Si è da poco aggiornata una delle icone della Casa di Stoccarda: la Porsche 911 GT3 arriva dunque alla settima generazione e, come abbiamo avuto modo di vedere nell’articolo dedicato, porta in grembo un importante bagaglio di novità. In questo articolo, però, ci focalizzeremo sul confronto di queste novità rispetto al modello che lascia la scena, cercando di capire quanto sia profondo questo cambiamento.
Per un costruttore automobilistico, rinnovare un’icona si dimostra sempre una scommessa difficile. Se poi la protagonista è una delle supercar che da sempre fanno sognare gli appassionati di motori, la sfida è ancora più ardua. Si nota subito che il design non è stato stravolto in questa nuova generazione. Ben bilanciato il connubio tra linee classiche che richiamano alcuni elementi del passato e linee accattivanti che ne sottolineano l’anima sportiva.
Partendo ad analizzare il frontale, troviamo una prima differenza nel paraurti. Questo varia leggermente nelle geometrie permettendo un miglior raffreddamento dell’impianto frenante e mostra un’aria più “arrabbiata” con una griglia centrale di dimensioni maggiori. Subito sopra si nota il nuovo cofano (realizzato da plastica rinforzata con fibra di carbonio) che ospita uno sfogo dell’aria sdoppiato, un piccolo richiamo al mondo delle corse. Il vista laterale vedono un leggero cambiamento estetico le calotte degli specchi retrovisori, le maniglie e i cerchi in lega da 21 pollici specifici per GT3 verniciati in nero satinato con bordo verniciato in blu Shark.
Dietro le differenze si fanno più importanti. Protagonista indiscussa è l’ala posteriore fissa a collo di cigno, con uno sviluppo opposto rispetto a quello della 991 di generazione precedente. Il supporto, infatti, è saldato all’elemento aerodinamico nella parte superiore dell’ala, mentre in passato era in tinta carrozzeria e si forgiava della sigla 4.0, per ricordare il ruggente motore che si nasconde lì sotto (ora questa sigla è ben visibile alla base del lunotto). La nuova ala snellisce la silhouette della vettura e aggiunge un elemento stilistico molto caratteristico. Caratteristica ripresa dal nuovo family feeling del Marchio, i nuovi gruppi ottici posteriori sono collegati da una linea continua che allarga visivamente il posteriore, regalando un tono futuristico quando scende il Sole. I terminali di scarico ovali sono pressoché invariati rispetto alla precedente generazione.
Poche modifiche nello chassis hanno permesso di mantenere le dimensioni della Porsche 911 GT3 praticamene inalterate. In longitudinale la sportiva misura 4,57 m, 1,85 m in larghezza e 1,28 m in altezza. Il passo rimane di 2,46 m.
All’interno dell’abitacolo troviamo cambiamenti profondi. L’impostazione, però, rimane pressoché invariata con l’orologio posizionato sopra la plancia, lo schermo touchscreen protagonista di quest’ultima e un quadro composto da cinque quadranti, quattro dei quali ora sono completamente digitali mentre quello dei contagiri rimane analogico e sfoggia un meraviglioso fondo scala a 10.000 giri/min.
Sul volante è presente il selettore del Drive Mode mentre il display dell’infotainment, ora posizionato nella parte alta della plancia al posto delle bocchette di areazione che scendono verso il basso, permette di utilizzare una modalità ottimizzata per la pista che elimina tutte le informazioni superflue e permette di concentrarsi sul tempo su giro. Cambia completamente il tunnel centrale dove spariscono molti pulsanti e trova spazio una nuova leva del cambio. La scelta della trasmissione oltre al tradizionale e veloce PDK può ricadere su un sei rapporti manuale, una possibilità già presente in passato per GT3 e molto apprezzata dai puristi della guida.
Per quanto riguarda la capacità di carico, il volume del vano anteriore è stato aumentato di 7 l, raggiungendo la soglia di 132 l.
Il propulsore è il noto e potente 4,0 litri 6 cilindri flat aspirato che ora arriva a quota 510 CV (contro i 500 della precedente generazione). Le prestazioni non cambiano dal modello del 2017, infatti, lo 0-100 km/h è coperto in 3,4 secondi e la velocità massima raggiunge i 318 km/h. A cambiare invece è il sistema di trazione, derivato dalla 911 GT3 R, con la possibilità di disattivare il controllo elettronico della stabilità e lasciare attivo il controllo della trazione, o di disattivarli entrambi.
Per quanto riguarda le sospensioni, per la prima su una Porsche stradale è stato installato un asse anteriore con sospensione a doppi bracci trasversali derivato direttamente dalle vetture del Motorsport. Questa geometria permette un assetto che garantisce maggiore stabilità in curva e un comportamento di sterzata ancora più reattivo. Dietro, invece, rimangono le sospensione multilink con concept LSA (leggero, stabile, agile). È possibile settare due configurazioni attraverso il Porsche Active Suspension Management: sportivo confortevole e sportivo rigido. Riconfermato l’assale posteriore sterzante con assetto sportivo.
Il nuovo sistema di scarico in acciaio inox è 10 chili più leggero rispetto alla 991.2 GT3, ma aspetteremo di sentirlo dal vivo per capire quale dei due suoni meglio. Non manca il sistema di sollevamento intelligente che ora ospita una nuova funzionalità di sollevamento automatico sui dati di posizione impostati manualmente.
Come accennato in precedenza, è praticamente impossibile non rimanere colpiti dal nuovo profilo alare della 911 GT3 che richiama quello della GT 911 RSR. L’ala ha una funzione tecnica precisa: il suo profilo specifico rende il passaggio di aria più lento nella superficie superiore (zona di alta pressione) e più veloce nella parte inferiore (zona di bassa pressione), generando così la famosa downforce (deportanza), ovvero una forza che agisce sull’ala verso il basso aumentando il carico sull’assale posteriore e di conseguenza la trazione e la stabilità alle alte velocità. La deportanza è maggiore del 60% rispetto alla 991 GT3.
L’elemento aerodinamico è completato da uno spoiler fisso che ha l’obiettivo di separare dalla vettura i flussi provenienti dalla carrozzeria e convogliarli con quelli dell’ala, generando un flusso complessivo quanto più omogeneo possibile.
Nella parte bassa del paraurti, trova spazio un diffusore di generose dimensioni, completamente rinnovato rispetto al modello del 2017. Anche per lui il compito principale è quello di aumentare la downforce, cercando di recuperare l’energia cinetica del flusso in uscita dal sottoscocca nella maniera più efficiente. Offre, infatti, una deportanza fino a 4 volte superiore rispetto al diffusore posteriore del modello precedente.
Nell’ormai lontano 2013, anno del 50 anniversario della 911, venne lanciata la 911 GT3 ad un prezzo di 140.604 euro. In quell’anno il prezzo per una 911 Carrera era di 90.479 euro, dunque il gap per la versione più performante era di circa 50.000 euro. Con il restyling del 2015 (991.2), la Porsche 911 Carrera salì a quota 100.362 euro, mentre la GT3 arrivò a 157.580 euro, con un divario di 57.218 euro.
Con il nuovo modello (992) la 911 Carrera S è offerta ad un prezzo di lancio di 124.000 euro, mentre la variante super vitaminizzata parte da quota 172.587 euro. La differenza è di 48.590 euro circa. Si può notare come nel confronto delle tre generazioni la distanza in termini di prezzo tra le due 991 è di circa 17.000 euro mentre la 992 presenta un gap di 2.000 euro in meno rispetto alla 991 del 2013.
L’ultima arrivata 911 GT3 rappresenta il fiore all’occhiello della tecnologia Porsche però è doveroso aggiungere che alcuni pacchetti sportivi sfuggono dalla lista degli equipaggiamenti previsti di serie. Un esempio sono le sedute avvolgenti (+ 5.490 euro), il tetto in fibra di carbonio (+ 3.648 euro), i dischi in carboceramica (+ 10.000 euro), giusto per citarne alcuni. Sbizzarrendosi nel configuratore ufficiale si raggiungono velocemente i 200.000 euro, praticamente il prezzo della GT3 RS di precedente generazione.
Abbiamo deciso di riassumere alcuni dati tecnici in questa tabella, in modo che le differenze siano più chiare ed evidenti.
Scheda tecnica | 991.2 GT3 | 992 GT3 |
Numero cilindri | 6 | 6 |
Cilindrata | 3.996 cm³ | 3.996 cm³ |
Potenza | 368 KW (500 CV) | 375 kW (510 CV) |
Coppia massima | 460 Nm | 470 Nm |
Velocità massima | 318 km/h | 318 km/h |
Accelerazione 0 – 100 km/h | 3,4 s | 3,4 s |
Accelerazione 0 – 160 km/h | 7,3 s | 7,0 s |
Accelerazione 0 – 200 km/h | 11 s | 10,8 s |
Consumo combinato | 13,0 l/100 km | 13,0 l/100 km |
Lunghezza | 4.562 mm | 4.573 mm |
Larghezza | 1.852 mm | 1.852 mm |
Altezza | 1,271 mm | 1.279 mm |
Passo | 2,457 mm | 2.457 mm |
Volume bagagliaio anteriore | 125 l | 132 l |
Peso | 1.430 kg | 1.435 kg |
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