Il panorama della mobilità elettrica leggera in Italia si prepara a una svolta significativa. DESNER volta pagina e guarda al 2026 con la nascita di FIPA S.p.A., una nuova realtà industriale che punta a riportare nel nostro Paese le competenze e la produzione di veicoli urbani.
Non si tratta solo di un cambio di nome, ma di una vera e propria evoluzione: dopo anni di esperienza internazionale nello sviluppo di veicoli elettrici, l'obiettivo ora è quello di creare una piattaforma industriale tutta italiana per quadricicli e veicoli leggeri destinati al mercato europeo.
Dagli esordi internazionali alla produzione nazionale
Il percorso che ha portato alla nascita di FIPA ha radici profonde. Già nel 2021, osservando i mercati asiatici, era emersa la necessità di veicoli più piccoli e coerenti con le città europee. Se ITB Auto ha rappresentato la fase pionieristica dell'importazione, FIPA ne è l'evoluzione naturale: un progetto che vuole ridare senso al segmento A urbano producendo direttamente sul territorio.
Secondo Angelo Sun, founder di DESNER e socio di FIPA, la scelta di produrre in Italia non è ideologica ma strettamente industriale:
- Riduzione dei costi: La deglobalizzazione e l'aumento dei costi logistici rendono la produzione locale più competitiva.
- Trasparenza: Avere una base europea permette un rapporto diretto con il cliente, dal post-vendita alla gestione dei ricambi.
- Efficienza: Il focus sarà su mezzi leggeri (categorie L6 ed L7), gli unici realmente compatibili con lo spazio urbano moderno.
Il fattore Torino e l'ipotesi Grugliasco
Perché l'Italia? Per Angelo Sun la risposta è nell'ecosistema automotive unico di Torino, una culla di competenze e cultura industriale che non si può improvvisare. Proprio in quest'ottica si inserisce l'interesse per la riqualificazione dello stabilimento Lear di Grugliasco.
FIPA ha manifestato ufficialmente il proprio interesse per il sito, valutando un piano di reindustrializzazione che potrebbe dare una risposta concreta ai lavoratori coinvolti dalla crisi del polo. L'azienda sottolinea però la necessità di cautela e responsabilità:
- Il dialogo con il MIMIT e le organizzazioni sindacali è costante e costruttivo.
- L'obiettivo è costruire basi solide e realistiche, evitando annunci affrettati sulla pelle dei lavoratori.
- Il progetto FIPA resta comunque legato alla missione di riportare la produzione in Italia, a prescindere dalla singola soluzione logistica.
Una visione per il 2026
L'orizzonte industriale è fissato al 2026. FIPA nasce con una vocazione europea, puntando a diventare un "progetto pilota" di successo che dimostri come la collaborazione tra imprese e istituzioni possa far rinascere l'industria nazionale.
"I momenti migliori dell’industria italiana sono nati così, dall’unione delle forze. Credo che oggi ci sia l’occasione per farlo di nuovo".
- Angelo Sun, Founder Desner Auto e socio FIPA S.p.A.