La F1 ha toccato l’asfalto dell’Autodromo del Mugello in poche occasioni, almeno negli ultimi anni. L’ultima volta, Finali Mondiali Ferrari a parte, fu con la Red Bull, nel 2016, per provare le gomme più larghe introdotte poi l’anno successivo.
Nel 2012, invece, prima della stagione europea, tutti i team sbarcarono tra le valli toscane per una sessione di test ufficiale e, memore di quell’esperienza, Mark Webber ha detto la sua in vista di un possibile debutto della pista, di proprietà Ferrari, nel circus iridato, come possibile seconda tappa dopo Monza, già confermata per il prossimo 6 settembre.
Resta ancora un dubbio, infatti, sulla fattibilità di nuove date dopo il Gran Premio d’Italia, ma conferme dovrebbero arrivare a breve. Dopo la petizione e relativa raccolta firme per portare la F1 a Imola nel weekend successivo a Monza, crescono le quotazioni del Mugello e durante un’intervista Mark Webber è tornato con la memoria a quel test, datato 2012, che gli lasciò un ricordo indelebile nella sua carriera di pilota.
Proprio l’australiano ha dichiarato, riprendendo il titolo: “Meglio 10 giri al Mugello sull’asciutto che 100 ad Abu Dhabi”…eloquente non trovate? Continua l’ex Minardi, Jaguar e Williams: “Quello che so è che probabilmente ci saranno 40 gradi di temperatura e nessuna testa di un pilota resisterà su quella pista. Se corrono nel Mugello gli si spaccherà il collo con le macchine che hanno”.
Con il dovuto allenamento, specie dopo 6 tappe già affrontate, tra cui l’altrettanto probante Spa Francorchamps, siamo sicuri che nessuno dei 20 piloti attualmente impegnato al vertice dell’automobilismo si farà trovare impreparato…