Da una semplice influenza al passaggio in terapia intensiva e, notizia delle ultime ore, l’amaro sviluppo verso condizioni definite dallo staff medico dell’ospedale di Vienna, dove è ora ricoverato, molto critiche. Già nei giorni scorsi non era passata inosservata la mancanza di Niki Lauda agli ultimi due gran premi, accanto a quel Toto Wolff ai box Mercedes, dove il suo ruolo è quello di presidente non operativo del team (non indossa mai la divisa della squadra).
Le sue condizioni sembrano essere precipitate dopo il ricovero per una brutta influenza mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Ibiza. Ieri il progressivo peggioramento del quadro clinico di Niki Lauda tanto da costringere l’equipe di chirurghi a procedere con il trapianto di polmoni, dopo il quale le condizioni del tre volte campione del mondo vengono definite molto gravi dalla stampa austriaca sempre molto ben informata, soprattutto quando si parla del campione che ha regalato più soddisfazioni alla nazione posta a ridosso delle Alpi.
L’ospedale di Vienna ha rilasciato un comunicato nelle scorse ore dove vengono confermate le condizioni critiche dell’ex pilota seguito da un comunicato in cui i medici si dicono molto soddisfatti dell’operazione dove tutto è filato liscio. La famiglia non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni in questo momento difficile.
Lauda, 69 anni compiuti lo scorso 22 febbraio, non è nuovo a operazioni chirurgiche piuttosto invasive. Venne sottoposto più di dieci anni fa al trapianto dei reni. Il campione austriaco, però, superò la più grande delle battaglie, il 1 agosto di 42 anni fa: come dimenticare il terribile rogo al Nurburgring che rischiò di interrompere sul più bello la carriera di un pilota che, in un certo senso, fu il primo a inaugurare una nuova era dopo i piloti, uno su tutti James Hunt, suo rivale, tutto genio e sregolatezza.
Auguri di pronta guarigione all’ex campione del mondo con la Ferrari nel 1975 e 1977.