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Mazda2 Hybrid 2024: la prova della compatta stilosa che fa 33 chilometri con un litro di benzina

Tempo di lettura: 6 minuti

Segmento B, segmento B-SUV. Sono loro le protagoniste del mercato e non bisogna stupirsi se Mazda continua a credere nella partnership con Toyota che ha permesso alla Casa di Hiroshima di arrivare sul mercato con una copia, perchè di questo si tratta, della fortunatissima Yaris. Presentata nel 2021, oggi si aggiorna specialmente dal punto di vista estetico diventando molto più “Mazda”, molto più personale rispetto all’ingombrante parentela. Proposte a prezzi simili, infatti, poteva diventare difficile per un cliente scegliere la stessa macchina con badge diversi. Con questo aggiornamento, invece, si affina l’anteriore, il lato B diventa molto più riconoscibile e i due allestimenti top di gamma Homura e Homura Plus guadagnano una dotazione di serie da fare invidia al segmento premium.

Cuore di tutto ciò rimane, pur sempre, l’affidabile e poco assetato motore 1.5 full hybrid che vede l’unione tra il termico a ciclo Atkinson a tre cilindri da 92 CV e l’elettrico da 80 CV, per una potenza di sistema di 116 CV. Un’utilitaria di segmento B, dimensioni giuste per la città con un discreto bagagliaio capace di ospitare due trolley e, qui viene il bello, consumi che lasciano il segno.

Vediamo come si è comportata la nuova Mazda2 Hybrid 2024 in questo primo contatto sotto il sole di Barcellona.

Dimensioni e interni Mazda2 Hybrid 2024: compatta da città, dentro grande evoluzione tecnologica

Partiamo dal fatto che le dimensioni della Mazda2 Hybrid 2024 non cambiano, con 3,94 metri di lunghezza, 1,74 metri di larghezza (senza specchietti), 1,5 metri di altezza e 2,56 metri di passo, che non sono affatto pochi su un’auto di questo segmento. 286 litri è, invece, la capacità del bagagliaio, mantenuta grazie al posizionamento della batteria sotto il divanetto e penalizzata dalla sola soglia di carico fin troppo alta: due trolley sul pavimento, per fugare ogni dubbio, ci stanno alla perfezione. Dove è intervenuta Mazda per cambiare la sua compatta? Parlare di design e parlare di Mazda nella stessa frase significa parlare di filosofia applicata al design, e la fin troppo stretta parentela tra Yaris e Mazda2 è stata risolta adottando un nuovo musetto, con calandra più piccola che ricorda quella della sportiva MX-5, nuovi cerchi da 17″ e un posteriore che rinuncia al fascione tipico di Yaris per lasciare completamente separati i piccoli fari, a vantaggio del lettering e del logo Mazda che ben si riconosce sul portellone. Ovvio, un occhio meno esperto potrebbe ancora confondere le due vetture ma dal vivo le differenze ci sono e si apprezzano, posso assicurarvelo.

Venendo agli interni della Mazda2 Hybrid 2024, debuttano il nuovo quadro strumenti che può arrivare a 12,3″, debutta il nuovo schermo centrale che parte dai 9″ fino ai 10,5″ della top di gamma e arrivano altre gradite novità come le prese USB-C, un po’ nascoste sotto i comandi del clima, con quest’ultimo che è anche bi-zona. Molto bello il tetto panoramico, ma per averlo dovete scegliere la top di gamma che va oltre i 30.000 euro, come vedremo a breve, da listino. Molto comodi i sedili, ben rifiniti e dal taglio sportivo, e ottima posizione di guida. Ho apprezzato anche lo sterzo sia per l’impugnatura sia per l’organizzazione dei comandi mentre ho trovato onestamente scomodo disattivare l’allarme acustico, ormai ci stiamo quasi abituando, che suona all’impazzata se non si rispettano i limiti rilevati dal radar. Per farlo bisogna entrare nel menu impostazioni lavorando sulla razza sinistra del volante, scegliere la voce RSA non prima di aver fatto scorrere tutte le altre e premere su OK. Tutto bene? Sì, ma spegnendo la macchina la procedura è da rifare in toto. Consiglio spassionato l’inserimento di un più rapido sistema per fare ciò, e lo dico dopo aver trovato lo stesso “difetto” su tante altre auto provate in anteprima o nei nostri test redazionali.

Prova in anteprima e consumi reali Mazda2 Hybrid 2024: in città si fanno 33 km con un litro, in salita il CVT mostra i suoi limiti

Due macchine in una. Così mi sento di definire la Mazda2 Hybrid una volta percorsi i primi chilometri. Una macchina, un’utilitaria molto ben allestita fin dalla base, che in città si guida in scioltezza con un filo di gas che molto spesso significa, metaforicamente, utilizzare il solo motore elettrico fino all’80% del tempo. Impostando la leva del cambio sulla modalità B, poi, aumenta considerevolmente il recupero energetico in frenata e rilascio, quindi allenando a dovere la vostra guida predittiva vedrete scendere i consumi a cifre davvero considerevoli: nel corso del test drive in anteprima sul lungomare spagnolo, dove già vige il limite dei 30 km/h, non ho fatto fatica a toccare i 2,8 l/100 km, più di 35 km con un solo litro di benzina. Diverso, molto diverso, il discorso fuori città. Qui la Mazda2 Hybrid mostra qualche limite non tanto per la cavalleria, più che sufficiente per questo segmento, quanto per la poca reattività del “solito” cambio CVT che penetra in abitacolo a ogni sorpasso e fatica a stare in silenzio affrontando una salita collinare, insomma il ben conosciuto “effetto scooter”. Questo non significa che la Mazda2 aggiornata si guidi male, anzi, certo è che con questo CVT bisogna farci i conti ogni volta ma il sorriso viene quando vi accorgete che anche in salita e in autostrada i consumi difficilmente salgono oltre i 5,5 l/100 km, quindi poco meno di 18 km/l.

Promossa con un 10 pieno alla voce consumi reali, la Mazda2 Hybrid è la giusta auto per chi limita i suoi spostamenti alla città e ai dintorni, perchè anche in statale a 90/100 km/h ci sono Diesel che al confronto piangono.

Come va la Mazda2 Hybrid? Consuma poco, fino a 35 km con un litro in città grazie al motore full hybrid da 116 CV. Soffre un po’ quando si chiede troppo al cambio CVT, che è rumoroso in abitacolo, ma guidata da ibrida è un’ottima utilitaria e con lei si va lontano.

Nel complesso anche l’assetto, sempre tendente al morbido, sostiene bene i 3,94 metri nei curvoni grazie a una nuova taratura delle sospensioni. Davanti un McPherson, dietro un ponte torcente non così raffinato ma capace di badare al sodo. Non penso, onestamente, che sia un problema per la Mazda2 Hybrid aver mantenuto il 1.5 da 116 CV lasciando alla Yaris il “privilegio” dei 130 CV. Su questo segmento la differenza non si sente e nel complesso l’auto è decisamente migliorata, sotto tutti i punti di vista. Da non dimenticare che il peso a vuoto non va oltre i 1.135 kg che sono veramente pochi sentendo parlare di SUV da 2 tonnellate che, la fisica non perdona, saranno sempre piuttosto assettati.

In autostrada, infine, ho apprezzato il cruise adattivo che si regola dal volante e permette di viaggiare in colonna regolando la distanza da chi ci precede. Qui si sente meno il contributo dell’ibrido ma la guida è sempre piacevole e ben bilanciata.

Prezzo Mazda2 Hybrid 2024: costa più lei o la Yaris? Le offerte al lancio

Analizzando il listino prezzi della Mazda2 Hybrid 2024, si nota subito come quest’ultimo risulti spaccato in due, ora mi spiego. Parliamo di tre allestimenti (Prime Line, Centre Line ed Exclusive Line) con prezzi a partire da 24.990 euro fino ai 27.790 euro della Exclusive, per poi passare ai due allestimenti top di gamma Homura e Homura Plus (la vettura in prova era una top di gamma) che attaccano rispettivamente a 30.290 euro e 32.690 euro. A parte si pagano solo le vernici: 750 euro le metallizzate (Stormy Silver, Lead Grey, Opera Black e la nuova Glass Blue) e 950 euro le metallizzate premium Northern White Pearl e Formal Red.

Analizzando i due estremi della gamma, la Prime Line adotta cerchi in acciaio da 15″, fari LED, sedili posteriori abbattibili 60/40, display centrale da 9″, Cruise Control adattivo con Stop&Go, Apple CarPlay/Android Auto wireless, un sistema di ADAS completo che include tra gli altri il riconoscimento dei segnali stradali e la frenata d’emergenza per pedoni e ciclisti. A 7.700 euro in più con la Homura Plus sono di serie cerchi in lega da 17″, fari anteriori Full LED e fendinebbia a LED, spoiler posteriore, vetri posteriori oscurati, tetto panoramico, sedili sportivi in eco-pelle, illuminazione abitacolo, cruscotto digitale da 12,3″, display centrale da 10,5″, Head-up display, clima bi-zona, due prese USB-C, videocamera posteriore e, ciliegina sulla torta, l’ormai essenziale caricatore wireless.

Ah già, quasi dimenticavo, quanto costa la Yaris a confronto con i prezzi della Mazda2 Hybrid 2024? Si parte da poco sotto, 24.550 euro per la Active, ma a differenza di Mazda2 Toyota offre a partire dall’allestimento Lounge il nuovo 1.5 full hybrid da 130 CV (a partire da 29.400 euro). La top di gamma Premiere/GR Sport costa 31.700 euro ma non vanta lo stesso livello di dotazione rispetto alla Mazda.

Concludendo con le offerte al lancio, Mazda offre uno sconto Extra Bonus per tutti i nuovi clienti pari a 4.040 euro, da sommare agli incentivi di prossima introduzione validi per la terza fascia di emissioni (61-135 g/km). Per il finanziamento, la Casa nipponica ha infine pensato con il programma Mazda Advantage al minitasso con TAN 3,99% e TAEG 5,7%.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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