Gerno di Lesmo (MB) – La nuova
Yamaha R7 2026 segna un punto di svolta per la famiglia R-Series, ridefinendo il concetto stesso di
Supersport di media cilindrata. A oltre trent’anni dal debutto della prima R1, Yamaha continua a spingere i confini di ciò che una sportiva stradale può essere, portando su strada tecnologie nate in pista e soluzioni elettroniche che fino a ieri erano riservate ai modelli top di gamma.
La R7, introdotta nel 2021 per avvicinare una nuova generazione di motociclisti al mondo R-Series, si evolve profondamente, diventando una sportiva matura, precisa e capace di ispirare fiducia anche ai piloti più esperti. Un’evoluzione che non si limita all’estetica, ma che coinvolge ogni componente: dal telaio al motore, dall’ergonomia all’elettronica.
Un salto tecnologico ispirato alla R1
Il passo in avanti più evidente è rappresentato dall’introduzione dell’IMU a 6 assi, derivata direttamente dalla R1. Questa sofisticata piattaforma di sensori misura accelerazioni e movimenti della moto in tempo reale, consentendo alla centralina di gestire una vasta gamma di sistemi elettronici di supporto.
Controllo di trazione sensibile all’inclinazione, gestione dello slittamento laterale, controllo dell’impennata, frenata assistita e modalità di erogazione della potenza: tutto lavora in sinergia per offrire al pilota la massima stabilità e precisione, sia su strada che tra i cordoli. L’introduzione dell’acceleratore elettronico Yamaha Chip Controlled Throttle (Y-CCT), abbinato al collaudato motore bicilindrico CP2 da 689 cc, garantisce una risposta più lineare, una coppia fluida e una gestione del gas estremamente naturale.
A completare il pacchetto elettronico, debutta anche il Yamaha Ride Control (YRC) con tre modalità preimpostate – Sport, Street e Rain – e due configurazioni personalizzabili, gestibili tramite l’app MyRide. È la democratizzazione della tecnologia: il pilota può scegliere tra una moto docile e accessibile o una sportiva pura, cucita sul proprio stile di guida.
Telaio più rigido, guida più istintiva
Sotto la carena, la R7 2026 adotta un telaio interamente ricalibrato. Yamaha ha lavorato su ogni dettaglio: spessori dei tubi, punti di rinforzo e geometrie. Il risultato è una rigidità migliorata in ogni direzione – torsionale, longitudinale e laterale – a parità di peso. Il nuovo forcellone, la piastra di sterzo alleggerita e la forcella a steli rovesciati da 41 mm, più leggera di 350 grammi, contribuiscono a una maneggevolezza superiore e a un feedback più diretto con l’asfalto.
Anche la ciclistica beneficia di cerchi SpinForged di nuova generazione, che riducono le masse non sospese e migliorano la risposta in curva. Il tutto è completato da pneumatici Bridgestone Battlax Hypersport S23, scelti per offrire un equilibrio ottimale tra grip, agilità e durata.
La posizione di guida rivista, con manubrio riposizionato e serbatoio ridisegnato, migliora la libertà di movimento e riduce la fatica nei lunghi tratti, mentre la sella ribassata a 830 mm aumenta l’accessibilità. È una sportiva più “umana”, capace di adattarsi a diversi stili e corporature senza rinunciare alla sua anima da pista.
Cambio e feeling da gara
Il nuovo quickshifter bidirezionale di terza generazione rappresenta un altro passo avanti importante. Consente cambi marcia e scalate senza frizione, con due modalità di funzionamento pensate per adattarsi a differenti stili di guida. Il miglioramento degli ingranaggi e la revisione dell’angolo di attacco hanno reso il cambio più fluido, regolare e preciso.
Sistemi come il Brake Control, l’Engine Brake Management e il Back Slip Regulator completano un pacchetto dinamico che avvicina l’esperienza della R7 a quella delle moto da competizione. E per le partenze da gara, non manca il Launch Control System, mentre chi desidera la massima libertà in pista può disattivare l’ABS posteriore per un controllo ancora più diretto in frenata.
Ergonomia digitale e connessione totale
La nuova R7 adotta un display TFT a colori da 5 pollici, chiaro e configurabile, con quattro temi grafici e una modalità “Track” che mostra solo i dati essenziali. L’interfaccia rinnovata e i nuovi comandi al manubrio semplificano la gestione delle funzioni, incluse le modalità di guida, la connettività e la navigazione.
Grazie alla Communication Control Unit (CCU), la moto si collega allo smartphone per ricevere notifiche, telefonate, messaggi e dati meteo, oltre a integrare la navigazione Garmin StreetCross. L’app MyRide permette anche di creare e caricare fino a 40 settaggi di guida personalizzati.
Ma la vera novità per gli appassionati è l’app Y-TRAC Rev, introdotta con la R9 e ora disponibile anche per la R7: un sistema di telemetria che consente di registrare tempi sul giro, angolo di piega, velocità e regime motore, trasformando ogni uscita in un test professionale. Persino i messaggi del box possono apparire sul cruscotto tramite la “Virtual Pit Board”, come in MotoGP.
Design e aerodinamica da R-Series di nuova generazione
L’evoluzione estetica segue quella tecnica. La R7 2026 eredita i tratti distintivi della YZR-M1, la MotoGP ufficiale di Yamaha, con un frontale più snello e aerodinamico, caratterizzato dal tipico condotto a “M” e dal singolo faro centrale. Gli indicatori di direzione integrati negli specchietti e il nuovo spoiler inferiore ottimizzano i flussi d’aria e migliorano il raffreddamento del radiatore, riducendo al contempo l’area frontale e il peso complessivo.
70 anni di Yamaha, una celebrazione in rosso e bianco
Il 2025 segna il 70° anniversario di Yamaha Motor Company, e la R7 omaggia la storia del marchio con una livrea celebrativa ispirata alla leggendaria R7 del 1999: bianco e rosso, colori simbolo delle Supersport giapponesi degli anni ’90. Accanto a questa versione, restano in gamma le colorazioni Icon Performance e Midnight Black, disponibili da aprile 2026.
Per completare il look, Yamaha propone la linea di abbigliamento Paddock Blue, ispirata ai team ufficiali, e una collezione dedicata al 70° anniversario, insieme a una futura gamma di accessori GYTR per chi desidera portare la R7 ai limiti del mondo racing.