Che anno è stato per il mercato auto 2018 ? UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha diffuso i dati relativi all’anno appena concluso, il quale ha segnato una flessione negativa del 3,1 %, rispetto al 2017, con 1.910.025 unità complessivamente immatricolate contro le precedenti 1.971.345 unità.
L’anno è stato indiscutibilmente influenzato da un secondo semestre particolarmente altalenante: l’anticipo degli acquisti su agosto, in vista dell’entrata in vigore dal 1° settembre delle nuove norme di omologazione dei veicoli (WLTP) ed i riflessi sulle vendite di settembre (-25,2%), ottobre (-7,2%), e novembre (-6,3%) che hanno registrato risultati peggiori delle attese, influenzati dalla non completa disponibilità di prodotti rispondenti alle nuove norme da parte di alcuni Costruttori.
Il mese di dicembre, invece, è stato quello della temuta Ecotassa, caratterizzata dalle dichiarazioni legate all’introduzione del “malus” nel 2019 ma, dall’altro canto, supportato dalla piena disponibilità dei prodotti di nuova omologazione, riuscendo così a chiudere con un incremento del 2% e 124.078 autovetture immatricolate rispetto alle 121.689 dello stesso mese del 2017.
Il mercato auto 2018 si è chiuso con risultati positivi per FCA, (qui la nostra analisi), con Fiat Panda al vertice delle vendite (124.266 immatricolazioni). Sul podio con la compatta più amata dagli italiani, che sembrano non interessarsi agli anni che ormai pesano sul modello, troviamo Renault Clio (51.628) capace di rimanere al vertice al sesto anno del modello, e Fiat 500X (49.931).
Dal quarto al decimo posto, troviamo nell’ordine: Lancia Ypsilon (48.555), Jeep Renegade (41.960), Citroen C3 (41.678), Volkswagen Polo (41.086), Fiat Tipo (40.337), Fiat 500 (39.885) e Ford Fiesta (39.681).
Ciò emerge chiaramente dall’andamento delle vendite per motorizzazione dove il Diesel nel mese di dicembre mostra una perdita del 19% dei volumi – in particolare nell’area degli acquisti dei privati e delle società – scendendo di 11 punti percentuali di quota e fermandosi al 46,4% del totale. Nell’intero 2018 la flessione delle vendite delle motorizzazioni a gasolio è pari al 12,3%, con una rappresentatività sul mercato del 51,5% (-5 punti percentuali rispetto al 2017).
Ne beneficiano le motorizzazioni a benzina che segna in dicembre un forte incremento del 40,4%, grazie proprio ai privati e al noleggio, recuperando quasi 12 punti di quota sul totale e portandosi al 41,5%. Nel totale anno la quota si attesta sul 35,3% grazie ad un incremento delle vendite del 7,9%. In leggero calo il Gpl sia nel mese sia nel cumulato 2018, dove chiude stabile al 6,5% di quota. In dicembre il metano perde la metà delle immatricolazioni, scendendo appena ad un 1,1% di rappresentatività, mentre si mantiene in crescita del 14,3% nel totale anno, all’1,9% di quota sul totale.
In crescita le vetture ibride del 13,6% in dicembre e del 30% nel totale 2018, archiviando in entrambi i periodi una quota del 4,5%. Ottima crescita per le vetture elettriche, grazie agli acquisti di tutti i canali di vendita (in particolare del noleggio), che nel mese e nel totale anno si attestano sullo 0,3% di quota, superando la soglia delle 5.000 vetture complessivamente immatricolate (5.010).
“Il 2019 sarà un anno che, eccezion fatta per fattori che ad oggi non vediamo dovrebbe attestarsi su un volume di auto vendute più basso del 2018, sia per la tassazione aggiuntiva che provocherà un forte ammanco di IVA nelle entrate dello Stato, come più volte abbiamo rappresentato al Governo, sia per una tendenza al rallentamento che già si era fatta vedere negli ultimi mesi del 2018, non solo nelle immatricolazioni ma anche nelle acquisizioni di nuovi contratti. “Non ultima la confusione generata dai blocchi del traffico sui diesel e le dichiarazioni di alcune amministrazioni locali di importanti città italiane non aiuteranno il consumatore a prendere decisioni serene di acquisto, complicando ulteriormente la risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini”.
Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE
La Legge di Bilancio, infatti, prevede a partire dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021, l’applicazione di un “malus” per gli acquirenti di nuove autovetture con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km, che parte da 1.100 euro fino ad arrivare a 2.500.
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