Ferrari fa il pieno di profitti, ma ora rischia la stangata USA

Notizie
07 maggio 2025, 10.37
ferrari 12cilindri spider sta ext 22
Dopo un primo trimestre 2025 da record, Ferrari festeggia utili e vendite globali in forte crescita. Ma all’orizzonte si profila un rischio che potrebbe costringere il Cavallino Rampante a frenare: le nuove tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti minacciano uno dei mercati più importanti per la casa di Maranello. E la soluzione potrebbe essere un rincaro fino al 10% dei listini americani.

Profitti in crescita, anche con poche auto in più

Il trimestre gennaio-marzo 2025 ha regalato a Ferrari numeri invidiabili. Pur vendendo solo una trentina di vetture in più rispetto allo stesso periodo del 2024, il marchio italiano ha portato il proprio fatturato da 1,6 a quasi 1,8 miliardi di euro, con un utile netto salito del 17%, toccando quota 412 milioni di euro. Margini crescenti, performance solide e una clientela sempre disposta a investire nel lusso su quattro ruote.

Gli Stati Uniti: il tesoro (a rischio) di Ferrari

Ma non tutto è oro, nemmeno sotto il sole della California. Gli Stati Uniti rappresentano un terzo delle vendite annuali di Ferrari, con circa 3.400 vetture vendute nel 2024 e un incasso da 1,65 miliardi di euro. È un mercato strategico e ricchissimo, che ora rischia però di diventare problematico a causa delle sovrattasse sulle auto d'importazione introdotte dall’amministrazione Trump.

Prezzi in salita per “passare” la dogana

Per evitare un crollo dei margini, Ferrari ha già annunciato una possibile aumento dei prezzi fino al 10% su alcuni modelli destinati al mercato americano. Una mossa mirata a compensare i nuovi dazi, pur senza compromettere la redditività. Secondo gli analisti di RBC Capital Markets, la clientela Ferrari—altospendente e poco sensibile al prezzo—potrebbe assorbire senza troppi problemi l’aumento, così come le reti di concessionari.

Un equilibrio delicato

Eppure, anche con un ritocco al rialzo dei listini, Ferrari potrebbe non riuscire a compensare del tutto l’impatto dei nuovi dazi. Il rischio è una riduzione delle percentuali di margine o un potenziale rallentamento delle vendite negli USA. Una sfida comune a molti costruttori: persino Ford ha stimato una perdita di 1,5 miliardi di dollari nel 2025 a causa di questi nuovi balzelli.
loading

Le Più Lette

Loading