Anche Porsche sta affrontando una fase difficile, con un calo significativo delle vendite globali nel 2024. Il marchio tedesco, parte del Gruppo Volkswagen, ha confermato la decisione di ridurre la propria forza lavoro in Germania, annunciando la soppressione di 1.900 posti nei prossimi anni.
Il calo delle vendite in Cina
Nonostante buone performance in alcuni mercati, Porsche ha registrato un netto calo delle vendite in Cina, dove ha subito una flessione del -28%. Questo declino, che ha avuto un impatto significativo sui conti dell’azienda, è stato attribuito alla transizione verso l’elettrico, che sta rivelandosi più complessa del previsto per il produttore di Zuffenhausen.
Strategie per la riduzione del personale
Il piano di riduzione del personale, che interessa circa il 4,5% della forza lavoro globale di Porsche (attualmente composta da circa 42.000 dipendenti), avverrà senza licenziamenti forzati fino al 2030. L’azienda ha sottolineato che si affiderà a pensionamenti, pensionamenti parziali e al blocco delle assunzioni per raggiungere l’obiettivo di riduzione della forza lavoro.
Impatto sui siti produttivi tedeschi
I tagli interesseranno principalmente due siti produttivi situati nei pressi di Stoccarda, nel sud-ovest della Germania. Secondo quanto riportato dal comunicato ufficiale e da fonti industriali, questa misura è finalizzata a garantire la sostenibilità finanziaria del marchio nel lungo termine.