Pagani presenta la sua Huayra Tricolore, un omaggio che parla italiano ai 60 anni delle Frecce Tricolori, la famosa P.A.N., o pattuglia acrobatica nazionale, più numerosa al mondo. Inutile sottolineare che Un omaggio ai 60 anni delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica più numerosa al mondo con i dieci aerei che compongono la pattuglia.
Oggettiva la somiglianza tra l’hypercar (o missile terra-terra) e l’Aermacchi MB-339A P.A.N. che colora con il tricolore italiano i cieli di tutta Europa durante le esibizioni dell’Aeronautica Militare. Solo tre gli esemplari e volete sapere il prezzo? 5.500.000 euro, più IVA…
Se nel 2010 toccò alla Zonda Tricolore omaggiare i 50 anni delle Frecce Tricolori, oggi tocca a lei, una vettura estrema sotto ogni punto di vista, con diversi richiami al mondo dell’aeronautica.
“In un anno, il 2020, che ha messo a dura prova il nostro Paese come non mai da lunga data, siamo orgogliosi di poter celebrare un simbolo di unione e di orgoglio nazionale come le Frecce Tricolori, un traguardo che è frutto di un’epoca di valori e di passione, e di un lungo periodo di tempo nel quale uomini e mezzi hanno saputo e dovuto superare se stessi, giorno dopo giorno. Le Frecce rappresentano per tutti noi un esempio di determinazione, una dimostrazione di ciò che il forte desiderio di andare avanti e di superare gli ostacoli può ottenere. Ci auguriamo che Huayra Tricolore possa esserne un degno tributo”
Horacio Pagani, Fondatore e Chief Designer di Pagani Automobili
A partire da una nuova scocca in materiali compositi avanzati, appositamente progettata e sviluppata per raggiungere nuovi traguardi in termini di leggerezza e performance, la Pagani Huayra Tricolore combina la potenza del V12 a un’aerodinamica ancor più ricercata che vuole quanto meno “imitare” l’idea di un jet militare.
Davanti si pronuncia il vistoso splitter anteirore, per garantire la massima deportanza, mentre il nuovo paraurti anteriore con estrattori laterali massimizza l’efficienza dell’intercooler ed assicura al potente Pagani V12 un adeguato scambio termico, necessario per raggiungere il massimo delle sue prestazioni. Nuovo anche l’airscoop, così come il diffusore posteriore.
Curato nei minimi particolari, il design di Huayra Tricolore celebra anche nel dettaglio più minuto il prodigio tecnico che è l’Aermacchi MB-339A P.A.N.: è il caso dei supporti che sostengono l’ala posteriore, che nella forma riprendono la pinna di deriva dell’iconico jet e riportano sul lato esterno il numero della vettura, adottando l’inconfondibile lettering utilizzato nella numerazione dei velivoli della pattuglia.
Tanto e vistoso il richiamo al tricolore su tutta la vettura, mentre il richiamo alla P.A.N. viene ripreso anche sui cerchi, dal design ispirato all’elica di una turbina, alle cornici in alluminio anodizzato delle prese d’aria laterali e dei fari anteriori, di ispirazione tipicamente aeronautica e ricavate dal pieno; il tributo alla Pattuglia Acrobatica Nazionale rivive in ogni dettaglio di Huayra Tricolore.
Sotto quell’affascinante “corpo” in fibra di carbonio e materiali compositi batte forte, fortissimo, il V12 di derivazione AMG capace di sprigionare ben 840 CV e 1.100 Nm di coppia da 2.000 a 6.500 giri/min.
Dentro la Huayra Tricolore vuole riprodurre la cabina di pilotaggio dell’Aermacchi, tanto che i componenti in alluminio sono realizzati a partire da leghe di grado aerospaziale e ricavati dal pieno, prima di essere anodizzati nell’originale nuance blu. Il pomello del cambio, ricavato da un singolo blocco di alluminio e carbonio, viene successivamente fresato attraverso un centro di controllo numerico a cinque assi ed infine lucidato a mano con lo speciale trattamento trasparente.
Ricchi di dettagli celebrativi, i sedili, con l’esclusiva colorazione bitono in bianco e blu a ricordare l’originale configurazione degli interni di Zonda Tricolore, e gli inserti in pelle a strisce bianche, rosse e verdi, sono un omaggio diretto ai velivoli della pattuglia, con l’inconfondibile emblema delle Frecce cesellato sulla chiusura delle cinture di sicurezza a quattro punti o finemente ricamato sui poggiatesta. Assoluto protagonista (foto sopra) è l’anemometro della console centrale che, attraverso il tubo di Pitot esterno apposto sul cofano anteriore, rileva la velocità dell’aria dandone evidenza agli occupanti con un indicatore dedicato.
Motore – Pagani V12 60° 36 valvole 5980 cc bi-turbo, sviluppato specificamente per Pagani da Mercedes AMG
Potenza – 618 kW (840 CV) a 5900 giri/min
Coppia – 1100 Nm da 2000 a 5600 giri/min
Trasmissione – Trazione posteriore
Cambio – Xtrac AMT trasversale a 7 rapporti con differenziale elettromeccanico
Freni – Brembo 4 dischi ventilati carbo-ceramici: Anteriori 398×36 mm con pinze monolitiche a 6 pistoni; Posteriori 380×34 a 4 pistoni
Cerchi – APP forgiati in lega di alluminio monolitica: Anteriori 20 pollici; Posteriori 21 pollici
Pneumatici – Pirelli P Zero Trofeo R: Anteriori 265/30 R20; Posteriori 355/25 R21
Sospensioni – Doppi bracci a triangolo indipendenti in lega di alluminio, molle elicoidali e ammortizzatori controllati elettronicamente
Telaio – Monoscocca in Pagani Carbo-Titanium HP62 G2 e Carbo-Triax HP62 con telaietto tubolare anteriore e posteriore in acciaio
Peso a secco – 1270 kg
Dobbiamo dirlo? Sì, la Hyundai Ioniq 5 N è letteralmente un bombardone da 650 CV, non solo…
Spopola la presunta notizia secondo cui ora, d’improvviso, la multa per eccesso di velocità sarebbe…
Il cuore del nuovo Codice della Strada 2024, in vigore fra qualche settimana (serve la…
Rivoluzione a tappe per i monopattini elettrici. Per adesso, non c’è nessuna novità; appena la…
Per competere soprattutto contro Case cinesi e Tesla, Mercedes offrirà batterie LFP a basso costo…
La Hyundai Ioniq 9 è il fiore all’occhiello della gamma elettrica Ioniq, posizionandosi come una scelta…