La prima Lamborghini elettrica, già annunciata dalla strategia “Direzione Cor Tauri”, potrebbe essere una 2+2 e condividerà la base tecnica con molte vetture del gruppo Volkswagen.
Fino a qualche anno fa il periodo appena enunciato sarebbe stato considerato una vera e propria eresia, oggi pur facendo storcere il naso a qualcuno tali affermazioni sono il frutto dell’inevitabile sviluppo tecnologico. Del resto Huracan e Urus, condividono molti elementi costruttivi con Audi R8 e SQ8, così anche la prossima, nonché prima in assoluto, Lamborghini elettrica, che dovrebbe arrivare tra il 2025 e il 2026, utilizzerà una inedita piattaforma EV proveniente dal gruppo Volkswagen.
Già con la MEB, prima piattaforma elettrica del marchio, Volkswagen ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per ingegnerizzare e produrre basi meccaniche totalmente elettriche di riferimento per il mercato, tanto che Ford si è già alleata col colosso tedesco per unire gli sforzi almeno per quanto riguarda le elettriche compatte.
Al contempo, dal prossimo anno sono previsti i primi modelli basati sulla Premium Platform Electric (PPE), la quale garantirà prestazioni e autonomia di livello superiore. Non finisce qui, Volkswagen ha intenzione di sviluppare entro la metà del decennio una piattaforma denominata Scalable Systems Platform (SSP) capace di soddisfare le necessità progettuali di tutti i segmenti di vetture e di tutti i brand del gruppo e non solo. Sarà proprio la SSP la candidata perfetta per fare da base alla nuova Lamborghini. Secondo i piani di Volkswagen infatti entro la metà del decennio tutte le piattaforme saranno soppiantate dalla SSP.
Automotive News, specifica che questo modello della Casa di Sant’Agata Bolognese sarà una GT 2+2 e probabilmente sarà la prima quattro porte del toro dai tempi della Espada, riprendendo un concetto di auto già esplorato da Lamborghini nel 2008 con la Estoque, il design dovrebbe invece ispirarsi alla concept Asterion. Tali anticipazioni si inseriscono nel piano “Direzione Cor Tauri“: Lamborghini sta già affrontando l’elettrificazione leggera, basti pensare ai moduli da 48V della nuova Countach, ma la prima prima vettura ibrida di serie è sempre più vicino e da quel momento sarà una corsa all’elettrificazione sempre più estrema.
Lo stesso Ceo di Audi, Markus Duesmann, aveva già anticipato il valore dell’architettura SSP: “Introdurre la SSP significa sfruttare i nostri punti di forza nella gestione della piattaforma e sfruttare le nostre capacità per massimizzare le sinergie tra segmenti e marchi” aveva aggiunto anche che “a lungo termine la nostra SSP ridurrà in modo significativo la complessità nella meccatronica, oltre a ridimensionare i costi di produzione e di ricerca e sviluppo consentendo al Gruppo di raggiungere i suoi obiettivi finanziari”.
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