La Mazda 6 è una di quelle auto che devi scoprire guidandola, al primo sguardo è affascinante, ma alla guida la apprezzi giorno dopo giorno scoprendo i suoi lati positivi km dopo km. Solo motorizzazioni diesel in gamma, noi abbiamo testato a fondo la versione equipaggiata con il 2.2 l da 175 cv.
La vettura in prova: elegante e di fascino
La versione del nostro test è la versione top di gamma, in allestimento Exceed dell’accattivante colore Soul Red micalizzato (optional da 850 euro). Il colore così sgargiante è senza dubbi uno degli elementi che, insieme ai generosi cerchi da 19” (di serie), rendono decisamente attraente la vettura agli occhi di chi la vede passare per strada. Nonostante le dimensioni importanti (lunghezza 4.865, larghezza 1.840 e altezza 1.450 mm) la Mazda 6 riesce attraverso linee tese e scolpite a camuffare la sua stazza e assume l’aspetto di una filante berlina grintosa.
All’interno la nostra vettura è arricchita dal rivestimento per i sedili in pelle bianca con cuciture a contrasto rosse e nere (Pelle off-white, optional da 1.500 euro). A differenza del design esterno, gli interni sono più classici e in una vettura di questa caratura la dimensione di soli 5,8 pollici del sistema di infotainment lascia a desiderare. Impeccabile il sistema di navigazione sviluppato da TomTom.
Il volante ha un bel design e, con i comandi integrati per il cuise-control, il computer di bordo e per la gestione della musica, non si staccano quasi mai le mani dallo sterzo a favore di una maggiore sicurezza.
Generoso il bagagliaio, con i suoi 522 l offre ampio spazio per caricare, peccato manchi il buco porta sci non disponibile nemmeno a richiesta opzionale.
Alla guida del 2.2 l da 175cv
La nostra Mazda 6 è equipaggiata con il potente propulsore SKYACTIV-D 2.2. l da 175cv e 420 Nm abbinato al cambio a 6 marce automatico SKYACTIV-Drive. Il propulsore diesel, già Euro6, è associato al sistema Mazda i-stop ed al sistema di rigenerazione dell’energia in frenata i-ELOOP, il primo al mondo ad impiegare un condensatore invece della classica batteria. Il condensatore, quando è completamente carico, è in grado di alimentare i sistemi elettrici per circa un minuto.
Il propulsore è pronto, agile nelle variazioni di regime e spinge bene fino ai 4500/5000 giri, un comportamento quasi da benzina. Il cambio automatico è morbido, ben rapportato e se sfruttato a fondo è anche veloce. Forzando il ritmo, l’anima familiare della Mazda 6 emerge, il rollio aumenta e lo sterzo perde un po’ di precisione; ma è chiaro che l’anima della vettura è quella di berlina comoda e spaziosa, doti che certo non le mancano.
Dotazioni di sicurezza al top
L’adozione delle avanzate tecnologie di sicurezza che i tecnici Mazda chiamano i-ACTIVSENSE, basate sulla filosofia Mazda Proactive Safety, gioca un ruolo importante nel raggiungimento di alti livelli di sicurezza. Tra i più significativi, vale la pena citare: il sistema Blind Spot Monitoring (BSM), che rileva i veicoli che si avvicinano dai punti ciechi laterali e dietro la vettura, il supporto intelligente di frenata in città (SCBS), e il cruise control adattivo (MRCC). Oltre ad essere sistemi molto evoluti, è importante sottolineare che sono tutti dispositivi di serie sulla Mazda 6.
Prezzi e concorrenti
La versione berlina della Mazda 6 oggetto del nostro test parte da 28.300 euro per arrivare ai circa 38.000 euro della nostra vettura con i vari optional citati installati.
Opel Insignia e Volkswagen Passat sono le concorrenti dirette di questa Mazda 6, ma anche Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes Classe C, rientrano a pieno titolo tra i competitors, certo il blasone del marchio di queste ultime le colloca tra le premium car, ma il loro prezzo è nettamente più elevato di quello della Mazda 6 che è in grado di offrire una linea fresca e moderna con contenuti tecnici di assoluto livello.
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