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Jeremy Clarkson ha la ricetta per combattere il cambiamento del clima

Tempo di lettura: 2 minuti

L’opinione pubblica sempre più spesso parla di temi inerenti ecologia e surriscaldamento globale, tematiche che scaldano anche il presentatore inglese Jeremy Clarkson, uno dei volti più noti del programma Top Gear.

Come ben noto non risparmia insulti nè a Greta Thunberg nè quelli rivolti al Primo ministro Boris Johnson, senza dimenticare quelli per la crisi energetica e la Brexit. Il presentatore britannico anche questa volta ne ha per tutti, sulla consueta striscia del The Sun dedicata alla sua rubrica, Clarkson prende posizione contro chi, tra gli ecologisti più radicali, vuole passare un messaggio semplicistico. 

Le parole di Jeremy Clarkson, la ricetta per il cambiamento del clima

Ci viene continuamente detto che se apportiamo solo piccoli aggiustamenti alle nostre vite – scrive il presentatore britannico nella sua rubrica – le emissioni di carbonio caleranno, il dodo tornerà in vita e la foresta pluviale amazzonica tornerà a vibrare di vivacità e colore. Il messaggio è chiaro: se mangiamo carne solo nei fine settimana, andiamo al lavoro a piedi di tanto in tanto e ci mettiamo un maglione invece di alzare un po’ il riscaldamento centralizzato, allora tutto andrà bene“.

Un discorso che non convince affatto Clarkson, convinto che senza un senso collettivo ci siano ben poche speranze di cambiare le cose: “La scomoda verità è che i piccoli passi non serviranno. Cercare di riparare un intero pianeta acquistando lamponi prodotti localmente è come cercare di curare un malato di cancro tagliandogli le sopracciglia. Abbiamo appreso questa settimana che durante la pandemia, quando il mondo si è praticamente spento, le concentrazioni di anidride carbonica e altri gas che intrappolano il calore nell’atmosfera sono effettivamente aumentate. Non stavamo usando le nostre macchine perché non c’era nessun posto dove andare. I cieli erano svuotati dagli aerei e fabbriche di tutto il mondo erano chiuse“.

Una situazione mai verificatasi in precedenza che però ha fatto ancora aumentare il riscaldamento globale, spiega Clarkson, mettendoci davanti alla pura verità: “Se vogliamo una soluzione dovrà essere molto più drastica di quello che pensiamo. Le mucche, di sicuro, saranno illegali, insieme a qualsiasi altro animale che rutta metano. Giraffe, per esempio. La campagna come la conosciamo ora sarà scomparsa, sostituita completamente da una foresta gigantesca e nessuno vivrà lì. Tu sarai ospitato, come una gallina, in uno spazio condiviso del centro città dove trascorrerai le tue giornate trasformando le tue feci in compost in modo che non finiscano in un fiume. I vestiti saranno banditi perché consumano troppo materiale. E il sesso? Bene, avrai bisogno dell’autorizzazione per farlo perché potrebbe portare a un bambino e questo sarà un grande problema in futuro perché diminuire la popolazione mondiale diventerà una priorità globale“.

Impossibile o Terribile? Forse l’unica soluzione possibile per avere quello che vogliamo, dice Clarkson, è cambiare radicalmente il nostro modo di vivere, non limitandoci a comprare la frutta sotto casa nel negozio BIO.

Autore: Alessio Richiardi

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