Ai tempi di Mike Bongiorno e della sua celebre Ruota della Fortuna avremmo volentieri comprato una vocale, perché? Aggiungi una vocale, la I, ad Avant e ecco spiegata questa inedita introduzione. No, non siamo impazziti. Siamo venuti fino a Trieste per provare la quinta generazione della station wagon tedesca che si presenta con una quantità di novità impressionante rispetto alla quarta generazione, auto che ha sempre avuto il ruolino da attrice protagonista rispetto alla più modesta berlina.
La nuova Station Wagon di riferimento dei quattro anelli è realmente Avanti, sia sopra sia sotto il cofano. Motori mild hybrid, sistemi di assistenza alla guida molto evoluti, praticamente i più evoluti oggi disponibili sul mercato e tanto spazio a bordo. Sono queste le armi con le quali la nuova Audi A6 Avant vuole battere la concorrenza rappresentata da Volvo V90, Mercedes Classe E e BMW Serie 5 Touring, e ha tutte le ragioni per guidare questa speciale classifica. Andiamo quindi a scoprire come va e quali sono le novità di Audi A6 Avant 2019 nella nostra prova in anteprima.
Esterni: eleganza da vendere
Iniziamo dalle misure, sempre strategiche in questo segmento. La quinta generazione della Station Wagon tedesca non cambia troppo rispetto alla precedente generazione in lunghezza (4,94 metri) ma dove cambia è nel passo, con quei 12 millimetri in più che fanno la differenza a livello di abitabilità. L’auto appare molto imponente da ferma ma allo stesso tempo le linee sono tese, muscolose, comunicano una sensazione di sportività insita nella storia di A6, da sempre in grado di coniugare prestazioni che la distinguono ad esempio dalla A4 e una grandissima dose di confort, qui ulteriormente ottimizzato grazie a varie soluzioni.
A livello estetico rimane ben poco della vecchia generazione, se non fosse per la griglia single frame in questo caso più ampia (Audi sta veramente arrivando ai limiti fisici, in tutti i sensi, di questa soluzione comunque sempre apprezzabile) e diversamente raccordata con i fari Full Led di serie. Quest’ultimi, insieme ai gruppi ottici posteriori, firmano l’aspetto elegante di questa ammiraglia tedesca e i proiettori sono disponibili anche con tecnologia Matrix Led HD per aumentare il raggio di luce e la visibilità notturna.
Il terzo montante è invece leggermente inclinato e questo aiuta a donare una linea più sportiva al corpo vettura, specie in vista laterale, facendola somigliare, quasi, a una shooting brake, senza per questo motivo sacrificare lo spazio a bordo. Cx da 0,27, grazie a linee tese e un frontale molto basso da terra. Infine il pack look nero aggiunge, a nostro avviso, ulteriore carattere, mentre la modanatura unisce i fari sul lato B ma appare “superflua”. Davvero un peccato vedere gli scarichi finti per altro piuttosto generosi ma c’è un ma: sulla futura S6 RS6 siamo sicuri che sapranno soprenderci, specie pensando al sound che, si spera, metterà i brividi.
Interni: davanti un’astronave, dietro un salotto
Definire questo abitacolo futuristico può apparire esagerato ma è la prima sensazione che si avverte una volta saliti a bordo e siamo qui apposta per raccontarvi le impressioni a caldo. Non è di nuovissima concezione per il mondo Audi di alta gamma ma fa esclamare un bel wow quando il quadro si accende e “l’astronave” prende vita. Il quadro strumenti è territorio dell’ormai famoso Audi Virtual Cockpit mentre i due schermi centrali sono orientati leggermente verso il conducente e guai a confonderli: quello superiore (da 10,1″) è integrato nell’elegante Black panel e comanda il sistema MMI touch response, quello inferiore (da 8,6″) comandi del clima. Nota negativa per quest’ultimo, per forza di cose bisogna distogliere lo sguardo dalla strada per azionare i comandi. L’auto è ovviamente iper connessa grazie al sistema di infotainment MMI Plus
Molto ben rifinito il tunnel centrale con la classica cloche che va a selezionare le varie modalità del cambio, selezionabile anche grazie alle ottime palette dietro le razze del volante, belle al tatto e sempre molto molto precise. Con due tasti, a sfioramento, sulla parte bassa del secondo schermo, quello in basso, si vanno invece a selezionare le modalità di guida: Efficiency, Comfort, Auto, Dynamic e la classica Individual, per cucirsi l’auto addosso con una miriade di settaggi.
Nessun problema a trovare la giusta posizione di guida: le regolazioni elettriche del sedile, rifinito in pelle, permettono di trovare in pochi secondi la giusta situazione per mettere le mani sul volante, rivisto rispetto al passato, e pensare a cosa ci aspetta una volta avviato il V6 che giace lì, davanti al posto guida.
Dietro l’allungamento del passo ha permesso di ottenere più spazio per gambe e anche I più alti non hanno di che lamentarsi: si viaggia comodamente in cinque e il tetto panoramico, a richiesta, è il più ampio della categoria. Molto bene il bagagliaio: da 565 a 1.680 litri di capacità, si riescono a caricare oggetti lunghi fino a 2 metri. Di serie il bagagliaio si apre elettricamente, a richiesta c’è il comando per aprirlo e chiuderlo con il semplice movimento del piede.
Motorizzazioni
La scelta di Audi per la nuova A6 Avant è ricaduta sui soli motori a gasolio, per il momento, equipaggiati però con il sistema Mild Hybrid a 12 Volt e 48 Volt. Si parte con il 40 TDI (2.0 4 cilindri 2WD da 204 CV) per passare ai 3.0 V6 in due livelli di potenza, la 45 TDI con i suoi 231 CV e la più potente 50 TDI da 286 CV e 620 Nm di coppia.
Interessante il discorso sul Mild Hybrid (MHEV): Audi, davanti alla crociata che sta coinvolgendo i motori a gasolio, ha agito furbescamente. Questo sistema, infatti, chiamato anche ibrido leggero, non prevede la presenza di un motore elettrico ma semplicemente di una rete di bordo a 48 Volt sui motori più potenti e di 12 Volt sull’entry level 40 TDI che riesce a recuperare fino a 12 kW di potenza in fase di decelerazione, immagazzinando questa energia in una batteria agli ioni di litio dedicata. Nel caso del V6 da noi messo alla prova, nuova Audi A6 Avant può avanzare per inerzia in un campo di velocità compreso tra 55 e 160 km/h, così da risparmiare sui consumi e sulle emissioni, oltre permettere l’inserimento dello Start&Stop già a partire dai 22 km/h.
Ibrido leggero o meno, questi sono motori omologati ibridi, con tutti i vantaggi che ne conseguono a seconda dell’attuale legislazione, mentre per il futuro che attende questi ibridi leggeri si vedrà. I motori lavorano in abbinamento al cambio tiptronic a otto rapporti e la trazione integrale quattro (V6 3.0) oppure si avvalgono della trasmissione a doppia frizione S tronic a sette rapporti e della trazione anteriore (2.0 quattro cilindri). La trazione quattro può essere integrata dal differenziale sportivo (a richiesta) che distribuisce attivamente la coppia tra le ruote posteriori.
Alla guida della nuova Audi A6 Avant: con la top di gamma si viaggia sul velluto e ci si diverte
Siamo proprio curiosi di scoprire come si comporta questo V6 3.0 TDI da 286 CV il quale, almeno nei numeri, promette davvero bene. E infatti non veniamo delusi: l’erogazione è pulita ma mai prorompente, altresì cattiva, c’è un leggero turbo lag (si dice dovuto all’elettronica per rientrare nell’omologazione WLTP, molto più severa dopo il Dieselgate) ma si avverte chiaramente una spinta possente che non finisce mai, bella sostanziosa praticamente dai 2.000 giri in su. La spinta brutale che ci saremmo onestamente aspettati ci ha forse disilluso vista la cavalleria in gioco e, soprattutto, la coppia, 620 Nm dichiarati, ma non si può dire che questo motore spinga poco, anzi tutto il contrario.
A conquistarci è la combinazione tra motore e assetto, un po’ per la ricca dotazione del modello in prova con varie tecnologie che si pagano ovviamente a parte. Se lo sterzo progressivo è di serie e restituisce un ottimo feedback al crescere della velocità (si avverte chiaramente un irrigidimento se si entra in curva belli decisi) a pagamento, ma merita, è lo sterzo integrale dinamico che, sui motori V6, combina la tecnologia delle quattro ruote sterzanti (2.320 euro). In pratica fino ai 60 km/h le ruote posteriori vanno in controfase e permettono un raggio di sterzata paragonabile a quello di un’Audi A3 Sportback, ben più corta, per un’auto che misura quasi 5 metri. Un gran vantaggio in città, una bella delizia nelle curve strette dove l’auto non sa cosa sia il sottosterzo.
Dai 60 km/h in su, le ruote sono in fase con il conseguente effetto stabilizzante. Alla “stabilità” in ogni condizione di marcia ci pensano poi le adaptive air suspension, presenti sul modello provato (2.430 euro), e al vertice della possibilità di scelta (sospensioni in acciaio di serie, assetto sportivo e ammortizzatori regolabili sono le altre opzioni) e permette al guidatore di ottenere una risposta sempre molto precisa durante la percorrenza di curva con un piccolo accenno di sottosterzo solo se si vuole esageratamente forzare, oltre a offrire quella sensazione di viaggiare sul velluto grazie alla regolazione automatica della risposta del comparto sospensivo che “legge” il manto stradale.
Parlando invece di sicurezza ci vorrebbe un capitolo a parte ma saremo brevi. A6 Avant continua sulla strategia perseguita dai quattro anelli verso la guida autonoma e proprone di serie il pre sense front in grado di riconoscere pedoni e ciclisti, il monitoraggio dell’angolo cieco e il cruise control adattivo con dispositivo di assistenza per il restringimento della corsia.
A questo punto il cliente può scegliere due pacchetti aseconda delle proprie esigenze: il pacchetto “City” (1.640 euro) è pensato per l’uso prettamente cittadino e consiste in una serie di sistemi che convergono in cinque funzioni: il sistema di assistenza agli incroci, che riconosce i potenziali pericoli derivanti dal traffico trasversale dinanzi alla vettura, il sistema Audi pre sense 360°, che rileva il pericolo di collisione, e l’assistente al traffico trasversale posteriore, che sorveglia la guida in retromarcia a bassa velocità, ad esempio uscendo da un parcheggio trasversale. Completa il pacchetto l’avvertimento all’uscita dalla vettura e al cambio di corsia.
Per chi si avventura fuori città, e saranno la maggioranza dei futuri clienti di questo modello, il pacchetto “Tour” (1.530 euro) eleva la sicurezza in un contesto prettamente autostradale portando in dote l’ assistenza nel controllo delle dinamiche longitudinali e trasversali nel traffico stop and go, sino all’arresto della vettura e sino a una velocità di 250 km/h, gestendo autonomamente le accelerazioni e le frenate. In altre parole, un toccasana nelle situazioni traffico congestionato che spesso si trovano avvicinandosi alle grandi città.
Grazie alla funzione efficiency assistant, per la regolazione della velocità il sistema di assistenza alla guida analizza anticipatamente i limiti di velocità, le curve, le rotatorie e, con la guida a destinazione attiva, anche le svolte. Oltre alle avvertenze predittive visualizzate mediante la strumentazione, l’efficiency assistant fornisce un feedback tattile tramite il pedale dell’acceleratore. Insieme alla tecnologia mild-hybrid, questi sistemi di assistenza contribuiscono all’adozione di uno stile di guida volto al contenimento dei consumi.
L’emergency assist è invece nuovo (si era già visto su Volkswagen Arteon) ed è in grado di riconoscere l’inattività del conducente e, ove necessario, lo avvisa con segnali visivi, acustici e tattili. Se il conducente non reagisce agli avvertimenti, il sistema subentra, attiva il lampeggio di emergenza e frena automaticamente A6 Avant sino all’arresto, mantenendola nella propria corsia di marcia. Contemporaneamente, avvia le misure di protezione di Audi pre sense (ad esempio il pretensionamento delle cinture di sicurezza e la chiusura dei finestrini) e attiva una chiamata di emergenza automatica.
La gestione di queste funzioni è resa possibile da un modulo high-end Audi, di cui la nuova A6 Avant è dotata di serie: si tratta della centralina dei sistemi di assistenza alla guida (zFAS) che realizza permanentemente un’immagine dell’ambiente circostante la vettura. A tal fine utilizza, a seconda dell’equipaggiamento, i dati di un massimo di cinque sensori radar, cinque telecamere, dodici sensori a ultrasuoni e uno scanner laser.
Prezzi e allestimenti
La nuova Audi A6 Avant segue di pochi mesi il debutto della berlina tre volumi, presentata al a salone di Ginevra 2018. Già disponibile sul mercato italiano in cinque allestimenti (sport, Design. Business, business sport e business design) i prezzi partono da 56.250 euro per la versione base. Listino completo e dotazioni di serie al nostro LINK dedicato.
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