Se alla Peugeot 406 spettò il compito di riempire la casella, alla voce Berlina, nel corso degli anni ’90, della Peugeot 407 si iniziò a parlare all’inizio del millennio, quando Peugeot si rese conto che era giunto il tempo di trovare una degna erede alla sopra citata.
Lo sforzo dei progettisti francesi, iniziato in realtà già negli ultimi anni del ventesimo secolo, per culminare nella presentazione della concept 407 Elixir, anno del Signore 2003, luogo Salone di Francoforte. Si trattava di una shooting brake con un frontale pressoché uguale a quello della vettura entrata poi in produzione.
Pochi mesi dopo, primavera 2004, l’ora del debutto. La rivale di BMW Serie 3, Alfa 159, Ford Mondeo, Citroen C5 ecc, si presentava al mondo con un design elegante e curato, tanto che ancora oggi i critici la ritengono un’auto dalle capacità sensuali, quasi avanguardistiche.
Si nota poi un certo distacco con la 406, più spigolosa e figlia dello stile di Pininfarina. La Peugeot 407 fu invece disegnata dal Centro Stile Peugeot e rappresentò una sorta di rivoluzione. La “bocca” a semiluna stretta, rimasta per quasi tutto il decennio su molti dei modelli della Casa francese, contraddistingueva il frontale così come i fari allungati, così come appare bassa e slanciata la carrozzeria, con velleità più sportive della 406 precedente.
Dal punto di vista meccanico, prima di parlare dei motori, Peugeot adottò sospensioni a doppi triangoli per l’anteriore e multilink al posteriore per rendere più stabile il comportamento su strada ed evitare quell’effetto criticato sulle serie precedenti, figlie di ben altre tecnologie e idee. Motorizzazioni? Al lancio un 1.8 e un 2.2 16v, rispettivamente 117 e 158 CV, seguiti da due turbodiesel HDi 1.6 e 2.0, da 109 e 136 CV.
Come non dimenticare, poi, il benzina 3.0 V6 da 247 CV. Sempre al lancio, tutti gli altri motori vennero accoppiati a un cambio manuale a 5 o 6 rapporti, il V6 no, per lui c’era solo l’automatico sequenziale a 6 velocità. Nel corso del 2004 seguì la Peugeot 407 SW e, nel 2005, la 407 Coupè. Il V6 benzina, troppo poco richiesto, rimase solo per questa carrozzeria mentre un altro V6 entrò in gamma: si trattava del 2.7 Turbodiesel da 204 CV sviluppato in collaborazione con Ford.
La sua carriera si avvicinò a conclusione nel 2008, con l’arrivo del restyling, mentre già nel 2009 si iniziava a parlare di una possibile erede. L’addio alle scene è del 2011, per lei, nei listini Peugeot, non c’era più spazio.