Il 4 luglio non è solo l’anniversario del primo lancio della 500 nel 1957. È anche la data scelta da
FIAT per segnare un nuovo inizio: oggi a Mirafiori si è tenuta la presentazione ufficiale della
nuova FIAT 500 Hybrid, un modello mild hybrid che segna il ritorno della produzione a Torino dopo mesi di cassa integrazione e silenzi.
Alla cerimonia erano presenti le principali autorità locali, dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo ai vertici di Stellantis. Tutti hanno parlato di "rinascita" per uno stabilimento che ha fatto la storia industriale italiana. E in effetti, dopo mesi di incertezza, l’annuncio è concreto: da novembre 2025 Mirafiori tornerà a produrre un modello FIAT. Si parte con 5.000 unità, con obiettivo regime entro il 2026.
Una 500 mild hybrid, basata sull’elettrica
Un compromesso intelligente
Tecnicamente, la nuova 500 Hybrid non è un modello totalmente inedito, ma una rilettura pragmatica e ingegnosa della FIAT 500e. Stessa piattaforma, stesso design, ma cuore diverso: sotto il cofano troviamo il motore 3 cilindri 1.0 Firefly mild hybrid da circa 80 cavalli (ipotizziamo che abbia qualche cavallo in più rispetto al tradizionale 70 CV presente su Panda e vecchia 500) con il cambio manuale a 6 rapporti, già utilizzato su altri modelli del gruppo Stellantis.
Si tratta quindi di un passaggio insolito: non è un’auto elettrica convertita in termica per nostalgia, ma per necessità. Il mercato EV rallenta, gli incentivi vanno e vengono, e le vendite della 500e non decollano. Così FIAT risponde con un’auto più accessibile, proposta a partire da 17.000 euro, e capace di soddisfare un pubblico ancora legato al motore a benzina.
Cosa cambia davvero
Pur non essendo una vettura totalmente nuova, la 500 Hybrid mantiene tutto lo stile iconico della citycar torinese: proporzioni compatte, linee vintage e una forte identità di marca. Il cambiamento è nel powertrain, più semplice e più economico, pronto per fare volumi.
Un segnale per l’industria, non solo per FIAT
Il ritorno della produzione a Mirafiori ha un valore simbolico e strategico. La fabbrica torinese è stata negli ultimi anni al centro di un lento svuotamento, trasformandosi più in un centro sperimentale che in un impianto attivo. L’arrivo della 500 Hybrid riaccende i motori — letteralmente — ma soprattutto dimostra che Torino ha ancora un ruolo nell’industria automobilistica europea.
Il marchio FIAT, la sigla 500 e il nome Mirafiori vogliono restare rilevanti e oggi per farlo serve una 500 a benzina.