Barrichello: “Accanto a Schumacher in Ferrari servivano forza mentale e capacità di resistere alla pressione”

Motorsport
11 settembre 2025, 11.55
schumacher barrichello
Pochi giorni dopo il Gran Premio di Monza, Rubens Barrichello torna sotto i riflettori con un racconto che unisce il passato in Formula 1 e i nuovi progetti professionali. Il brasiliano, che con 326 Gran Premi all’attivo è tra i piloti più presenti nella storia del Circus, ha ripercorso i momenti più intensi della sua carriera ai microfoni di Casinos.com e il presente lontano dalle monoposto ma vicino alle sfide del business digitale.

L’era Ferrari e la sfida Schumacher

Barrichello è stato protagonista di una delle stagioni più vincenti della Scuderia di Maranello, contribuendo ai quattro titoli costruttori conquistati tra il 2000 e il 2003. Al suo fianco, Michael Schumacher, compagno ingombrante e allo stesso tempo catalizzatore di un ciclo irripetibile.
“Indossare la tuta Ferrari è stato un privilegio immenso, ma anche una responsabilità unica. Con Michael al mio fianco e un team abituato a vincere, la pressione era enorme. Per affrontarla servivano concentrazione assoluta, forza mentale e una grande resilienza”, ha spiegato l’ex pilota paulista.

Dal Brasile all’Europa: il salto decisivo

Il cammino verso la Formula 1 non è stato semplice. Barrichello ricorda ancora oggi la scelta che ha cambiato la sua vita: “Lasciare San Paolo per trasferirmi in Inghilterra è stato un azzardo, ma era l’unica strada per rincorrere il mio sogno. Col tempo ho capito che quella decisione, difficile e coraggiosa, è stata la migliore che potessi prendere”.

Oggi tra corse e innovazione digitale

A 53 anni, Barrichello continua a correre nella Stock Car Pro Series, mantenendo vivo il legame con le competizioni. Parallelamente, ha intrapreso un percorso manageriale come Non-Executive Director per l’America Latina di Softswiss, azienda che sviluppa soluzioni per l’iGaming e le scommesse online.
“Mi ha colpito l’approccio visionario dell’azienda: non si tratta di sedersi in un consiglio di amministrazione, ma di far parte di una squadra che guarda avanti come un team da corsa pronto a vincere”, ha raccontato il brasiliano.

Un percorso di adattamento continuo

Dal ruolo di seconda guida in Ferrari alla capacità di reinventarsi dopo l’addio alla Formula 1, Barrichello ha costruito la sua carriera sul concetto di adattamento. La resilienza che lo ha aiutato a gestire le pressioni del Cavallino oggi lo accompagna nel mondo del digitale, dimostrando che la grinta di un pilota può trovare nuove piste anche fuori dai circuiti.
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