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PNEUMATICI INVERNALI: MICHELIN PILOT ALPIN E LATITUDE ALPIN

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Novembre è iniziato da qualche giorno e le prime giornate fredde, soprattutto al nord d’Italia, hanno fatto capolino. Quindi tutti ormai abbiamo fatto il cambio di stagione negli armadi, tirato fuori le sciarpe, il cappotto e le gomme ?

Lo ripetiamo da tempo, quando la temperatura scende al di sotto dei 7 gradi la mescola di cui sono composti gli pneumatici estivi inizia ad indurire e cessa di garantire una trazione sicura. Noi abbiamo testato i Michelin Pilot Alpine e i Michelin Latitude Alpin. Potevamo limitarci a testarli in un posto qualunque ? Certo che no, per questo siamo andati in Lettonia, precisamente nella sua capitale, Riga.

MICHELIN PILOT ALPIN PA4

Questi pneumatici rappresentano il più alto livello di gamma per i pneumatici invernali e vedono come diretto concorrente i Pirelli Winter Sottozero Serie II. I Michelin Pilot Alpin 4 nascono dall’esperienza maturata dal costruttore francese nel mondo delle competizioni, in special modo nel mondo dei rally, in cui Michelin è campione del mondo con Citroen e Sebastien Loeb (da noi recentemente intervistato).

Migliorare un prodotto eccellente non è mai semplice ma Michelin per questa sua quarta generazione di Pilot Alpin ha investito più di 550 milioni di euro in un Technology Center pensato per trasformare il know-how ereditato delle corse in prodotti per soddisfare le esigenze dei clienti che guidano vetture sportive come Porsche 911, Mercedes E63 AMG e la sportiva Audi A5 3.0 TDI solo per citarne alcune.

In base ai test effettuati dall’ente indipendente TÜV Süd il Pilot Alpin 4frena in media 3 metri prima su strada bagnata e ben 4 metri prima su strada innevata.

Nell’ottica della filosofia del Total Performance, Michelin ha lavorato su diversi componenti dello pneumatico, dal disegno del battistrada alla composizione della mescola. Inoltre, sono state sviluppate due sculture del battistrada per soddisfare tutte le esigenze tecniche dei veicoli sportivi: una scultura asimmetrica ottimizzata per adattarsi all’ampia gamma di veicoli potenti sul mercato e una scultura direzionale sviluppata in collaborazione con Porsche (contraddistinte dalla sigla N0).

Sotto il profilo tecnico sono numerose le novità che hanno permesso al Pilot Alpin di raggiungere i risultati verificati dal TUV: rispetto al precedente modello, ad esempio, sono del 74% e del 135% le percentuali di tasselli e lamelle presenti in più rispetto alla precedente generazione. Con questi dati il rischio è quello di perdere performance su strade asciutte ma Michelin, grazie alla tecnologia Ridge-N-Flex è riuscita ad ovviare al problema. Questa tecnologia combina una speciale costruzione “tridimensionale” del tassello (StabiliGrip) ad una nuova mescola con olio di semi di girasole (Helio Compound 3G) che rende stabile come una soluzione meno tassellata il comportamento delle Pilot Alpin su asfalto asciutto (o bagnato) alle alte velocità.

MICHELIN LATITUDE ALPIN LA2

Anche il nuovo pneumatico Latitude Alpin, destinato ai SUV ad alte prestazioni, è stato testato da un ente indipendente, il TÜV Süd e può essere considerato il n°1 in condizioni invernali, inverno dopo inverno, offre infatti più sicurezza: in media, frena 2 metri prima rispetto ai principali pneumatici concorrenti su strada innevata e 4 metri prima su strada ghiacciata. Un maggiorcontrollo essendo il migliore in termini di aderenza in curva sulla neve e su strada ghiacciata e più mobilità offrendo la migliore trazione sulla neve e sul ghiaccio.

I lavori di progettazione si sono focalizzati sull’architettura, sul battistrada e sulla composizione della mescola. Solido e robusto per natura essendo appositamente concepito per i SUV, lo pneumatico Latitude Alpin conferisce una superiore maneggevolezza anche in presenza di carichi pesanti , e dimostra grande resistenza agli urti laterali. Il battistrada si caratterizza per un numero maggiore di spigoli (fino al 40% in più) e di lamelle (fino al 75%) rispetto al suo predecessore.

I Michelin Latitude Alpin, che vedono come diretti rivai i Goodyear UltraGrip Suv, i Bridgestone Blizzak LM-80 e gli Yokohama W.drive V902, si contraddistinguono per il disegno del battistrada fortemente scolpito, per un grip efficace su terreno invernale, le cui lamelle autobloccanti (StabiliGrip) contribuiscono alla rigidità ottimale dei tasselli per una migliore precisione di guida. Nuova anche la mescola (HelioCompound 3G) che conserva elasticità anche a basse temperature per migliorare l’aderenza su ghiaccio e strada bagnata.

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