Riparte il mondiale di F1 e ripartono le nostre pagelle con le quali giudichiamo, nel bene e nel male, i protagonisti del weekend. Per questo primo appuntamento del mondiale 2020, minacciato a più riprese dal Covid-19, chi avrà ottenuto un voto positivo e chi no? Ecco le nostre pagelle del GP Austria 2020.
La stagione di Valtteri Bottas inizia, e nel 2019 accadde lo stesso, con una vittoria. Su un circuito che ama particolarmente il finnico riesce a completare l’opera iniziata il sabato dove ha ottenuto pure la pole position, oscurando sua maestà Hamilton. L’augurio è che riesca a mantenere questi standard per tutto l’anno e allora sì che potremmo divertirci, il finlandese si prende un meritatissimo 10 in pagella.
Semplicemente strepitoso Charles Leclerc che merita, quasi, la lode. Il pilota monegasco chiude al secondo posto un weekend che si preannunciava nefasto. Sabato, con una magia si piazza settimo in qualifica, domenica sfuttra ogni minima occasione, e il sorpasso su Perez è meraviglioso. Tra una settimana forse tornerà coi piedi per terra, ma come inizio non poteva sperare di meglio..bravissimo. 9,5
Lando Norris ottiene il suo primo meritatissimo podio in carriera sfruttando la penalità di Hamilton per poco più di un decimo, un risultato meritato per un ragazzo che ha condotto in maniera esemplare questo weekend. In qualifica demolisce il compagno di box e piazza la sua McLaren al quarto posto, mentre domenica, con una gara solida porta a casa un incredibile podio, si può dare un voto inferiore al 10 ad un pilota simpatico come lui? Direi proprio di no.
Addirittura fuori dal podio Lewis Hamilton e questa è già una notizia. Penalizzato in qualifica e poi anche meritatamente in gara dove ancora una volta distrugge i sogni di podio del povero Albon. Eppure in gara è rimasto sempre molto vicino al compagno di squadra, ma a consuntivo inizia male la sua stagione il voto è una sufficienza risicata: 6.
Gara sontuosa ancora una volta per Perez, che chiude sesto con la Racing Point, l’unico al primo pit stop a montare gomme medie e sicuramente aiutato dalle safety car riesce addirittura a concluderci pure la gara. La capacità del pilota messicano di gestire gli pneumatici Pirelli è cosa nota, ma oggi ancora una volta ha dato una dimostrazione impressionante..masterclass. 8
Pagelle GP Austria 2020: i bocciati del weekend
Continua il periodo difficile per Sebastian Vettel, che in qualifica non riesce ad entrare in Q3 e in gara piazza la sua Ferrari solo al decimo posto, racimolando un misero punticino. L’errore che ha portato al testacoda sarebbe da evitare per un pilota con la sua esperienza ma è evidente che la sua Ferrari non sta in pista e dal box le provano tutte facendogli cambiare mille settaggi, ma nulla sembra funzionare, per lui non poteva esserci inizio peggiore e visto il risultato di Charles (altra mazzata) il suo voto è 4,5.
Disastro Red Bull, che si prende l’insufficienza perchè la squadra non riesce a portare nessuno dei due piloti al traguardo nel Gran Premio di casa, un risultato davvero deludente, ma ci sarà tempo per rifarsi già questa domenica. Non fortunato Max Verstappen che per problemi di affidabilità si arrende quasi ad inizio gara, mentre Albon ancora una volta a causa di Hamilton si vede rovinare il sogno di salire sul podio, mi sa che Hamilton come minimo gli dovrà offrire una cena. 5
Il voto peggiore del weekend però se lo prendono, pari merito, Mattia Binotto e la SF1000, il primo, in particolare, per la gestione da dilettanti a livello comunicativo della Ferrari. In conferenza stampa al giovedì Vettel comunica alla stampa che la Ferrari non gli ha mai offerto un contratto per il 2021, smentendo di fatto ogni dichiarazione fatta dal team principal e dalla squadra su questo tema. Davvero poi ridicole le giustificazioni ed evidente era l’imbarazzo nel rispondere alle domande dei giornalisti sull’argomento. Inutile sprecare parole per la “pena” che ha fatto una monoposto, la SF1000, che si presenta in Austria senza sviluppi dopo i test, più lenta in qualifica di quasi un secondo rispetto a quella dell’anno passato. 2.
Figura da cioccolatai anche per i commissari di gara, che a fronte di un nuovo reclamo della RedBull decidono di penalizzare Hamilton (giustamente) poco prima del Gran Premio, modificando la decisione del giorno prima, e in gara ci mettono una vita ad assegnare una penalità banalissima a Perez. davvero pessimi, si meritano un 4.