L’elettrica cinese da 18.000 euro è già pronta, ma in Veneto già ridono per il nome

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24 giugno 2025, 10.39
xpeng mona m03 electric
XPeng alza l’asticella nel mercato delle elettriche low cost con un modello che promette di far parlare di sé non solo per il prezzo: si chiama MONA M03 Max e sarà venduta in Cina a partire da appena 17.000 euro. Un’auto con tecnologie di guida autonoma avanzate, design moderno e un obiettivo chiaro: conquistare la Gen Z. Ma c’è un dettaglio curioso che già fa sorridere il pubblico italiano, soprattutto in Veneto: il nome "MONA", che nel dialetto locale è ben lontano da un’accezione positiva.

Una sigla (seria) per un pubblico giovane

Battute a parte, MONA è in realtà l’acronimo di “Made Of New AI”, una sigla che sottolinea il DNA tecnologico del progetto. L’M03 è il primo modello della nuova gamma “MONA” e rappresenta un concentrato di innovazione accessibile. A convincere, prima di tutto, è il prezzo: 139.800 RMB, poco più di 17.000 euro per la versione Max, mentre la versione base parte da 119.800 RMB, sotto i 15.000 euro al cambio attuale.
XPeng punta apertamente a un pubblico under 35, fascia che già oggi rappresenta il 90% dei potenziali acquirenti del modello in Cina. E in effetti, l’equilibrio tra tecnologia avanzata e prezzo entry-level è la chiave del progetto.

Tecnologia da premium, prezzo da citycar

Nonostante il posizionamento economico, la XPeng MONA M03 Max è equipaggiata con un sistema di guida assistita basato su 27 sensori ad alta precisione e due chip NVIDIA Orin X, capaci di elaborare grandi quantità di dati in tempo reale. Questo pacchetto, chiamato AI Turing, rappresenta la declinazione più accessibile del sistema XNGP già visto sulle ammiraglie del marchio.
In sostanza, XPeng promette un livello di assistenza alla guida paragonabile a quello di auto ben più costose, portando su strada una vera e propria democratizzazione della tecnologia.

E in Europa? Tra dazi e... nomi imbarazzanti

Difficile immaginare un listino simile in Europa. La questione dazi e i maggiori costi logistici fanno lievitare i prezzi delle auto cinesi una volta sbarcate nel Vecchio Continente. Anche modelli “entry level” come la BYD Dolphin superano facilmente i 30.000 euro una volta importati.
Inoltre, resta da capire se XPeng manterrà il nome “MONA” per il mercato europeo. Un caso non dissimile da quanto accaduto con altri brand che, una volta sbarcati in Europa, hanno modificato denominazioni considerate “infelici”.
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