Il weekend che si è appena concluso è stato uno dei più drammatici e convulsi per il Gruppo FCA. Dopo le emozioni legate alle vicende di salute di Sergio Marchionne è giusto ora riflettere anche sui nomi dei nuovi incaricati dal CDA aziendale. Tre le nuove nomine: Mike Manley (nuovo AD di FCA), Louis Camilleri (nuovo AD Ferrari) e Suzanne Heywood (nuova Presidente di CNH Industrial) non compare nessun italiano. Manley è inglese, ma americano di adozione dopo i numerosi anni in Jeep, Camilleri è nato ad Alessandria D’Egitto, da famiglia maltese e Suzanne Heywood è come il collega Manley britannica.
È presto per fare valutazioni, ma quello che appare chiaro è l’assenza di manager italiani ai massimi livelli della ridisegnata FCA. Spulciando nell’organigramma tra gli italiani più alti in grado troviamo Alfredo Altavilla, confermato nella posizione di Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East di FCA. Un ruolo importante, infatti dal 2012 è lui a seguire tutti i mercati Europei e medio orientali ed è sicuro che data la sua esperienza nel ruolo resterà in questa posizione per lavorare e consigliare il nuovo AD Manley.
Stando così le cose il futuro italiano di FCA pare sempre più lontano, ma analizzando la carriere di Sergio Marchionne in redazione è nata una suggestione. Se fosse Luca De Meo a raccogliere l’eredità dell’ex AD di FCA? De Meo fu scoperto e lanciato dallo stesso Marchionne agli inizi della sua carriera. Il giovane e brillante manager pugliese in FIAT ha conseguito notevoli risultati, dalla Grande Punto al lancio della Fiat 500 ed è attualmente presidente SEAT dal novembre 2015. In SEAT ha raggiunto brillanti risultati ed ha acquisito anche molta esperienza a livello finanziario.
Amante e appassionato di auto, italiano e profondo conoscitore delle dinamiche del gruppo FCA per il suo passato in Fiat e con comprovata esperienza internazionale maturata negli anni in Audi e Seat; potrebbe quindi essere Luca De Meo l’uomo giusto per proseguire il percorso tracciato da Marchionne?
Per ora è una semplice suggestione, ma potrebbe anche rivelarsi una realtà se la nomina di Manley si rivelasse come semplice traghettatore in un momento complicato.