Red Bull Racing ha due motivi per festeggiare. Max Verstappen ha ancora una volta trascinato la squadra sulle vette che fanno tanto bene al morale, portando la sua RB15 al suo secondo successo stagionale, per la gioia del motorista Honda che inizia a mostrare i muscoli. Oggi però l’attenzione si sposta su un altro motivo per festeggiare, ossia il pit stop più veloce di sempre, a opera dei formidabili meccanici del team con sede a Milton Keynes.
1,88 secondi, pensateci bene, è davvero una frazione di tempo durante la quale si possono fare tante cose, come sbattere le ciglia almeno due o tre volte, così come bere un sorso d’acqua in una soleggiata giornata di fine luglio. Quando sei in F1, 1,88 secondi possono ampiamente, quando si gioca sui millesimi, altro che secondi, fare la differenza tra una vittoria e una cocente delusione.
Incredibile, guardando il video diffuso dal canale DHL (il famoso corriere internazionale, sponsor e supporter logistico della F1, premia a ogni GP il pit stop più veloce), la velocità e la sincronia con la quale operano i meccanici Red Bull attorno alla monoposto di Max Verstappen: sosta in piazzola al limite della perfezione, provata chissà quante volte, tempismo perfetto nell’agire con le pistole pneumatiche, via le ruote usurate, dentro le nuove, macchina a terra. Il tutto in meno di 2 secondi.
Certo, non è la prima volta che succede, tanto che Kubica nello stesso GP ha svolto il suo pit stop in 1,99 secondi, un plauso va quindi ai meccanici Williams che ce la mettono tutta, sempre, nonostante la stagione sia la peggiore di sempre per lo storico team inglese.
Nessuno, però, aveva toccato questa soglia. Lecito chiedersi quanto si potrà ancora rosicchiare da questo record ufficiale che pare già fantascienza. Il pericolo, l’ansia di sbagliare, sono dietro l’angolo, e questo ci rende esseri umani e non robot. Bello notare come il record precedente fosse sempre ad appannaggio del team che ha festeggiato il suo ultimo titolo mondiale nel 2013: a Silverstone, Pierre Gasly ha cambiato le quattro ruote in 1,91 secondi, solo 2 centesimi in più della sosta di Verstappen a Hockenheim.
Vasco Rossi canterebbe, sornione, qui si fa la storia, almeno quella della F1…