L’estate è alle porte, il sole inizia a far sentire il suo calore e il ponte del 2 giugno costituisce l’occasione ideale per programmare una piccola fuga. Per l’occasione, nell’ambito di Percorsi Italiani, abbiamo deciso di prendere una delle cabrio più pepate e suggerirvi un itinerario alla scoperta dei meravigliosi paesaggi della Toscana, da Arezzo a Volterra.
Istruzioni per l’uso
Le nostre proposte di viaggio vogliono coniugare insieme il piacere di guida con la bellezza dei paesaggi e luoghi italiani, per questo le scelte ricadranno sempre su strade poco frequentate e divertenti da percorrere in auto. L’obiettivo è certamente quello di raggiungere le varie mete con l’intenzione di valorizzare il viaggio non considerandolo un mero trasferimento da un punto A ad un punto B, ma una vera esperienza da vivere con entusiasmo al pari del resto del tour.
Le nostre tappe o le strade scelte possono essere seguite fedelmente o possono essere utilizzate semplicemente come spunti utili per altri vostri giri. Lo scopo di questi #PercorsiItaliani è, in sostanza, quello di offrirvi uno strumento sfruttabile a vostro piacere. Per le soste ci siamo affidati agli hotel e ristoranti della Guida Rossa Michelin, che è giunta alla 60° edizione nel 2015. La Guida non segnala solo i ristoranti stellati, che rappresentano circa il 10% dei selezionati, ma al suo interno si trovano anche gli esercizi che offrono una cucina di qualità, spesso a carattere tipicamente regionale, con menu a meno di 30/35 euro; questi locali sono indicati sotto il nome di “Bib Gourmand”. Anche per gli hotel il discorso è simile, non si trovano solo alberghi di lusso, ma anche soluzioni per tutte le tasche.
In Breve. Per chi va di fretta…
Se volete dare uno sguardo rapido al nostro percorso trovate qui sotto la cartina interattiva del viaggio. Sulla mappa sono tracciate le strade percorse con la geolocalizzazione delle foto scattate live durante il nostro tour.
Tutto il viaggio km per km da Arezzo a Volterra
Per il nostro viaggio abbiamo scelto di affidarci alle prestazioni della nuova BMW M4 Cabrio, equipaggiata con i MICHELIN Pilot Super Sport, l’unico pneumatico omologato da BMW per equipaggiare di serie le nuove M3 e M4. Questa gamma risponde alle esigenze espresse dal costruttore, in quanto valorizza le caratteristiche di ogni specifico modello. Per questo, gli pneumatici dedicati sono di riferimento per quelle vetture anche al ricambio.
La vettura, BMW M4 Cabrio, è equipaggiata con il propulsore 3.0 biturbo da 431 CV e una coppia di 550 nm di coppia è l’auto ideale per divertirsi lungo le variegate strade toscane e godersi il piacere della guida en plein air.
Per chi desiderasse leggere la prova completa della vettura scelta per il nostro viaggio trova la prova nel nostro archivio.
Come detto siamo partiti da Arezzo. La Città è stata set per due film importanti e vincitori dell’Oscar, Il paziente inglese di Anthony Minghella e La vita è bella di Roberto Benigni. Le parti del suo centro storico che sono sopravvissute agli spietati bombardamenti della seconda guerra mondiale sono magnifiche e vi consigliamo di perdervi tra le stradine in salita del centro per poi giungere in Piazza Grande per respirare un’atmosfera d’altri tempi.
Lasciata Arezzo prima di arrivare a Cortona, merita una breve sosta Castiglion Fiorentino. Una pittoresca cittadina cinta da mura e una torre medioevale particolare restaurata di recente, la Torre del Cassero aperta dalle h 10- 13 e 16-19 la domenica nei mesi di maggio e settembre. In pochi minuti di auto, si giunge poi a Cortona ed anche qui la parte più affascinante è rappresentata da una piazza, l’asimmetrica Piazza della Repubblica. Da Cortona si può anche godere di una notevole vista che spazia dalla Val di Chiana al Lago Trasimeno, in Umbria.
Per la sosta pranzo del primo giorno abbiamo deciso di fermarci a Montepulciano, per arrivarci abbiamo attraversato la splendida Val di Chiana, una valle verdeggiante con molti sali scendi in cui il rombo della nostra BMW M4 ci ha accompagnato tra le colline dolcemente ondulate sormontate da borghi medievali. Questa terra agricola è ricca di oliveti e vigneti, ma è nota per essere l’area geografica in cui si alleva la famosa chianina autoctona toscana, una delle più antiche razze bovine di tutto il mondo nonché l’ingrediente essenziale del piatto toscano più tipico, la bistecca fiorentina.
Montepulciano è un borgo arroccato che si arrampica fino a Piazza Grande è il punto più elevato della città ed è stato il set della principale scena, che gli amanti del genere sicuramente ricorderanno, di New Moon, il secondo film della nota saga sui vampiri Twilight. Da Piazza Grande, Via Ricci si snoda in discesa in cui si trova la storica la Cantina del Redi, una delle tante cantine antiche di Montepulciano visitabili. Noi vi consigliamo di fare una tappa in una di queste, anche se non siete degli amanti del vino, meritano la visita per il loro fascino unico.
Montepulciano offre una vasta scelta di soluzioni per la sosta pranzo, di cui molte anche indicate nella Guida Rossa Michelin. Noi abbiamo optato per Le Logge del Vignola, un piccolo locale nel centro storico che rientra tra gli esercizi indicati in Guida come locali che offrono un pasto semplice a meno di 25 euro. L’ideale per gustare dell’ottima cucina locale e ripartire alla volta di Bagno Vignoni.
La minuscola località termale di Bagno Vignoni risale all’epoca romana ed è un’autentica perla di inestimabile valore capace di lasciare a bocca aperta il visitatore che giunge per la prima volta, ma anche chi ci è già stato. Le calde acque solforose (con una temperatura di circa 49°C) salgono gorgogliando nella pittoresca vasca al centro della cittadina, fatta costruire dai Medici e circondata da edifici di pietra in calde tonalità. Peccato solo non ci si possa immergere.
Lasciato questo luogo incantano, il nostro viaggio è giunto alla prima sosta serale nel borgo di San Quirico d’Orcia in cui abbiamo scelto di pernottare a Casa Lemmi, uno degli alberghi ameni inseriti in Guida Rossa. A San Quirico d’Orcia si trovano non solo alcune chiese importanti dal punto di vista storico e artistico, tra le quali la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, ma anche un antico giardino pubblico, gli Horti Leonini, che costituisce ancora oggi un esempio di giardino all’italiana. Anche la vista notturna del piccolo Borgo ha il suo fascino.
Il mattino seguente, di buon ora, ci siamo diretti alla volta di Montalcino, transitando subito nella mitica curva della Mille Miglia appena fuori da San Quirico d’Orcia. La città di Montalcino è nota in tutto il mondo per essere la capitale di uno dei migliori vini del mondo, il Brunello, ma non solo la produzione vinicola merita la sosta. Infatti vi consigliamo oltre alla visita delle enoteche naturalmente anche un tour della Fortezza.
Nel trasferimento da una tappa all’altra è impossibile non godere della sinfonia del 6 cilindri biturbo della nostra BMW M4 Cabrio, un suono graffiante che ti entra dentro e ti fa innamorare.
Prima di dirigerci verso Siena, tappa finale del nostro secondo giorno di viaggio, ci siamo spinti fino all’Abbazia di San Galgano nel comune di Chiusdino. Meta obbligatoria questa grande abbazia cistercense, ora completamente in rovina e priva di tetto è uno dei tanti angoli della Toscana che deve essere visto almeno una volta nella vita.
Dopo la visita alle rovine dell’Abbazia – noi vi consigliamo anche di salire fino all’eremo detto Rotonda di Montesiepi in cui si trova una misteriosa spada nella roccia – abbiamo percorso i 53 km che separano San Galgano da Siena e siamo giunti nel capoluogo toscano. Siena da sola meriterebbe tre giorni di viaggio, ma noi l’abbiamo inserita come meta all’interno del nostro grand tour di Percorsi Italiani e il consiglio che vi diamo è quello di viverla da ospiti e non da turisti. Scegliete in anticipo cosa vedere e concentratevi su quello, magari perché non l’avete mai visto in altre visite della Città o semplicemente come punto di partenza per futuri viaggi nella stessa Siena. Per il nostro soggiorno abbiamo deciso di fermarci nel più esclusivo Hotel della Città, Il Grand Hotel Continental. L’albergo è all’interno di un palazzo del 1600, fatto costruire da Papa Alessandro VII e poi donato alla nipote. Recentemente restaurato, l’hotel è indicato nella Guida Rossa con ben 4 casette ed è quindi una scelta di gran lusso ed esclusività a pochi passi da Piazza del Campo.
Siena è una di quelle città a misura d’uomo e con il calar del sole è bello passeggiare tra i palazzi del XII secolo e farsi trasportare dai sentimenti.
Il mattino del nostro ultimo giorno di viaggio abbiamo fatto una breve tappa a Monteriggioni, una porta sul Medio Evo in cui altre alla mura turrite si possono ammirare alcuni riferimenti ai Cavalieri Templari.
Prima di giungere a Volterra, meta finale del nostro viaggio abbiamo fatto una piccola deviazione per raggiungere Colle Val d’Elsa, in cui c’è il celebre Arnolfo dello chef con doppia stella Michelin Gaetano Trovano. Il ristorante è una bomboniera da cui si gode di una vista superlativa sulle colline che circondano Colle Val d’Elsa. Nei giorni in cui abbiamo realizzato il nostro tour inoltre, essendo la settimana della sicurezza stradale ONU, abbiamo gustato un particolare “menù del viaggiatore” creato apposta per l’occasione.
Con i sapori ancora vivi ed estasiati dall’esperienza vissuta abbiamo ripreso la nostra BMW M4 e ci siamo diretti a Volterra. La città è ricca di viuzze acciottolate molto pittoresche e ricche di botteghe che vendono singolari prodotti interamente fatti di alabastro. Dalle scacchiere alla frutta è possibile trovare davvero di tutto.
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