Transizione ecologica più graduale per i motoveicoli: rinviati di un anno i divieti in Area B. Via libera anche al Move-In dal 2026
Con una Nota Ufficiale diffusa il 31 luglio, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha annunciato il posticipo di un anno dell’entrata in vigore delle nuove limitazioni in Area B per alcune categorie di motoveicoli. Il provvedimento, inizialmente previsto per ottobre 2025, slitta ora a ottobre 2026.
I veicoli interessati dal rinvio
Le categorie per cui il divieto di accesso in Area B è stato differito sono:
- Motoveicoli a due tempi Euro 2 e Euro 3
- Motoveicoli diesel Euro 2 e Euro 3
- Motoveicoli a benzina quattro tempi Euro 0, 1 e 2
Il Comune ha inoltre annunciato che a partire da ottobre 2026 sarà attivabile anche per queste classi di veicoli il sistema Move-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), che consente una mobilità contingentata in base al chilometraggio annuale.
Le motivazioni del Comune
Il Sindaco ha spiegato che la scelta nasce dalla necessità di “accompagnare la transizione ecologica con maggiore gradualità”, evitando impatti sociali eccessivi sulle fasce di popolazione più esposte. L’obiettivo ambientale rimane invariato, ma il percorso per raggiungerlo sarà più progressivo.
Il commento di AICMOTO
Soddisfazione da parte dell’Associazione Italiana Costruttori Motocicli (AICMOTO). Il Presidente Attilio Pogliani ha dichiarato:
“Accogliamo con favore questa apertura del Comune di Milano. Si tratta di un primo segnale di ascolto verso le esigenze di migliaia di cittadini e operatori del settore, per i quali le due ruote rappresentano non solo un mezzo di mobilità quotidiana, ma anche un asset economico rilevante.
Come AICMOTO, continueremo a vigilare e a lavorare affinché le future decisioni siano orientate all’equilibrio tra sostenibilità ambientale, equità sociale e tutela dell’intero comparto motociclistico.”
Verso una nuova fase di confronto
Il rinvio rappresenta un segnale importante nel dialogo tra amministrazioni locali e stakeholder del mondo moto, soprattutto in vista delle future fasi della ZTL ambientale milanese. Resta aperto il confronto sulla compatibilità tra politiche ambientali urbane e la specificità della mobilità su due ruote, ancora oggi punto di equilibrio tra efficienza, spazio e consumi.