la Mazda 3 2025 sembra più sportiva di alcune vetture sulla carta più vivaci, mentre lo spazio all’anteriore è generoso in tutte le direzioni. Da segnalare, poi, la presenza di un poco pubblicizzato ma comodo tasto per silenziare alcuni avvisi di sicurezza più invasivi, come ad esempio l’Intelligent Speed Assist.
Nonostante un passo molto generoso per le dimensioni (2,73 metri), la Mazda 3 non è la più spaziosa della sua categoria per i passeggeri posteriori. Se lo spazio per le gambe non manca e quello per le spalle è nella media del segmento, infatti, il tetto arcuato e i finestrini posteriori piccoli la rendono piuttosto stretta per i passeggeri della seconda fila, sia sulla Hatchback che sulla Sedan. Anche la capacità di carico non è una delle peculiarità della Mazda 3, con la Hatchback che si deve accontentare di un bagagliaio da 334 litri e di un vano dalla forma regolare, ma poco sviluppato in altezza. Più generoso il vano della Sedan, con 450 litri di capacità minima, ma vista la forma della carrozzeria è meno sfruttabile.
Come si comporta, quindi, la Mazda 3 2025 su strada? In questa due giorni tra le strade della Sicilia meridionale tra Catania e Noto abbiamo potuto mettere alla prova sia la Mazda 3 che la CX-30, notando le differenze tra due modelli di un progetto che fa del piacere di guida uno dei punti cardine della propria personalità.
Proprio questa è una delle caratteristiche che più spicca della Mazda 3, che non si uniforma alla media e alle rivali preferendo un approccio diverso, più emozionale e con l’obiettivo di dare delle emozioni alla guida. Una delle componenti di questa ricetta è senza dubbio la gamma motori, che come da tradizione Mazda per quanto riguarda i propulsori a benzina non sono turbocompressi, ma anzi aspirati o, nel caso dello e-SkyActiv X, dotato di un particolare sistema a doppia tipologia di accensione e con un compressore volumetrico a comando elettrico.
Per questa prova, però, Mazda ci ha messo a disposizione la novità di questo restyling, il nuovo 2.5 e-SkyActiv G da 140 CV. Questo quattro cilindri aspirato ha una cubatura molto alta, quasi d’altri tempi, che porta in dote una grande pastosità ed elasticità insieme ad una coppia molto generosa (238 Nm, in linea con la 2.0 e-SkyActiv X da 186 CV). Come visto sulla CX-30, provata insieme alla Mazda 3 e della quale trovate qui la prova in anteprima, questo nuovo 2.5 e-SkyActiv G è molto fluido e regolare nell’erogazione, trovando nella sua generosa cubatura un alleato per avere una ripresa piuttosto presente fin dai bassi giri.
Non siamo, ovviamente, di fronte ad un’esperienza di guida paragonabile ad un motore turbo usato da quasi tutta la concorrenza. Per riprendere, infatti, qui bisogna tirare le marce, sfruttare tutto l’arco di giri e arrivare, se necessario fino a quota 6.500 giri dove è posizionato il limitatore.
Per fortuna, il 2.5 litri giapponese è uno di quei motori che apprezza essere tirato: superati i 4.000 giri, oltre ad una sonorità piacevole il quattro cilindri spinge bene, arrivando ad erogare i suoi 140 CV a 5.000 giri superati i quali ha ancora parecchio spunto fino alla linea rossa. Questo motore, poi, sale di giri velocemente, condizione perfetta per un buon punta-tacco, quest’ultima operazione che non è affatto fuori luogo su un’auto che convince per un piacere di guida decisamente alto.
Lo sterzo è preciso e diretto, anche se non troppo comunicativo, l’assetto è piatto e con quel poco di rollio che basta per dare confidenza tra le curve e il cambio, nonostante dei rapporti un po’ troppo lunghi per massimizzare il divertimento alla guida, è uno dei migliori del segmento. Preciso, veloce, rapido e con una corsa corta, questo manuale a 6 marce è uno dei punti di forza di un’auto che, tra le curve, sa divertire nonostante potenza e prestazioni non esagerate (lo 0-100 km/h si copre in 9,5 secondi).
Nella guida più tranquilla, comunque, la Mazda 3 sa essere comoda e raffinata, con una silenziosità ben curata e una rotondità di utilizzo molto interessante. In città, ad esempio, grazie ad una frizione molto ben modulabile e ai comandi leggeri è agile e facile da posizionare. In un ambiente cittadino, solo la visibilità posteriore è limitata a causa del disegno particolare dei montanti, che uniti alla seduta rasoterra rende alcuni passaggi più stretti più complessi.
Lasciata la città, in extraurbano la Mazda 3 2025 convince per la silenziosità, tra fruscii ben gestiti e un motore che, se quando tirato fa sentire la sua voce, se tenuto a bassi regimi non si fa quasi sentire. A velocità autostradali, la Mazda 3 è molto stabile e precisa, mantenendo bassi i fruscii e il rumore di rotolamento degli pneumatici, confermando tutti i punti di forza di questa terza generazione della compatta nipponica. Ben tarati, infine, i sistemi di assistenza alla guida, che uniti alla presenza dei tasti fisici per infotainment e clima regalano un’esperienza di utilizzo razionale, appagante e sempre intuitiva.
Concludiamo, infine, con i consumi: nei nostri circa 150 km percorsi tra Caltagirone e Catania abbiamo totalizzato un consumo medio di oltre 14 km/l, un buon risultato considerando la cubatura del motore e lo stile di guida più disinvolto. Anche con il restyling 2025, la Mazda 3 si conferma come una compatta media che punta su un piacere di guida più personale e intimo di altre rivali, magari più veloci ma meno precise e ricercate a livello di sensazioni.
Quel jimba ittai, l’armonia tra cavallo e cavaliere, che è cavallo di battaglia di Mazda si ritrova a pieno sulla Mazda 3, che per precisione dello sterzo e del telaio, piacevolezza del cambio e per il carattere del nuovo 2.5 e-SkyActiv G rimane una delle compatte medie più belle da guidare, adatta a coloro che apprezzano i valori più puri della guida.
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