Categorie: Tecnologia

Nuovo motore Ford Ecoboost a cilindrata variabile

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Ford ha annunciato il lancio della versione aggiornata del pluripremiato motore ecoboost 1.0 con la nuova tecnologia a cilindrata variabile.

Per la prima volta applicata su un motore a tre cilindri, la tecnologia di disattivazione dei cilindri sarà in grado di disattivare e riattivare la combustione in una delle camere all’occorrenza in soli 14 millisecondi, permettendo così un abbassamento delle emissioni nocive di CO2 con un’efficienza incrementata del 6 %. La tecnologia dell’Ovale Blu non arriverà prima del 2018 e pensiamo che la settima generazione di Fiesta potrà già beneficiarne appena poco dopo il lancio sul mercato, previsto per metà 2017. 

Dopo aver rotto gli schemi lanciando su grande scala il motore 1.0 a tre cilindri, gli ingegneri Ford si sono spinti oltre, senza pregiudicare le apprezzate doti di prestazioni e confort dei motori Ecoboost. Il risultato è un propulsore che, grazie a una serie di soluzioni per prevenire la produzione e la trasmissione di vibrazioni e rendere impercettibile la disattivazione del cilindro, concretizza uno scenario in precedenza considerato impossibile per un motore a 3 cilindri.

Ford ha spostato ancora in avanti i limiti dell’ingegneria dei motori continuando a produrre innovazione con il celebrato EcoBoost 1.0, e dimostrando che anche i migliori propulsori a combustione interna possono, grazie alla tecnologia, esprimere un ulteriore potenziale in termini di efficienza”, ha dichiarato Bob Fascetti, Vice Presidente Ingegneria Motori, Ford Europa.

L’esecuzione dell’apparentemente semplice principio di base ha richiesto un’approfondita serie di ricerche che ha identificato la migliore soluzione per implementare la disattivazione del cilindro riducendo sia gli attriti che la resistenza meccanica. Quando il motore opera a regimi inferiori ai 4.500 giri, durante i quali le valvole eseguono circa 40 cicli di apertura e chiusura al secondo, il sistema apre la valvola di un condotto attraverso il quale l’olio motore in pressione attiva un bilanciere che disconnette il meccanismo delle valvole del cilindro n.1 dall’albero a camme. L’intervento viene regolato da un complesso software algoritmico che analizza velocità, posizione dell’acceleratore e carico sul motore per determinare con precisione i momenti in cui procedere alla disattivazione e alla riattivazione del cilindro. Un nuovo design a singolo blocco per l’albero a camme, simile a quello implementato per il motore diesel Ford EcoBlue, consente di ricavare lo spazio necessario ai componenti elettromeccanici del sistema. 

L’EcoBoost 1.0 a 3 cilindri è stato lanciato nel 2012 in risposta alla crescente tendenza del “downsizing” che ha coinvolto tutte le case e alla quale la Casa dell’Ovale Blu si è fatta trovare decisamente preparata. La tecnologia EcoBoost assicura più potenza e coppia e meno consumi ed emissioni, rispetto a motori tradizionali di cubatura maggiore, integrando e ottimizzando 3 tecnologie: iniezione diretta ad alta pressione, doppia fasatura variabile e turbo.

Disponibile negli step da 100, 125 e 140 cavalli, nello step da 140 cavalli offre una potenza specifica (potenza/litro) superiore a quella di una Bugatti Veyron. Adottato a bordo di 10 modelli Ford di differenti segmenti e dimensioni (Fiesta, EcoSport, B-MAX, Focus, C-MAX, C‑MAX7, Tourneo Connect, Transit Connect, Tourneo Courier, Transit Courier) e commercializzato in 72 paesi in tutto il mondo, l’EcoBoost 1.0 anche quest’anno, e per la 5° volta consecutiva, ha ricevuto il titolo di Motore dell’Anno nella categoria “sub 1.0-litre”. Si tratta del 9° riconoscimento dal suo lancio nel 2012, dopo i 3 titoli assoluti, i 4 di categoria  ‘Best Engine Under 1.0-litre’ e quello di ‘Best New Engine’.

In Europa, nel 2015, 1 veicolo Ford su 5 è stato venduto equipaggiato con EcoBoost 1.0, quasi 2 su 5 nel caso della Fiesta.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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