Il dato di novembre 2014 diffuso da Acea proietta il mercato europeo dell’auto nel 15° risultato positivo con 953.886 auto immatricolate facendo segnare un +1,4% rispetto allo stesso periodo 2013.
Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “Il dato di novembre è un chiaro segnale che la ripresa è troppo debole perché mancano azioni e politiche economiche volte a risollevare un settore chiave che solo in Italia impiega 1.200.000 occupati ed esprime il 12% del PIL contribuendo alle entrate fiscali dello stato per il 16%”.
Per Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi auto commercializzati in Italia, infatti, dopo il timido risultato di novembre (+4,95%) il 2014 chiuderà a circa 1.350.000 unità, un numero insufficiente per sostenere la filiera che riporta l’Italia ai livelli di mercato degli anni ’70. “Serve un cambio di rotta della nostra Ue – conclude Pavan Bernacchi – un segnale di rottura con le politiche austere che oggi penalizzano tutti, anche i Paesi chiave dell’economia europea. È necessaria una trasformazione, orientata alla crescita, che vogliamo riscontrare già oggi con il piano che il presidente Juncker presenterà questo pomeriggio al Parlamento europeo”.