La Porsche 911 della serie 992 ha ricevuto un aggiornamento cruciale con l’introduzione della tecnologia ibrida, debuttando sulla variante GTS. Il sistema T-Hybrid rappresenta un vero e proprio punto di svolta che segna un’epoca, composto da due motori elettrici e un motore a sei cilindri boxer, offre una potenza combinata di 541 CV e una coppia di 610 Nm, consentendo accelerazioni eccezionali.
Nonostante l’ibridazione, la vettura presenta solo un aumento di peso di 50 kg e vantaggi estetici e tecnologici, inclusi nuovi elementi interni e opzioni personalizzabili. Scopriamo meglio quel che riguarda la nuova Porsche 911 ibrida.
La serie 992 della Porsche 911 ha segnato un momento epocale con l’aggiunta della tanto attesa tecnologia ibrida. Questo passo significativo è stato finalmente compiuto sulla variante GTS, con l’introduzione di un sistema chiamato T-Hybrid che offre una serie di innovazioni. Sebbene sia considerato un ibrido leggero, il T-Hybrid si compone di due motori elettrici integrati: uno nel turbo e l’altro nel cambio, abbinati a un nuovo motore a sei cilindri boxer. Questa combinazione offre una straordinaria potenza di 541 CV e una coppia di 610 Nm.
Il restyling estetico della nuova Porsche 911 ibrida include anche nuove grafiche per i gruppi ottici e prese d’aria per migliorare il raffreddamento. All’interno della nuova Porsche 911 ibrida, spiccano il nuovo quadro strumenti digitale curvo da 12,6” e il tasto d’avviamento al posto del tradizionale interruttore e l’opzione di eliminare i sedili posteriori sulla versione Coupé, disponibili su richiesta senza costi aggiuntivi.
Come accennato, il sistema T-Hybrid che verrà montato sulla nuova Porsche 911 ibrida è composto da due motori elettrici integrati. Il primo motore elettrico, situato nel turbo, svolge una doppia funzione: regola la velocità della turbina per una pressurizzazione più veloce e funge da generatore, recuperando l’energia dai gas di scarico per fornire un surplus di potenza di 15 CV. Il secondo motore elettrico è integrato nel cambio a doppia frizione PDK a otto marce e offre 41 kW e 150 Nm di coppia già a zero giri.
A differenza del sistema ibrido della Panamera plug-in, questo motore è più compatto e non dispone di una frizione per disaccoppiare il motore termico. Entrambi i motori elettrici sono alimentati da una batteria agli ioni di litio da 1,9 kWh, posizionata all’avantreno senza compromettere lo spazio del bagagliaio. Per alimentare gli impianti di bordo, è presente anche una seconda batteria agli ioni di litio da 12 volt. Il motore termico a sei cilindri è stato completamente rivisto, aumentando da 3.0 a 3.6 litri e offrendo una potenza di 485 CV e una coppia di 570 Nm, che, con l’assistenza elettrica, raggiunge i 541 CV e 610 Nm di coppia. Questo permette alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,0 secondi.
Nonostante l’aggiunta del sistema ibrido, il peso della vettura è aumentato solo di 50 kg, grazie a varie ottimizzazioni come l’eliminazione della cinghia servizi e il design più compatto dell’unità motrice, ora più bassa di 11 centimetri rispetto al modello precedente.
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