Durante la presentazione della nuova versione GT3 della Porsche 911 di generazione 992, a tutti gli appassionati è venuta l’acquolina in bocca per la nuova Porsche 911 GT3 RS. Se la “normale” GT3 è arrivata a 510 CV, ha introdotto le sospensioni a doppio triangolo e un alettone a collo di cigno, la nuova 911 GT3 RS si prospettava già eccellente.
Oggi l’attesa finisce. Scopriamo la nuova Porsche 911 GT3 RS di generazione 992, la quarta GT3 RS dopo la prima del 1999 su base 996. Il motore è sempre il classico 4.0 aspirato flat six sei cilindri boxer, ma è portato a 525 CV. Il peso è ancora più basso che in passato, fermando la bilancia a 1.450kg. Ma soprattutto, la cura aerodinamica e telaistica è stata ancora più estrema che in passato. La supercar di Zuffenhausen diventa così più simile che mai alla 911 RSR che corre a Le Mans. Scopriamo allora tutte le novità, la potenza, il motore e le caratteristiche di Porsche 911 GT3 RS 2022.
Sebbene rispetto alla carriera quasi sessantennale della Porsche 911 possa sembrare giovane, la dinastia delle 911 GT ha già compiuto i 25 anni. La prima Porsche 911 a vestire le lettere GT è stata la GT2 su base 993 del 1996. La 993 GT2 è dotata di un 3.6 raffreddato ad aria biturbo con potenze tra i 430 e i 450 CV. Sfoggiava una carrozzeria alleggerita, la sola trazione posteriore e un bodykit molto esasperato, con alettone posteriore molto grande e passaruota allargati. Per vedere la prima GT3 abbiamo dovuto aspettare il 1999, quando Porsche lanciò la sua prima 911 GT3.
Realizzata come modello per omologare la 911 GT3 che avrebbe corso nelle gare turismo, già dalla prima generazione sono presenti le caratteristiche che rendono grande una GT3. Motore sei cilindri boxer aspirato, trazione rigorosamente posteriore, estetica sportiva e quasi appariscente, grande alettone posteriore e interni alleggeriti. Fin da quella prima 996 con motore 3.6 da 360 CV nacque la leggenda delle 911 GT3. Questa leggenda però proseguì nel 2003 con la prima GT3 RS su base 996. Ancora più alleggerita, ancora più spartana, ancora più appariscente con cerchi verniciati del colore degli adesivi. Con i suoi quasi 400 CV colpì il mercato, e mise Porsche sulla mappa per gli appassionati veri della guida.
Dopo quella prima 911 GT3 RS, Porsche ci ha preso gusto. Dopo la prima GT3 RS su base 911 997, con un peso di 1.370 kg a secco e un motore da 415 CV, alla fine della generazione 997 è arrivata la leggendaria GT3 RS 4.0. Dotata per ultima del leggendario motore Metzger derivato dalle 911 GT3 da gara, questa 911 da 500 CV diventò (e per molti è tutt’ora) la 911 perfetta per bilanciamento, guida e precisione. Il mito della 911 GT3 RS è proseguito anche con la precedente 991. Questa GT3 RS segna anche un cambio epocale: è la prima con cambio automatico PDK di serie. Nonostante questo, pesa meno di 1.400 kg, ha un eccezionale motore 4.0 flat six da 520 CV, con linea rossa a oltre 9.000 giri.
Per una volta, però, non partiamo ad analizzare Porsche 911 GT3 RS 992 dal motore, quanto dalle altre novità. C’è infatti molto da dire: rispetto al passato, le differenze tra 911 GT3 e GT3 RS sono molte di più. Partendo dal punto di vista estetico, la nuova 911 GT3 RS si fa subito notare. Oltre agli adesivi e alle carreggiate allargate, si nota un’enorme presa d’aria anteriore con un’enorme griglia per il radiatore. La GT3 RS 992 è infatti la prima 911 stradale a non accontentarsi di tre radiatori di piccole dimensioni. Al loro posto troviamo un unico radiatore di grandi dimensioni al centro del frontale, dove solitamente troviamo il vano bagagli.
Questa soluzione, ripresa dalla 911 RSR e dalla 911 GT3 R permette di raffreddare meglio il motore. Ma non solo: l’auto è così in grado di sfruttare appieno i sistemi di aerodinamica attiva. Davanti infatti troviamo uno splitter e prese d’aria continuamente regolabili, che permettono di avere 409 kg di deportanza a 200 km/h, due volte quella della precedente GT3 RS. La grande novità all’anteriore è poi, come sulla più piccola GT3, l’adozione di sospensioni a doppio triangolo all’anteriore. Si tratta di una soluzione molto attesa, in quantobeno più raffinata del precedente schema McPherson.
Il vero elefante nella stanza, però, è ovviamente l’enorme alettone posteriore. Per la prima volta, infatti, un alettone è più alto dello stesso tetto dell’automobile. Non osiamo immaginare la sfida che si sono trovati di fronte i tecnici Porsche per adattarla all’uso stradale. Ma questo alettone non è solo enorme, o montanti a collo d’anatra, ma è anche dotato di una soluzione inedita su un’auto stradale Porsche, il DRS. Per gli appassionati, il Drag Reduction System è un concetto noto. Si tratta in poche parole di un’ala mobile: alla pressione di un tasto sul volante, la parte superiore dell’ala di Porsche 911 GT3 RS si alza. Alzandosi, riduce molto la deportanza, e permette di raggiungere velocità maggiori sui rettilinei.
L’aerodinamica attiva continua anche oltre il DRS. Le paratie mobili anteriori e posteriori, quando si schiaccia il freno con decisione, fungono da aerofreno rallentando l’automobile, utile anche nelle frenate di emergenza alle alte velocità. leggendo la scheda tecnica, però, capiamo come sia una soluzione pensata per la pista . Con dischi da 408 mm all’anteriore e da 380 mm al posteriore con pinze rispettivamente a 6 e 4 pistoncini, su strada non si è mai in pericolo.
Ciò che però ha sempre reso le Porsche 911 GT3, RS in primis, così speciali è il senso di connessione, quel piacere di guida quasi analogico presente in ogni generazione. Tanto di questo piacere passa soprattutto dal motore, che è ancora un attore protagonista. Sempre posteriore (sebbene ogni generazione spostato sempre più verso il centro), sempre a sei cilindri, sempre aspirato. Apparentemente, la ricetta è sempre la stessa, ma portata un gradino più in alto. Sotto il cofano posteriore trova infatti posto lo stesso 4.0 sei cilindri boxer aspirato visto già sulla GT3 “liscia”. Come per la più “piccola” GT3, il flat six è derivato da quello presente sulle 911 Cup da corsa. Si tratta di un motore che, rispetto alla controparte da competizione, aggiunge solo un silenziatore, una ECU stradale e poco altro.
La lubrificazione è a carter secco, i corpi farfallati sono singoli per ogni cilindro, proprio come sulla 911 da competizione. In più, le componenti interne sono il più possibile alleggerite, per garantire altissimi regimi di rotazione. La differenza principale? La potenza: qui arriviamo a 525 CV. Come per la precedente GT3 RS, per ottenere le migliori prestazioni in pista 911 GT3 RS è disponibile unicamente con cambio automatico doppia frizione PDK a 7 marce. Si tratta di uno dei cambi più veloci in circolazione, con tanta pace dei puristi del manuale.
L’automobile è poi estremamente leggera, così come da tradizione RS. Portiere, cofano anteriore, parafanghi, tetto e alettone, ad esempio, sono realizzati in CFRP, plastica rinforzata con fibra di carbonio, e questo permette di tenere il peso a 1.450 kg. Questo peso, le prestazioni del motore e il cambio PDK permettono di avere prestazioni eccezionali. Si parla di uno 0-100 km/h coperto in 3,2 secondi, e una velocità massima dichiarata di 296 km/h. Colpiscono poi le sospensioni, regolabili direttamente dall’abitacolo. Come sulle migliori vetture GT, infatti, sarà possibile regolare parametri come la compressione e il rebound direttamente dal volante.
Concludendo con gli interni, come da tradizione la GT3 RS è di serie molto spartana, priva di radio, clima e comfort. Come optional gratuiti si possono però montare l’infotainment touchscreen e il clima. L’abitacolo è poi invariato rispetto alla solita 911 di generazione 992. Le differenze stanno nel volante, più sportivo, nei sedili molto più contenitivi, nel roll-cage che sostituisce il divano posteriore e nelle classiche fascette per aprire le portiere al posto delle maniglie.
Porsche 911 GT3 RS è quindi un’automobile che farà sognare tutti gli appassionati anche nella sua versione 992. Tutte queste novità tecniche, però, hanno un prezzo. E che prezzo: per il mercato tedesco, 911 GT3 RS è già ordinabile a 229.517 euro. Si tratta di oltre 50.000 euro in più rispetto alla già velocissima GT3, e non tiene conto degli optional. Oltre ai freni carboceramici, alle vernici e alle possibilità estetiche, infatti, 911 GT3 RS sarà disponibile anche con i pacchetti Clubsport e Weissach. Il Clubsport, offerto senza costi aggiuntivi, include un rollbar in acciaio, cinture a sei punti e estintore. Il pacchetto Weissach, optional, è invece molto più completo. Splitter anteriore, tetto, parte dell’ala posteriore e le calotte degli specchietti sono in carbonio grezzo. In più, le barre antirollio anteriori e posteriori sono in CFRP e migliorano ulteriormente la guidabilità.
Infine, il roll cage è per la prima volta in CFRP, e pesa 6 kg meno di quello in carbonio. Non mancano poi palette del cambio PDK derivate dalle competizioni, per un cambio marcia molto più preciso e “rumoroso”. Infine, si possono avere anche cerchi in lega (da 20″ all’anteriore e da 21″ al posteriore) in magnesio forgiato, per un risparmio di peso di oltre 8 kg. La nuova 911 GT3 RS è quindi la stessa di sempre: costosa, velocissima, estrema. Ma queste novità la rendono forse ancora più speciale che mai. In questo modo, GT3 RS torna ad essere il benchmark per le supercar che vogliono emozionare davvero alla guida. Arriverà nei primi mesi del 2023 in concessionaria, e non vediamo l’ora di provarla su strada e in pista.
Volvo e sicurezza sono un binomio da sempre indissolubile. Pensiamo alle cinture di sicurezza, inventate…
La divisione Heritage di Stellantis ha lanciato tre versioni speciali della leggendaria Alfa Romeo 4C,…
Le origini Prima di analizzare i modelli e relativi prezzi scelti per l'Europa, scopriamo insieme…
Il Salone dell'Auto di Torino 2024 non è stato solo un’occasione per scoprire novità legate…
Gruppo Volkswagen a un bivio: o si chiudono almeno tre fabbriche licenziando 30.000 persone, oppure…
No, non siamo luddisti anti tecnologie, ma la patente digitale comporta, oltre a vari vantaggi,…