La Germania ha da poco presentato il suo piano sulla mobilità elettrica. E l’Italia?
Secondo le voci raccolte sui quotidiani nell’ultima settimana anche il piano italiano sarebbe pronto a vedere la luce, finalmente.
Un pool di esperti sta assistendo il governo nella definizione degli ultimi dettagli e già settimana prossima dovrebbe esserci un incontro tra le parti coinvolte. I famosi tavoli di discussione.
Esecutivo, case automobilistiche ed enti energetici dovrebbero essere presenti.
Ma cosa prevede questo atteso piano?
In Germania saranno disponibili incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. 4.000 euro per ogni elettrica pura, 3.000 per le ibride plug-in. Metà a carico dello stato e metà dei costruttori, con esclusione delle vetture con un prezzo superiore a 60.000 euro e scadenza degli incentivi nel vicino 2018.
In Italia in tal senso nulla sembra muoversi. Nessun incentivo, per nessuna tipologia di alimentazione, contrariamente a quanto richiesto dall’UNRAE.
Sono invece previste delle agevolazioni dal punto di vista fiscale. Partendo dall’Iva che dovrebbe diventare ridotta, al 4%, come sui beni di prima necessità.
Ci sarà poi una detrazione fiscale simile a quella presente nel settore edilizio e un superammortamento nell’ordine del 140%, che al momento esiste solo per sostituire i macchinari obsoleti nelle aziende, e che verrà esteso alle vetture, solo elettriche.
Infatti il piano del governo italiano riguarderebbe SOLO auto esclusivamente elettriche. Le ibride plug-in verrebbero escluse.
C’è poi il lato diffusione delle colonnine.
In Germania, del miliardo di euro previsto per il piano, 300 milioni saranno destinati al potenziamento della rete di ricarica, di cui 2/3 dovranno essere a ricarica veloce.
In Italia, oltre alla diffusione della rete, con circa 32 milioni di euro come affermato dal Ministro dei Trasporti Del Rio, si punta a sburocratizzare e rendere più snella l’installazione dei Wall Box di ricarica nelle abitazioni. Al momento, da quando viene richiesta la Wall Box, all’effettiva installazione passano 3-4 mesi, mentre l’obiettivo del governo è di ridurre il tempo necessario al massimo a tre settimane.
Restano alcuni nodi da risolvere, su tutti lo smaltimento o eventuale riutilizzo delle batterie.
Entro il 18 novembre, l’Esecutivo dovrà presentare all’Unione Europe il Piano Strategico Nazionale Energetico, in cui rientrerà anche il piano relativo alla mobilità elettrica.
Potrebbe essere presentato già a fine mese a rEVolution, una sorta di Stati Generali dell’Auto Elettrica che si terrà presso il circuito ACI-SARA a Lainate.
In Germania, dopo l’obiettivo mancato del milione di elettriche, puntano a raggiungere le 500.000 unità entro il 2020.
L’obiettivo italiano al momento non è noto. Se il piano sarà davvero come riportato sopra, sembra piuttosto blando, e si dimenticherebbe del tutto dell’utente privato.
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