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Morto Maurizio Costanzo: quell’attentato fallito sulla Mercedes

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È morto poco fa a 84 anni Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore TV, autore e tanto altro, una figura storica del mondo televisivo per molte generazioni.

Lo ha comunicato il suo ufficio stampa, senza precisare la causa della morte. Maurizio Costanzo è morto a 84 anni, lasciando la moglie Maria De Filippi e i figli Camilla, Saverio e Gabriele. Nato a Roma il 28 agosto 1938, Maurizio Costanzo ha messo la firma su moltissimi programmi radiofonici prima e televisivi poi, oltre decine di commedie teatrali.

Maurizio Costanzo diventa un personaggio nazional popolare nel 1976, grazie al talk show Bontà loro sulla Rai. Dal 1982 su Mediaset inizia a condurre l’ancora più noto Maurizio Costanzo Show. Proprio a seguito della registrazione di una puntata del famoso programma, quasi 30 anni fa (14 maggio 1993), il presentatore insieme a Maria De Filippi stava tornando a casa a bordo della Mercedes Classe S 280 SE (W126) guidata da Stefano Degni, quando una Fiat Uno imbottita di 100 kg di esplosivo ad alto potenziale, parcheggiata in via Fauro, esplose in maniera fragorosa, causando ingenti danni ai palazzi circostanti e provocando il muro di una scuola delle vicinanze. 24 i feriti e nessun morto, ma ben 60 auto danneggiate.

Per sua fortuna Costanzo si salvò, rimanendo illeso, e facendo passare alla storia l’accadimento come il l’attentato fallito a Maurizio Costanzo. Nonostante la Mercedes su cui viaggiava non fosse blindata, Costanzo e la De Filippi si salvarono grazie ad un ritardo nell’esplosione, causato dal malfunzionamento del telecomando, che attivò l’esplosivo qualche attimo dopo.

La motivazione dell’attentato deriva dall’aperto schieramento contro la mafia da parte di Costanzo, che elogiò più volte l’operato di Borsellino e Falcone, di cui era amico personale. Anche l’inchiesta “Mani Pulite” fu oggetto di particolari attenzioni da parte di Costanzo e memorabile fu il gesto del giornalista italiano, che durante una maratona congiunta Rai/Fininvest, a seguito dell’omicidio di Libero Grassi, bruciò in diretta televisiva una maglietta con su scritto “Mafia Made in Italy”. Questo gesto lo rese uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa Nostra, come confermarono diversi pentiti negli anni successivi.

Mancherà a tutti la sua presenza sugli schermi televisivi di tutta Italia. La morte di Maurizio Costanzo lascia un vuoto anche nel mondo del giornalismo, che perde un rappresentante serio e iconico come pochi nel nostro Paese.

Redazione Autoappassionati.it

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