Paolo Andreucci e Anna Andreussi vincono la 63esima edizione del Sanremo Rallye e, ad un anno di distanza, bissano il successo conquistato nel 2015.
Dopo il tris di vittorie in altrettante speciali messo a segno nel primo giro di prove di oggi, il pilota toscano che qui aveva già vinto altre tre volte, è il più veloce di tutti anche al termine del secondo passaggio sulla Bosco di Rezzo: oltre 25 chilometri tra le nebbie che, al volante della sua Peugeot 208 T16, corre nel tempo di 17′ e 33 secondi.
Sulla stessa prova, Giandomenico Basso, fino a quel punto terzo in classifica assoluta, fora uno pneumatico della sua Ford Fiesta R5 Ldi la cui sostituzione costa oltre due minuti e l’addio a qualsiasi sogno di gloria.
A tenere il passo di Andreucci-Andreussi ci provano Rudy Michelini e Michele Perna su Citroen Ds3 che terminano la loro prova con un distaco dai vincitori di 22” e otto decimi e i fratelli Nucita nel loro mirino. Andrea e Giuseppe Nucita, infatti, salgono sul terzo gradino del podio di prova su una Ford Fiesta S2000 e sono quarti in classifica assoluta a poco più di quattro secondi dai toscani che li inseguono.
Il quinto tempo di Alessandro Perico, rallentato da qualche problema di appannamento al vetro della sua Peugeot 208 R5, gli consente di mantenere la seconda posizione in classifica assoluta. Arrivato a questo punto, quando mancano solo più 5444 metri alla vittoria finale, la Colle d’Oggia, Paolo Andreucci guida ma non corre e conclude il suo Sanremo con un quinto tempo di prova che gli consente di vincere con ampio margine Gara 2 e salire sul gradino più alto del podio del Sanremo Rallye.
A mettere la firma sull’ultima speciale di giornata sono Michelini-Perna che fermano il cronometro sul tempo di 3’45” e sette decimi: un tempo sufficiente a scavalcare al quarto posto, in classifica di Gara 2, i Nucita.
Alessandro Perico termina le sue fatiche sanremesi con un tris di due: secondo sull’ultima prova, secondo in finale di Gara 2 e secondo sul podio del Sanremo Rallye. A Simone Campedelli è sufficiente il decimo tempo per conquistare il terzo gradino del podio, sia di Gara 2 sia del Sanremo.
I trofei La seconda giornata di gara del 63° Rallye Sanremo ha visto il perentorio successo nel Trofeo Clio R3 Top del Toscano Luca Panzani, affiancato da Sara Baldacci, che riscatta così la delusione di venerdì quando una foratura lo aveva privato del successo di categoria. Un Panzani particolarmente in palla che ha preso il largo fin dalla prova mattutina di Bosco di Rezzo (25,92 km) immersa in una nebbia spessa che ha messo in difficoltà più di un concorrente. Alle spalle di Panzani si classifica il savonese Fabrizio Andolfi jr con Stefano Saudia, che non è mai riuscito a scegliere le gomme giuste per le condizioni delle strade, rinunciando al grande attacco al toscano e ragionando in ottica campionato. Terza piazza per l’ex pistaiolo Kevin Gilardoni, affiancato dall’imperiese Corrado Bonato, che ha fatto esperienza della guida rallistica nella nebbia e sotto la pioggia che non aveva mai affrontato in carriera.
Nel Campionato Italiano Junior vittoria del ventenne siciliano Marco Pollara, affiancato da Giuseppe Princiotto, che pur non avendo mai corso sotto la pioggia e meno che mai nella nebbia, ha avuto ragione dell’esperto molisano Giuseppe Testa, affiancato da Davide Mangiarotti, che ha vinto la classifica Junior nella giornata di venerdì. La gara di Testa è stata compromessa da una penalità per partenza anticipata sulla lunga Bosco di Rezzo-2 senza la quale avrebbe fatto il bis di successi nel fine settimana. Terza piazza, per Andrea Mazzocchi-Matteo Nobili, che ha decisamente migliorato le sue performance nel corso della gara, senza riuscire ancora ad avvicinare i due fuggitivi. Grande delusione per il 21enne siciliano Alessandro Casella, affiancato da Gaetano Caputo, che dopo essere stato protagonista nelle prime battute della gara, ha dovuto arrendersi per una toccata sulla Vignai del mattino rimanendo poi fermo in parco assistenza. Non ha preso il via Giorgio Bernardi, leader del Campionato prima del Sanremo, per l’indisposizione del suo navigatore.
Nel Campionato Italiano Due Ruote Motrici, successo di Ivan Ferrarotti, con Massimo Bizziocchi, che ha sfruttato nel migliore dei modi le performance della sua Clio R3T per regolare Testa-Mangiarotti, Peugeot 208 R2B, e Luca Panzani, vittima di una foratura nelle ultime battute della giornata di venerdì. Grande battaglia nella Classe R1, che ha auto per principali protagoniste le Suzuki Swift dell’omonimo Trofeo, ed ha visto l’esordio assoluto della nuovissima Twingo R1 portata in gara da Federico Gasperetti-Federico Ferrari. La nuova della Renault nel settore delle piccole si è dimostrata già competitiva avendo addirittura segnato il miglior tempo di categoria nella nebbia e sotto la pioggia di Bosco di Rezzo di sabato mattina, prima di un prudenziale ritiro per non estremizzare i piccoli problemi di gioventù della vettura. Successo doppio per Jacopo Lucarelli-Alessandro Ferrari che nelle prime fasi della giornata di venerdi lottano con Gianluca Rao-Cristian Zeppegno e Stefano Martinelli-Natasha Botzari che però escono rovinosamente di strada lasciando via libera a Lucarelli, poco contrastato da Gianluca Saresera-Andrea Tumaini, ancora alla ricerca del feeling con la vettura che usano per la prima volta, e da Claudio Vallino-Tiziana Desole, che deve sopperire a problemi elettronici. Nella seconda giornata Lucarelli parte nuovamente forte, ma nel secondo passaggio sulla Bosco di Rezzo-2 gestisce troppo la situazione e si avvicina decisamente Saresera, ed anche Claudio Vallino che stacca il miglior tempo di categoria.
Si gioca il tutto per tutto nell’ultima prova speciale e Saresera vanifica tutto con una leggera toccata, lasciando via libera a Lucarelli che conquista il successo davanti al bresciano e Vallino.
CLASSIFICA FINALE ASSOLUTA 63° RALLYE SANREMO:
1. AndreucciAndreussi (Peugeot 208 T16) in 1:46’31.1;
2. Perico-Turati (Peugeot 208) a 1’39.5;
3. Campedelli-Fappani (Peugeot 208) a 3’06.0;
4. Nucita-Nucita (Ford Fiesta) a 3’21.0;
5. Basso-Granai (Ford Fiesta GPL) a 3’24.6;
6. Michelini-Perna (Citroen DS3) a 4’16.9;
7. ‘CIAVA’-Michi (Citroen DS3) a 7’19.7;
8. Ferrarotti-Bizzocchi (Renault Clio) a 9’40.3;
9. Ameglio-Marinotto (Peugeot 106) a 9’59.1;
10. Borgogno-Riterini (Peugeot 207) a 10’01.9
Sentito all’arrivo Paolo Andreucci: “La seconda tappa è andata molto bene. Abbiamo lavorato sulla vettura, ieri avevamo qualche problema; abbiamo fatto una buona scelta di gomme per cercare di non essere penalizzati da nessuna parte perchè la situazione era molto difficile. Una delle prove più difficili che ho affrontato in questi anni”.
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