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Piattaforma CMP di PSA | Focus tecnico

Tempo di lettura: 4 minuti

Al giorno d’oggi un telaio come la piattaforma CMP rappresenta circa il 40 % del costo di produzione di un veicolo. Essa raggruppa tutte le funzioni del veicolo, tranne quelle specifiche a un modello di carrozzeria. Su di essa gravitano:

• il pianale

• le sospensioni

• i gruppi motopropulsori

• il cuore dell’architettura elettrica ed elettronica

Dai SUV alle citycar

A partire da una stessa piattaforma, PSA è in grado di sviluppare silhouette molto diverse posizionate su vari segmenti e adattate ai diversi mercati mondiali. Si passa dalle citycar, ai crossover, per arrivare a compatte e SUV.

Nell’ambito dell’attuazione del suo piano strategico Push To Pass, il Pruppo PSA ha razionalizzato il numero delle sue piattaforme a livello mondiale in un’ottica di un’ottimizzazione permanente dei costi di R&D e dei processi industriali e produttivi.

Tale strategia si concretizza, a breve termine, nella produzione di tutte le automobili di Gruppo francese su sole 2 piattaforme “multi-energia” ovvero con differenti combinazioni di alimentazione: EMP2 (Efficient Modular Platform 2) lanciata nel 2013 e CMP (Common Modular Platform), lanciata con la nuova DS 3 Crossback.

  • Common Modular Platform (Piattaforma CMP) o EMP1 è disponibile con alimentazione termica o full elettrico BEV
  • Piattaforma modulare efficiente (EMP2) è disponibile con alimentazione termica o ibrida PHEV

La piattaforma CMP è dedicata alla produzione di tutte le citycar (segmento B), delle berline di ingresso e cuore della gamma (future segmento C) e dei SUV compatti, dei marchi Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall.

Va a completare la piattaforma EMP2 che copre la produzione dei veicoli del segmento C, superiore, D e SUV.

Pertanto la nuova piattaforma CMP è un punto forte della produzione automobilistica del gruppo PSA perché permette di promuovere la varietà dei modelli, di accelerare i lanci delle nuove varianti e di ottimizzare l’utilizzo delle capacità produttive.

La piattaforma CMP è dotata di una grande modularità, soprattutto in termini di dimensioni (due larghezze di carreggiata, tre passi, tre moduli posteriori e diversi diametri di ruote) e proprio questo permette a PSA di proporre ai suoi clienti una vasta gamma di silhouette (city car, berline, SUV, tre volumi). Questa modularità offre una maggiore libertà stilistica a ciascun marchio del Gruppo, permettendo a ognuno di esprimere appieno la propria identità.

La nuova piattaforma sarà viene progressivamente a partire da dicembre 2018 nei siti industriali del Gruppo in tutto il mondo, in un tempo record di 2 anni.

I veicoli basati sulla nuova piattaforma CMP sono:

  • 2018 DS 3 Crossback– prodotta presso lo stabilimento PSA Poissy Plant
  • 2019 Peugeot 208 II, nuova 2008
  • 2020 Opel/Vauxhall Corsa F (Gen 6) – prodotta nello stabilimento Opel di Zaragoza
  • 2021 e successivi Opel Adam X, nuova C3 Aircross, C4 Cactus

Permette di produrre modelli differenziati nelle principali aree geografiche strategiche di Gruppo: in Europa (Francia, Spagna, Slovacchia), in Asia (Cina), in America Latina (Argentina e Brasile) e in Africa (Marocco, Algeria).

CMP: l’efficienza è tutto

Inoltre il gruppo PSA si è impegnato in un’offensiva di elettrificazione dei suoi veicoli a partire dal 2019. I nuovi modelli prodotti su queste due piattaforme saranno disponibili in versione termica, elettrica e ibrida, per accompagnare la transizione energetica.

I modelli al cuore della gamma, fondamentalmente city car, di tutti i marchi PSA sono prodotti sulla piattaforma CMP. A partire dal 2019 questa piattaforma avrà una variante dotata di una catena di trazione elettrica (eCMP). Entro il 2021, Groupe PSA lancerà 7 nuovi veicoli elettrici prodotti sulla piattaforma eCMP.

Le silhouette delle gamme media e alta dei 5 marchi di PSA sono prodotte sulla piattaforma EMP2. Oltre alle motorizzazioni benzina e diesel, questa piattaforma sarà dotata della catena di trazione ibrida benzina ricaricabile (PHEV). Entro il 2021, 8 nuovi veicoli benzina ibridi ricaricabili saranno lanciati dai marchi del Gruppo PSA.

In definitiva il 100% della gamma PSA sarà elettrificato (ibrido o BEV) entro il 2025 (veicoli prodotti su CMP e EMP2). Grazie alla piattaforma CMP, alcuni modelli termici ed elettrici saranno prodotti sulla stessa linea di montaggio. Per uno stesso modello, i clienti potranno dunque scegliere una versione benzina, diesel o elettrica. Così, la piattaforma CMP permette a PSA di adattarsi con agilità e flessibilità all’evoluzione dei mercati.

Ad oggi la piattaforma CMP accoglie già i motori termici di ultima generazione dotati dei moderni sistemi antinquinamento: il motore benzina 3 cilindri PureTech (eletto motore dell’anno nel 2018 per il 4° anno consecutivo) e l’ultimo motore diesel 1.5 Blue HDi dotato della tecnologia SCR, in linea con le norme ambientali più severe Euro 6d TEMP, soprattutto in Europa e in Cina.

La stessa piattaforma permette inoltre:

una diminuzione della resistenza al rotolamento: fino a 2,5 g CO/km grazie all’uso di pneumatici di classe A e alla riduzione degli attriti meccanici sugli assali.

un’ottimizzazione delle catene di trazione: fino a meno 9 g CO2 /km grazie al miglioramento del rendimento della combustione, al down-sizing alla riduzione degli attriti meccanici, all’allungamento delle trasmissioni e allo Stop & Start sulla versione 1.2 PureTech82.

una riduzione del peso: fino a 1,2 g CO2/km grazie all’utilizzo di materiali prestazionali come l’acciaio a limite elastico altissimo e ultra-alto (THLE & UHLE), all’acciaio imbutito a caldo, all’alluminio e ai materiali compositi.

un miglioramento dell’aerodinamica: fino a 1,5 g CO /km grazie al fondo aerodinamico

eCMP: l’elettrico è l’alternativa

Mentre a partire dal 2019 permetterà di produrre veicoli dotati di un motore elettrico da 100kW (136 CV), di un pack batteria agli ioni di litio da 50kWh e di una pompa di calore ad alte prestazioni. La coppia del motore anteriore è di 260 Nm di coppia (disponibile ovviamente già da 0 rpm)

Sono presenti tre modalità di guida:

  • Eco: ottimizzare l’autonomia
  • Normal: comfort ottimale per l’uso quotidiano
  • Sport: priorità alle prestazioni, il motore eroga la potenza massima (si copre lo 0-100 km/h in 8.1 s).

Sono disponibili anche due modalità di recupero di energia in frenata, selezionabili tramite la leva del cambio: moderato, che fornisce una sensazione simile a quella percepita durante la frenata con un motore a combustione o aumentato, per una decelerazione controllata tramite il pedale dell’acceleratore, genera circa 1.2m/s2

La batteria ad alta capacità da 50 kWh è posizionata sotto il pianale, in modo da non perdere volume di carico. Essa occupa 220 litri, pesa 350 kg, che però sono distribuiti sotto il piano del pavimento. Il peso della batteria è parzialmente compensato da un risparmio di peso di 50 chilogrammi in altri componenti rispetto alla versione ICE. Questa batteria da 18 moduli a 12 celle l’uno, raffreddata a liquido, è garantita per 8 anni o 160.000 km per il 70% della sua capacità di carica
 
Con questa batteria la Peugeot e-208 permette un’autonomia fino a 340 km (WLTP) e 450 km secondo NEDC, mentre la DS3 Crossback è di 320 km (WLTP) o 430 km in base al NEDC

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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