Storiche

Opel Manta: compie 50 anni la leggenda della Casa tedesca

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Perchè Manta? Gli appassionati di auto storiche o sanno la risposta o, sicuramente, se lo saranno chiesti almeno una volta nella vita. Uno dei grandi classici Opel torna alla ribalta per i suoi cinquant’anni e in queste righe vi vogliamo svelare alcune curiosità legate a questo modello…ispirato al genere Mobula.

Si chiama così, nella tassonomia, il genere al quale appartengono animali come mante e razze. Tornando con la memoria al 1969, su un aereo diretto a Parigi, troviamo George Gallion, capo progetto Opel, pronto a incontrare il ricercatore marittimo Jacques Cousteau. 

Per ricordare quei momenti, Gallion sale sulla macchina del tempo…”Avevamo scelto il nome ‘Manta’. A quel tempo, i nomi degli animali corrispondevano allo zeitgeist (spirito culturale dell’epoca), la Ford Mustang e la Corvette Stingray ebbero molto successo negli Stati Uniti. Anche la nostra Manta era una “pony car”. A quel punto avevamo dieci giorni per progettare un logo, ma non eravamo riusciti a trovare nessuna sagoma che fosse adatta“. 

Il “problema” si risolse quando lo stesso progettista vide un fotogramma in cui una gigantesca manta nuotava dal basso verso la superficie luminosa. Opel Manta aveva trovato la sua identità e da quel momento in poi l’iconico emblema cromato fu apposto sui parafanghi anteriori. 

Nel settembre 1970, il debutto. Figlia dello spirito dei tempi, quindi di tendenza, Opel Manta rispondeva a ciò che i clienti richiedevano: una coupé sportiva, quattro posti, con una discreta potenza: il motore più potente di Manta, almeno fino al 1974, era il quattro cilindri 1.9 S a da 90 CV, utilizzato anche dalla Opel Rekord. 

La dotazione standard comprendeva volante sportivo, lunotto termico, fari alogeni, lavacristalli elettrici e tetto in vinile. Durante i cinque anni di produzione la gamma fu arricchita da numerose varianti di modelli speciali: “Holiday”, “Plus”, “Swinger” e “Summer Bazar” con configurazioni di alto livello a prezzi contenuti. Opel Manta GT/E, alimentata da un motore da 105 CV da 1,9 litri a iniezione Bosch L Jetronic, fu lanciata nel 1974. La tendenza verso la finitura opaca anziché cromata proseguì con Manta GT/E. L’ultimo modello speciale uscì nel 1975, poco prima del debutto di Opel Manta B. La “Black Magic” basata sulla GT/E era tutta nera con strisce arancioni sui fianchi. 

La Opel Manta B rimane, nei 120 anni della storia di Opel, il modello rimasto invariato per più tempo (fino al 1988). La Opel Manta B più rara e potente fu la 400, presentata al Salone di Ginevra nel 1981. Opel Manta 400, che prese il nome dalle 400 unità necessarie per l’omologazione sportiva del gruppo 4, presentava un motore a quattro cilindri DOHC da 2,4 litri (doppio albero a camme in testa) con tecnologia a quattro valvole per cilindro e 144 CV. Con Opel Manta 400, Guy Colsoul e Alain Lopes hanno vinto il Rally Parigi-Dakar del 1984 nella classe a due ruote motrici, chiudendo al quarto posto assoluto dietro a tre veicoli a quattro ruote motrici. 

Le ultime due versioni di Opel Manta B erano il modello top GSi e il GSi Exclusive, prodotti in serie limitata e dotate del sintonizzatore Irmscher. In totale, sono usciti dalla catena di montaggio oltre un milione di esemplari di Opel Manta A e B. Davvero un…pesce grosso. 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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