50° anniversario dell'Autodelta a Monza

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23 settembre 2013, 15.41
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Weekend da cardiopalma per gli appassionati dell'Alfa Romeo: prima la presentazione ufficiale della 4C a Balocco, poi i 50° anniversario dell'Autodelta a Monza. Per celebrare il mezzo secolo di vita di quello che per oltre vent'anni è stato il reparto corse del Biscione, non vi è modo migliore che riportare in pista, tutte assieme, le vetture che hanno corso, vinto e tenuta alta la bandiera dell'Alfa Romeo sui circuiti e le strade di tutto in mondo, in ogni categoria.
E proprio Sabato e Domenica scorsa a Monza erano presenti tutte le . Dalle leggendarie Tipo 33 – che hanno dominato due Campionati del Mondo – alle . Dalle . Dalle monoposto di Formula 3 e Formula Alfa Boxer alle Alfasud Trofeo. E l'elenco sarebbe ancora lungo, comprendendo vetture da Turismo, da Rally, Sport e GP, . Tutte accomunate dal marchio orgogliosamente portato sul cofano e dalla passione con cui oggi i proprietari le custodiscono e mantengono in efficienza a conferma di uno stile e di una eccellenza tutti italiani.Provenivano infatti da tutto il mondo le vetture che hanno fatto riecheggiare sull'asfalto della "loro" Monza le sinfonie dei propri motori. Fianco a fianco – ruota a ruota – con i famosi esemplari del Museo Storico Alfa Romeo.E con loro, in questo evento eccezionale, anche le splendide vetture della Scuderia del Portello e del Museo Collezione del noto pilota e appassionato Gianni Giudici.Per i partecipanti e gli appassionati è stato un grande evento per rivivere forti emozioni insieme agli uomini e ai piloti dell'Alfa in testa, di ieri e di oggi, per il pubblico un'occasione straordinaria per ammirare, vedere, sentire le Alfa Romeo da competizione che hanno scritto la storia dell'automobile. Tutte insieme e tutte nel loro habitat naturale: la pista.Non mancavano gli esemplari degli appassionati, dalle più vintage alle arzille , per passare alle fino alle contemporanee in versioni Quadrifoglio Verde.Passato e presente quindi, ma a Monza c'era anche il futuro di Alfa Romeo, dopo un lungo periodo di sofferenza e incertezza: è infatti arrivato a bordo di una () il direttore operativo di Alfa Romeo , segno che il gruppo è vicino agli appassionati del Biscione.
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Nata come società indipendente in collaborazione con l'Alfa Romeo, l'Autodelta diventerà in seguito un vero e proprio reparto corse per il Biscione ed accumulerà in poco più di dieci anni un immenso palmares in ogni categoria. Verranno curati lo sviluppo, la gestione sportiva, l'assistenza ai clienti e la progettazione di nuove vetture da competizione.1963. Dopo l'esperienza con l'ATS, , insieme ai fratelli Ludovico e Gianni Chizzola, decise di fondare una piccola società con sede a Feletto Umberto, nei pressi di Udine, al fine di collaborare con Alfa Romeo nella costruzione delle . Alfa Romeo era infatti intenzionata – per volontà di Giuseppe Luraghi – ad affidare all'esterno la costruzione e la gestione delle vetture da corsa, che sarebbero tornate in pista, dopo il ritiro della squadra ufficiale nel 1951, con il .Dopo aver utilizzato per poco tempo il nome "Delta-Auto", il 5 Marzo 1963 Chiti e Ludovico Chizzola registrarono la nuova società con il nome "Autodelta". Al termine dell'incarico per la costruzione della , la collaborazione continuò per la gestione sportiva e per la preparazione delle vetture da competizione, mentre si avvicinava l'epoca delle GTA. Carlo Chiti godeva infatti di grande considerazione e influenza nei confronti dei vertici Alfa Romeo per la sua creatività e genialità.L'attività dell'Autodelta/Udine diveniva sempre più intensa e le difficoltà logistiche iniziavano a pesare sull'efficienza del rapporto con Alfa Romeo. Quindi in alcuni – anonimi – capannoni , poco lontano da Arese. Chizzola decise invece di abbandonare l'impresa e continuò a gestire la concessionaria di famigliaa Udine.L'anno successivo, il 14 Gennaio 1966, di quello che, a tutti gli effetti, venne trasformato in un a.Dopo i successi con la gestione delle TZ, ed in seguito delle GTA, all'Autodelta venne affidato lo sviluppo anche della , che nel 1975 e 1977 vincerà il Campionato Mondiale Marche. L'Autodelta si occuperà, in seguito, della gestione di tutti i programmi sportivi del Biscione, dal . Saranno anni di successi, di speranze, di delusioni cocenti, ma comunque di grandi automobili, grandi sfide e veri campioni.Nel frattempo Autodelta era stata incaricata della costruzione di alcune versioni speciali, destinate ad una clientela di nicchia. Prima fra tutte la piccola serie di , battezzate .Nel 1984 i consueti problemi finanziari, politici e sindacali uniti alle pesanti delusioni della F1 e alle fasi di vendita dell'Alfa Romeo, impongono il . Carlo Chiti lascerà la società, due anni dopo l'Autodelta verrà sciolta e i capannoni di Settimo Milanese, come buona parte del personale, daranno vita alla nuova Alfa Corse.
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