Dodge Charger, torna il termico ma non è un V8. Il legame con le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio

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12 agosto 2025, 10.05
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La nuova Dodge Charger elettrica non ha convinto, e gli effetti della gestione Filosa per risollevare le vendite nel mercato nord americano non si sono fatti attendere. Mentre qui il pensiero va alle vacanze, ad Auburn Hills qualcosa bolle in pentola e gli effetti sono già noti: la nuova Dodge Charger accoglie finalmente il tanto atteso motore a benzina atteso a listino con la versione Sixpack.
Attesa per la fine del 2025 in configurazione coupé, la Charger Sixpack si affida al 3.0 litri sei cilindri biturbo Hurricane, proposto in due livelli di potenza e dotato di trazione integrale di serie, con la possibilità di trasferire la spinta solo alle ruote posteriori. Non è esclusa, in futuro, l’introduzione di una variante V8. Sulla stessa piattaforma nascerà anche la prossima generazione dell’Alfa Romeo Giulia, e qui si aprono scenari più interessanti per il pubblico di appassionati italiani.

Due potenze e line lock per i drag race

interni dodge charger sixpack
Il nuovo sei cilindri è disponibile in versione Standard Output da 420 CV e 635 Nm, oppure in High Output da 550 CV e 720 Nm, quest’ultima riservata all’allestimento Scat Pack. In questa configurazione, la Charger copre lo 0-100 km/h in 3,9 secondi. La meccanica comprende un cambio automatico a otto rapporti aggiornato, differenziale autobloccante posteriore, sistema Launch Control, funzione Line Lock per scaldare le gomme prima delle partenze in stile drag race, scarico attivo e la suite Performance Pages per monitorare in tempo reale i parametri di guida.
La Scat Pack offre inoltre freni Brembo a sei pistoncini e cerchi diamantati da 20 pollici, con gomme fino a 305 mm di larghezza. Rispetto alla Charger elettrica, cambia anche il frontale con l'eliminazione del canale R-Wing sul cofano e le sospensioni diventano multi-link all'anteriore e quattro bracci al posteriore, ovviamente indipendenti.
dodge charger sixpack 2026
A partire da 51.000 euro al cambio attuale, la Scat Pack con l'Hurricane 6 cilindri la Charger diventa una delle berline più economiche sul mercato rispetto alla potenza che offre. Non è da escludersi un ritorno al V8 HEMI: per stessa ammissione del CEO Dodge, la piattaforma STLA Large è in grado di ospitarlo.

Alfa Romeo sta alla finestra: la piattaforma per i nuovi modelli è la stessa

Alfa Romeo Stelvio brevetto
E qui nasce il legame con Alfa Romeo, che ha già pronte, seppur in ritardo sui piani iniziali, prima Stelvio poi Giulia sulla stessa piattaforma. Trattandosi di una piattaforma multi-energia, i ritardi annunciati hanno riguardato l'integrazione di un motore ibrido/range extender in un'auto che, sotto la gestione Tavares, era nata per essere solo elettrica. Più volte annunciata dall'ex CEO Imparato, ora a capo delle operazioni di Stellantis in Europa, come forte di 1.000 CV, la Quadrifoglio elettrica sembra già un lontano ricordo. Non è detto che non arrivi, anzi, ma seguendo l'esempio dall'altro lato dell'Oceano Atlantico sarebbe affiancata da versioni dotate dello stesso motore 3,0 litri con potenze paragonabili. Rimangono le normative sulle emissioni che cambiano tra America ed Europa, ma a oggi avrebbe senso affiancare una Giulia/Stelvio elettrica che compensi le emissioni di una Giulia/Stelvio Quadrifoglio termici.
Il resto della gamma dovrebbe includere varianti mild hybrid, ibride plug-in a benzina e persino modelli con range extender.
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