Tante volte vi sarete chiesti, da buoni appassionati, cosa succederebbe se nello stesso momento, sulla stessa pista, potessero correre una F1, all’unanimità ritenuta la vettura da competizione più veloce sulla faccia del pianeta, ancor di più negli ultimi anni dell’era turbo-ibrida, e un prototipo.
Non un prototipo qualsiasi, bensì la Toyota TS050 LMP1, vincitrice nel biennio 2018/19 della 24 Ore di Le Mans, di classe e assoluta, nonchè campionessa del WEC nella prima super season del campionato, riferita allo stesso periodo temporale. Uno dei prototipi LMP1 più veloci che sia mai andato in circolazione, con tanto di record ufficiale sulla pista francese, mai più battuto.
Il canale The Performance Review Channel ha pensato di mettere a confronto la Ferrari SF90 di Charles Leclerc, impegnata nel giro che consegnò la pole position al giovane monegasco, pole che permise al pilota di vincere per la prima volta in F1, e la Toyota TS050 Hybrid n.7 che, con Mike Conway al volante, registrò il giro più veloce durante le qualifiche della 6 Ore di Spa 2019, svoltesi lo scorso 3 maggio.
A voler guardare il sommo cronometro, lui è l’unico giudice incofutabile nel mondo delle corse, Leclerc girò in 1:42.519, quasi 11 secondi più veloce della pole di Toyota TS050 LMP1 (1:53.683) che, già alla celebre curva Eau Rouge, andava accusando un certo svantaggio.
Se entrambe le vetture possono contare su una potenza molto vicina ai 1.000 CV, grazie ai loro V6 turbo-ibridi (2.4 per la Toyota, 1.6 per la Ferrari e le altre F1 ibride), la differenza la fa il peso, le gomme e altre mille variabili, sui quali aspetti tecnici non andremo a soffermarci. Insomma, basta vedere il video qui sotto per capire dove la F1 appare in netto vantaggio.
LMP1 VS F1: una sfida impari?
Fan della F1, fermate i vostri entusiasmi
C’è stata, in passato, un’eccezione. Ricorderete la Porsche 919 Hybrid Evo, vettura estrema, senza un vero filo logico essendo libera da ogni restrizione regolamentare, con la quale Porsche girò alcuni circuiti per mostrare i muscoli e per celebrare i suoi successi a Le Mans (2015, 2016 e 2017). Beh, in quel caso, confrontando la LMP1 tedesca e il giro della pole di Hamilton nel 2017, sempre sulla pista belga, il discorso prende già un’altra piega…