Per la casa tedesca, la grossa novità nel mondo della connected car è PIA (Personal Intelligent Assistant) con cui porta l’intelligenza artificiale in auto grazie ad un software in grado d’apprendere e migliorarsi. Lo scopo? Far risparmiare all’automobilista quante più azioni possibili ed eseguire in automatico i compiti di routine.
PIA è simile all’assistente che si trova sugli smartphone, Siri per iOs o Google Now per Android, rispetto a questi però, è focalizzato sui problemi di chi guida e sulle sue esigenze.
“L’elettronica sta stimolando lo sviluppo del settore auto, il 90% delle innovazioni hanno a che fare con questo aspetto, per esempio sulla nuova R8 la potenza di calcolo del processore è quintuplicata, più in generale la digitalizzazione trasforma la nostra mobilità”, spiega Andreas Reich, a capo dello sviluppo dell’elettronica in Audi.
Apprende e si migliora
PIA si basa sull’analisi intelligente ed approfondita dei dati, provenienti da Internet, ma anche sul conducente, sullo stato del traffico o della vettura, il tutto in relazione ad informazioni relative allo spazio e al tempo.
Per esempio se ogni giorno il proprietario esegue una certa azione (telefonata), quando si trova in un posto (il luogo di lavoro), ad un orario prefissato (quello dell’uscita dall’ufficio), questa verrà successivamente proposta in automatico sul display.
I dati sono elaborati ed immagazzinati su un server tramite il Web e l’interazione con il maggiordomo virtuale avviene con comandi vocali.
Con il passare del tempo, PIA impara sempre di più circa preferenze e abitudini dell’automobilista, aumentando le sue competenze. “Il possibile fastidio verso strumenti come questo è un tema importante, dobbiamo avvicinarci lentamente a quello che il cliente chiede, per non essere troppo invasivi”, precisa Reich. Difficile, delicato e per nulla scontato il rapporto riguardo all’utilizzo di questi servizi e la privacy, per non parlare della sicurezza delle informazioni.
Intelligenza collettiva applicata all’auto
Entro la fine dell’anno Audi introdurrà i primi servizi Car-to-X (comunicazione dall’auto alle strutture o ai veicoli), di cui molto si era parlato in passato. I primi ad essere attivati saranno: Informazioni sulla segnaletica stradale e Informazioni sui pericoli.
Il modello utilizzato da queste tecnologie è quello dell’intelligenza collettiva, le singole auto condividono le informazioni in tempo reale che sono aggregate da un computer centrale e utilizzate per la sicurezza di guida. L’obiettivo futuro è quello dell’autonomous driving.
I nuovi servizi online sono disponibili per la famiglia Audi A4 e A5, oltre che per Q7.
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