Trent’anni di ABS moto: Bosch trasforma la sicurezza in tecnologia predittiva a EICMA 2025

Motoappassionati
04 novembre 2025, 10.57
abs
Dalla Kawasaki GPZ1100 del 1995 ai moderni sistemi intelligenti connessi in cloud: Bosch celebra trent’anni di innovazione nella sicurezza motociclistica con una chiara ambizione per il futuro.
L’azienda tedesca, pioniera dell’ABS per moto, presenta a EICMA 2025 un portafoglio tecnologico che unisce sicurezza attiva, gestione energetica e connettività, segnando il passaggio da un approccio reattivo a uno predittivo nella protezione dei motociclisti.

Dall’ABS al Motorcycle Stability Control: tre decenni di evoluzione

L’avventura di Bosch nel mondo delle due ruote nasce nel 1986, quando l’azienda adatta la tecnologia ABS dalle automobili alle moto. Il traguardo arriva nel 1995 con la prima applicazione di serie sulla Kawasaki GPZ1100 ABS, oggi esposta in fiera come simbolo di un’epoca che ha cambiato per sempre la sicurezza su due ruote.
Da allora, Bosch ha costruito una leadership solida, introducendo sistemi sempre più sofisticati:
  • nel 2009 il sistema ABS 9,
  • nel 2013 il rivoluzionario Motorcycle Stability Control (MSC),
  • e nel 2018 la versione ABS 10 enhanced, progettata per le moto ad alte prestazioni.
Il passo decisivo è stato l’MSC, in grado di analizzare fino a 100 volte al secondo i parametri di guida, gestendo frenata e accelerazione anche in piega. Una tecnologia che, secondo le ricerche Bosch Accident Research, potrebbe prevenire o attenuare il 30% degli incidenti motociclistici se adottata su tutte le moto.

Sicurezza globale: l’ABS diventa standard universale

L’ABS, da innovazione pionieristica, è diventato uno standard globale.
Dopo l’obbligo europeo del 2016 per le moto oltre 125 cc e l’estensione all’India nel 2018, Singapore sarà il primo Paese al mondo a richiederlo su tutte le moto, anche sotto tale soglia, a partire dal 1° aprile 2027.
Un segnale chiaro: la sicurezza non è più un optional tecnologico, ma un requisito universale per la mobilità del futuro.

Dalla sicurezza meccanica a quella digitale: il futuro secondo Bosch

Bosch, tuttavia, guarda oltre l’ABS. A EICMA 2025 presenta un ecosistema tecnologico integrato, dove la sicurezza incontra la gestione intelligente dell’energia e la connettività avanzata.
Protagonista assoluto è il Digital Battery Passport, sviluppato per rispettare la nuova normativa europea che dal febbraio 2027 imporrà un passaporto digitale per ogni batteria.
Il sistema garantisce trasparenza totale sullo stato delle batterie, archiviando dati dinamici e statici nel cloud Bosch e semplificando la conformità per produttori e officine.
A completare la suite arriva Battery in the Cloud, che crea un gemello digitale della batteria capace di monitorarne lo stato in tempo reale grazie all’intelligenza artificiale.
Questo approccio consente di prevedere degrado e anomalie, riducendo guasti e prolungando la vita utile fino all’8%, con un certificato digitale a prova di manomissione che facilita la rivendita dei veicoli elettrici.

Connettività e controllo: la moto diventa un dispositivo intelligente

Bosch amplia anche la dimensione dell’esperienza di guida connessa con il Connectivity Cluster 4.2” Round, un nuovo display digitale che integra navigazione, telefonia e musica direttamente nel cruscotto.
Un’evoluzione pensata per eliminare la frammentazione dei dispositivi esterni e rendere la guida più sicura e intuitiva, mantenendo il focus sulla strada.

Motori intelligenti e mobilità elettrificata

Sul fronte propulsione, Bosch presenta nuove unità di controllo motore da 2 e 3 kW, progettate per l’elettrificazione dei segmenti compatti.
Queste unità combinano inverter, gestione motore e controllo veicolo in un singolo componente, introducendo funzioni avanzate come trazione elettrica controllata, rigenerazione automatica in frenata e modalità one-throttle ride, che aumenta l’autonomia fino all’8%.
Robuste, impermeabili e resistenti alle vibrazioni (standard IP67), le nuove centraline sono destinate ai mercati emergenti come India e Sud-est asiatico, ma anticipano soluzioni che presto potrebbero arrivare anche nei modelli europei di piccola cilindrata.

Bosch guida la sicurezza, ma l’adozione globale resta lenta

Trent’anni dopo il primo ABS per moto, Bosch continua a dettare la rotta tecnologica. Tuttavia, l’adozione globale di questi sistemi non procede con la stessa velocità dell’innovazione.
Nei mercati emergenti, dove circola oltre il 60% delle moto mondiali, l’assenza di obblighi normativi frena la diffusione delle tecnologie più evolute, limitando l’impatto reale sulla sicurezza stradale.
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