Linee inedite, trazione posteriore, motorizzazioni potenti e molti test alle spalle, dal circolo polare ai cordoli del Nurburgring, ecco come si è preparata la Kia Stinger per aggredire il mercato europeo.
Le proporzioni sono tipiche di una Gran Turismo, grazie al lungo cofano, gli sbalzi ridotti e un passo lungo, che assicura un abitacolo spazioso. Misura 4,83 metri, la Kia Stinger propone un frontale elegante con il “Tiger nose” posto tra i proiettori a LED, fianchi larghi e tanti muscoli. Piacciono meno, invece, alcune prese d’aria chiuse, come quelle sul cofano e sul paraurti posteriore, utili solamente ai fini estetici.
L’anima Gran Turismo è replicata anche all’interno, con un parabrezza molto inclinato, un cruscotto che corre lungo un piano orizzontale e dal volante dalla corona spessa e piacevole da impugnare. Sotto lo schermo touchscreen “flottante” a colori da 8 pollici, trovano posto i comandi dell’infotainment, tutti simili per forma e disposizione che si fatica a distinguerli e a trovare quello giusto, se non dopo un lungo apprendistato. Più intuitivi quelli del climatizzatore si trovano appena sopra il cambio. Il volante riscaldato è rivestito in pelle, mentre, dietro quest’ultimo, il quadro strumenti è un mix tra analogico e digitale (con schermo da 7”), ci saremmo aspettati un full TFT, ma anche senza, il complesso si presenta molto bene. Piace meno la visibilità posteriore, dal lunotto piccolo e inclinato, vengono in aiuto però sensori e telecamere 360°.
Nel complesso la qualità della Kia Stinger è buona con plastiche morbide al tatto, ma non esenti da scricchiolii. Lo spazio per i passeggeri anteriori e posteriori è generoso, nonostante il cofano lungo, sbalzi corti e un passo di 2,9 m, che crea un abitacolo spazioso. Meno agevole l’accesso al posteriore, poiché occorre scavallare il padiglione con la testa, “scendendo” a bordo. I sedili sono ben sagomati, in pelle di serie e disponibili anche in pelle Nappa ultra-morbida con ampio sostegno laterale. Il quinto posto centrale si presenta come piuttosto duro e più alto rispetto agli altri laterali e riscaldati, il tunnel invadente non aiuta. Il bagagliaio con 406 litri è ideale per un uscita fuoriporta, essi sono inoltre espandibili a 1.114.
Dei due motori disponibili nel mercato italiano, dopo il V6 benzina biturbo, abbiamo provato il diesel 2.2 CRDi da 200 CV a 3.800 giri, montato longitudinalmente in vettura. La generosa coppia di 441 Nm da 1750 a 2750 giri/min consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi e di raggiungere una velocità massima di 225 km/h, più che sufficienti per non sfigurare con le rivali tedesche più agguerrite. Affondando il piede infatti la “schiena” del propulsore diesel c’è tutta e si viene proiettati avanti senza problemi, complice un cambio abbastanza veloce. Piace molto l’allungo: un propulsore che spinge senza patemi fino al limitatore.
Lo stesso cambio però ha qualche incertezza nella guida più sportiva, dove la scalata o non avviene o capita nel momento meno opportuno, anche con le palette, insomma un set-up non ideale. La seconda generazione del cambio automatico a otto velocità di Kia, si rapporta infine, sia con la trazione posteriore, oppure, come nel nostro caso, con la trazione integrale AWD.
La guida piacevole della Stinger è ampiamente regolabile attraverso il Drive Select, con la scelta tra cinque modalità: Eco, Sport, Sport +, Comfort e Smart. Nella prima la Stinger è docile, quasi addormentata, ma già in Sport i “sensi” della vettura si risvegliano completamente, anche se le accelerazioni rimangono molto lineari e mai brusche.
In autostrada a 130 chilometri orari con l’otto rapporti si “veleggia” a 2.000 rpm, nel silenzio generale, facendo segnare i 14 km al litro, decisamente migliori degli 11 km/l registrati in città. Nel complesso come consumi medi siamo sui circa 12.5km/l, che con 60 litri di serbatoio permettono circa 750km di autonomia. In città invece grazie a visibilità posteriore rastremata e dimensioni importanti la Stinger non è propriamente a suo agio, anche se l’assorbimento delle sospensioni non è neppure troppo secco.
La Kia Stinger 2.2 CRDi è equipaggiata a richiesta con la trazione integrale (AWD), che controlla le condizioni della strada e applica automaticamente la giusta trazione. Si tratta di una trazione integrale di tipo on demand, che parte dalla ripartizione della coppia 0:100 per arrivare a un massimo di 30:70, utile quindi giusto a correggere le traiettorie e a cavarsela in condizioni di scarsa aderenza. Nella versione a quattro ruote motrici AWD la ripartizione della motricità avviene attraverso il nuovo sistema DTVC (Dynamic Torque Vectoring Control) che agisce in funzione dei comandi di guida e delle condizioni di aderenza e regola automaticamente la coppia trasmessa ai due assali.
Le versioni a trazione posteriore, invece, dispongono invece di differenziale autobloccante per la migliore distribuzione della potenza fra le due ruote posteriori. La guida, infatti, è pienamente quella di una vettura a trazione posteriore, con i dovuti pro e contro. Di contro, per la verità, ne troviamo pochi, ma di pro ce ne sono tanti e su tutti il piacere di guida tipico di questa categoria di auto. In modalità Sport+, inoltre, si disattiva anche il controllo di trazione e non è difficile concedersi un po’ di divertimento scomponendo il posteriore, cosa che peraltro avviene anche sulla versione AWD.
Insomma questa Kia riesce a divertire davvero tanto. Certo, alla Stinger non si possono chiedere miracoli, si tratta pur sempre di un’auto lunga oltre 4,80 e, soprattutto con un passo molto lungo, che la rende agile fino a un certo punto. Anche per via del peso, che si attesta sui 1.825 kg misurati, non si può pensare di far miracoli tra i tornanti, come una sportiva purosangue, però l’anima da Gran Turismo c’è tutta, anche per questa versione diesel.
Per quanto riguarda l’assetto, all’anteriore della Kia Stinger è presente un sistema di tipo MacPherson, mentre nella parte posteriore sono presenti sospensioni multi-link a 5 bracci con una barra antirollio rinforzata per una maggiore stabilità e vibrazioni ridotte. Tra le curve si sente anche il duro lavoro del sistema di sospensioni elettroniche regolabile (sempre attraverso il Drive Select), che mantengono il rollio sempre più che sopportabile.
Il servosterzo è dotato di un motore elettrico montato direttamente sulla scatola guida, che offre risposte più immediate e vibrazioni ridotte, anch’esso regolabile tramite il Drive Select. Ne consegue uno sterzo che si adatta velocemente allo stile di guida, piuttosto reattivo e comunicativo, con una demoltiplicazione corretta per la tipologia di vettura.
La Kia Stinger è presente sul mercato italiano due motorizzazioni, diesel common rail a iniezione diretta 2.2 CRDI 200 CV e benzina V6 turbo a iniezione diretta 24 valvole 3.3 T-GDI 370 CV. Due anche le tipologie di trazione, posteriore RWD o integrale AWD disponibili a seconda delle motorizzazioni e due gli allestimenti, GT Line per la versione diesel e GT per la versione benzina.
La dotazione di serie include praticamente tutto, fra gli altri, cambio automatico a 8 rapporti con paddle al volante, Drive Mode Select con 5 modalità di guida, Cruise Control adattivo (SCC) con Stop&Go, comandi al volante e Speed Limiter, sedili in pelle, fari anteriori e posteriori Full LED, Telecamera con visuale 360° (Around View Monitor), sistema Audio Premium Harman Kardon Sound System e Head Up display.
Come tutte le Kia, di serie la Stinger propone anche la sua caratteristica garanzia estesa di 7 anni o 150.00 km. Per quanto riguarda i prezzi, infine, si parte da 49.000 euro per la Kia Stinger 2.2 CRDi RWD in allestimento GT Line e si sale a 55.000 euro per la 3.3 V6 da 370 CV, in allestimento GT.
Gli unici optional sono la vernice bianca o metallizzata/perlata (1.000 euro), il tetto apribile elettricamente (1.000 euro), la trazione integrale (2.000 euro, di serie sulla GT), la Remote Assistant con 1 anno di servizi (499 euro) e la Remote Assistant con 7 anni di servizi (749 euro).
É la prima GT premium della Casa coreana, che si avventura in un nuovo segmento, alla conquista di una clientela molto difficile, un campo dove, per tradizione, dominano le tedesche, con Audi A5 Sportback e Bmw Serie 4 Gran Coupé in testa. Ma grazie a linee sinuose, dotazioni complete e motori potenti e parsimoniosi, la Kia Stinger ha le carte in regola per giocare nel mercato che conta.
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