Tecnologia

Project CARS 2: l’alternativa ai soliti simulatori

Tempo di lettura: 3 minuti

Le intenzioni degli sviluppatori di Project CARS 2 erano chiare: offrire, nel mercato odierno, un’alternativa valida a Microsoft con il suo Forza Motorsport 7 e a Sony con il sempreverde Gran Turismo Sport, passando per  i piccoli Slightly Mad Studios con GTR e GT Legends, oltre che i più arcade della serie Need For Speed.

Project CARS 2, seguito del primo game, datato 2015, che convinse a suo tempo critica e pubblico. Del “primo” ricordiamo infatti con piacere il modello di guida scalabile, l’interessante modalità carriera e un meteo dinamico da far rabbrividire la concorrenza. 

Qui nel sequel abbiamo 189 auto tra stradali, Turismo, Formula e Competizione, con la pressoché assenza di vetture a trazione anteriore, a favore delle sole RWD o 4WD. Si passa a 63 ambientazioni, con un numero di piste record (oltre quaranta, ma le variabili sono più di 130), ma dinamiche anche in base all’ora, al meteo e persino alle stagioni. Le combinazioni pressoché infinite garantite dalla mole di vetture e tracciati, affiancata a tutte le possibilità di personalizzazione relative al livello di difficoltà e alla composizione delle gare stesse per quanto riguarda prove, qualifiche, e durata dei giri di gara, sono un’ulteriore conferma della longevità potenzialmente infinita di questo gioco. Volete correre con i kart a Monza? Oppure cimentarvi con le vetture rally cross ad Indianapolis? Oppure ancora usare una monoposto IndyCar su un circuito ghiacciato? Nessun problema su Project CARS 2.​

La progressione della “carriera” è caratterizzata da un notevole livello di libertà concessa al giocatore sia nel passare da una specialità all’altra sia nel prendere strade diverse all’interno della stessa tipologia di campionati. Volendo è possibile saltare i livelli “base”, una benedizione per i piloti di livello che vogliano iniziare la propria scalata al successo da vetture di potenze elevate. La carriera, quindi, si discosta da quanto mostrato dalla concorrenza: l’obiettivo qui è quello di aggiudicarsi un certo numero di eventi storici del motorsport oppure diventare pilota ufficiale di una determinata Casa a suon di vittorie.

Come modalità di guida, Project CARS 2 è un titolo che punta al realismo “controllato”, quindi gran parte delle macchine sono ben piantate sul terreno, e perdere il controllo di una vettura da corsa moderna risulta estremamente difficile se non si fanno errori madornali. Ci sono stati sensibili miglioramenti anche negli impatti, nel sistema di danni, e nell’intelligenza artificiale in questo seguito, eppure non si tratta di migliorie risolutive, ed un lavoro aggiuntivo sarebbe auspicabile

Nelle inquadrature dall’esterno si notano alcune sbavature in particolare per quanto riguarda le scie lasciate dalle ​vetture a volte non sono particolarmente realistiche in relazione alla quantità d’acqua presente sul circuito o alla velocità delle vetture stesse. Dettagli che comunque non rovinano l’impatto complessivo  Non perfetta purtroppo l’intelligenza artificiale, un misto di un’aggressività decisa e un eccessivo zelo, passando attraverso una difficoltà a tratti ardua da gestire con tempi sul giro incredibili e passaggi sul filo del rasoio, e momenti di evidente calo prestazionale. La gestione meteorologica dinamica, assieme al continuo cambiamento delle condizioni del circuito, sono il punto forte del titolo e mostrano il loro lato migliore con la pioggia e le condizioni climatiche più avverse, sia nell’aspetto grafico sia nel cambiamento della fisica.  Ogni aspetto del gioco poi è totalmente customizzabile, in modo da essere digeribile e divertente da qualunque tipo di giocatore.

Project CARS 2 è in grado di evolvere sul fronte contenutistico tutto ciò che si era visto nel precedente capitolo, andando ad intaccare il dualismo GranTurismo e Forza Motorsport che da decenni domina la scena dei racing games su console. Con una mole di contenuti rivista e adesso all’altezza della concorrenza, un sistema di gestione meteo senza eguali, un modello di guida impegnativo, difficile, emozionante e appagante, un comparto tecnico di primissimo ordine, si candida al ruolo di outsider nel mondo dei racing games. L’unica mancanza, per ora, di campionati online.

I destinatari del gioco sono i possessori di PC e PS4 e Xbox One.

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Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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