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Morto Paolo Pininfarina, nipote del fondatore Battista: aveva 65 anni

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Dopo una lunga malattia, nella giornata di oggi è morto Paolo Pininfarina all’età di 65 anni. L’imprenditore torinese era il presidente dell’azienda che porta il suo cognome, la celeberrima Pininfarina, un ruolo ereditato, purtroppo, alla morte del fratello Andrea, mancato improvvisamente nel 2008 a Torino a causa di un tragico incidente in moto.

Padre di cinque figli, Paolo Pininfarina era figlio di Sergio Pininfarina, Senatore a vita e erede della dinastia Pininfarina, iniziata dal nonno Battista Farina, detto “Pinin”, un soprannome dato dalla sua somiglianza con il padre Giuseppe (in piemontese, Pinin significa “Giuseppino” che divenne il marchio dell’azienda di design automobilistico (e non solo) fondata nel 1930 e firma dietro centinaia di automobili indimenticabili.

Laureatosi al Politecnico di Torino nel 1982 in Ingegneria Meccanica, Paolo Pininfarina dopo alcuni stage negli Stati Uniti, come ad esempio in Cadillac, e in Giappone presso la Honda, si è occupato di diverse branche dell’azienda di famiglia, assumendo nel 1987 la direzione della Pininfarina Extra, la società del Gruppo Pininfarina che si occupa di disegno industriale, arredamento e architettura. In seguito alla morte del fratello Andrea, il 12 agosto 2008 è diventato Presidente della Pininfarina S.p.A., gestendone gli ultimi anni, compresa la cessione del pacchetto di maggioranza al Gruppo indiano Mahindra.

Le parole della sua azienda: “Continueremo ad impegnarci per il futuro della Pininfarina”

Paolo Pininfarina è mancato dopo una lunga malattia nella giornata di oggi, circondato dall’affetto della moglie Ilaria e dei cinque figli Giulia, Greta, Giovanni, Iole e Tullio e della madre di Pininfraina, Giorgia Gianolio. A ricordare Paolo Pininfarina nel giorno della sua scomparsa è la stessa azienda che porta il suo nome, con un comunicato ufficiale.

“ll consiglio d’amministrazione e l’azienda”, si legge nella nota, “si raccolgono intorno alla famiglia nel ricordo della figura professionale e umana di Paolo Pininfarina, che per tanti anni ha profuso impegno, entusiasmo ed energia nell’azienda fondata da suo nonno Battista nel 1930, presiedendola dal 2008 ad oggi. Grazie alla dedizione di Paolo Pininfarina, l’azienda ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l’ha portata, nel tempo, a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall’automotive.”

“A nome del C.d.A., del collegio sindacale e di tutti i dipendenti Pininfarina, esprimo profondo dolore e cordoglio per la perdita del nostro caro Presidente.”, dichiara l’Amministratore Delegato di Pininfarina, Silvio Angori. “Siamo tutti estremamente riconoscenti all’ingegner Pininfarina per il suo straordinario contributo all’azienda e per essersi sempre speso con passione, in prima persona, per tutelare la nostra storia e la nostra identità aziendale sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali. Gli sono personalmente grato per avermi confermato alla guida dell’Azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, ad impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina».

La Sergio e la Battista, le due auto “del cuore” di Paolo Pininfarina

Tra le tante auto disegnate dalla firma torinese durante la presidenza di Paolo Pininfarina, sono due le vetture che lo stesso Presidente ha avuto più orgoglio a presentare, la Ferrari Sergio e la Pininfarina Battista. La prima è una sportiva in serie ultra-limitata a sette esemplari presentata nel 2013, realizzata sulla base della berlinetta 458 Italia (infatti il suo nome ufficiale è Ferrari 458 Pininfarina Sergio), dotata di una carrozzeria completamente aperta e di uno stile aggressivo ed estremo, nata per omaggiare il padre di Paolo Pininfarina, Sergio, mancato un anno prima della sua presentazione, nel 2012.

La Battista, invece, è la prima automobile che ha segnato il ritorno di Pininfarina come costruttore di automobili. Realizzata in collaborazione con Rimac, la Battista è una vera Hypercar elettrica, dotata di oltre 1.900 CV e di prestazioni incredibili. Rispetto alla “cugina” Rimac Nevera, però, lo stile è molto più elegante, pulito e senza tempo, in puro stile Pininfarina. L’ispirazione della Battista è quanto meno ovvia: è dedicata, infatti, al nonno di Paolo Pininfarina, Battista “Pinin” Farina, il fondatore della loro azienda. Fu proprio Paolo Pininfarina a presentarla al Salone di Ginevra 2019, segnando la rinascita della sua azienda.

Redazione Autoappassionati.it

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