In data 5 e 6 ottobre l’anello ad alta velocità High Speed Bowl del Millbrook Proving Ground nel Bedfordshire, il complesso tecnico a due passi da Milton Keynes, in grado di offrire ben 50 diversi tracciati di prova, ha ospitato ben 12 giornalisti internazionali, nei panni di piloti, alla guida di due Opel Astra diesel 2.0 CDTI di serie, in caccia di 18 primati e di un record mondiale. La prova consisteva nel condurre le due auto tedesche per 24 ore a tavoletta sul circuito di Millbrook, caratterizzato da curve sopraelevate spettacolari e ripide.
Il risultato è stato eccezionale: una velocità media di ben 201 km/h, solo 22 minuti di pit stop in 24 ore e ben 4800 km totali percorsi. Numeri da primato che hanno permesso ai team Opel/Vauxhall di attaccare in totale dodici primati mondiali e sei record nazionali britannici di Speed Endurance nel tentativo di battere il record mondiale relativo alla classe FIA delle auto di produzione diesel a induzione forzata da 1600 a 2000 cc. Opel sta ora attendendo dalla FIA la conferma della riuscita del tentativo di record.
Il 5ottobre alle ore 16.00 nove giornalisti e tre piloti Opel si sono alternati alla guida delle due vetture. Alla guida del team Volker Strycek, ex pilota DTM (Campionato Tedesco Turismo) e Direttore Opel Performance Cars & Motorsport. Alla guida del team Volker Strycek, ex pilota DTM (Campionato Tedesco Turismo) e Direttore Opel Performance Cars & Motorsport. L’esperto di vetture turismo e direttore di corsa ha mostrato tutta la sua soddisfazione al termine del tentativo di battere 18 record nel corso di questa 24 ore: “A tutta velocità, le due Astra si sono comportate in maniera assolutamente convincente. Le vetture hanno potuto attaccare il record sulle 24 ore grazie al loro mix di prestazioni ed efficienza. E non c’è stato bisogno di aggiungere neppure una goccia d’olio”.
La Michelin ha fornito gli pneumatici Pilot Super Sports che sono di primo equipaggiamento per l’Astra: prima del tentativo di record le gomme erano state provate al banco in estate, percorrendo poi anche 500 miglia sul circuito di Millbrook per verificarne la resistenza. “Abbiamo cambiato un treno di pneumatici su ciascuna vettura proprio per ridurre i rischi al minimo – ha proseguito Strycek – le forze esercitate su sospensioni e pneumatici risultavano particolarmente intense a causa dell’inclinazione della pista nella quinta corsia, quella di maggiore pendenza ma anche la più veloce”.
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