Continua l’offensiva Jeep verso il sempre più imminente traguardo “Zero Emission Freedom”. Dopo aver introdotto i powertrain ibridi plug-in, identificati dalla sigla 4xe, il Marchio delle sette feritoie introduce in gamma un sistema mild-hybrid innovativo, con una logica di funzionamento che lo rende molto simile ad un full-hybrid. In sostanza si viaggia in modalità EV alle basse andature ma non è richiesta una spina per ricaricare le batterie. I consumi? Un tema delicato che approfondiremo in questo articolo.
Le vetture Stellantis che ospitano questo nuovo propulsore sono la Jeep Renegade, la Jeep Compass, oltre alla Alfa Romeo Tonale e le Fiat 500X/Tipo Hybrid. Per il mondo del 4×4 caro a Jeep, però, i suoi nuovi SUV in versione e-Hybrid rinunciano in toto alla trazione integrale in favore di maggiore spazio e un peso più contenuto.
Nella nostra prova su strada abbiamo testato la Jeep Compass e-Hybrid per scoprire il nuovo motore, gli interni e cos’è cambiato rispetto alla generazione precedente.
La Jeep Compass e-Hybrid 2022 si basa sulla ben nota piattaforma modulare Small/SUSW e vanta dimensioni di 4,40 metri in lunghezza, 1,87 metri in larghezza e 1,63 metri in altezza. Il passo di 264 cm regala un buono spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori. Si può viaggiare in cinque senza grandi sacrifici e non banca il pratico sportello per far passere gli sci. Il vano bagagli è in grado di ospitare 424 litri, solo 4 litri in più rispetto alla sorella plug-in hybrid, ma è ben sfruttabile ed è rifinito bene. Piccono neo, mancano i ganci per appendere le borse.
A livello estetico la versione e-Hybrid è riconoscibile dalla sigla “e” in verde posizionata sul portellone posteriore sotto il faro sinistro (vedere photogallery). Dei quattro livelli di allestimento disponibili, il più sportivo S da noi provato si distingue per i passaruota ed il perimetro inferiore in tinta carrozzeria. Il tetto nero si intona alle calotte degli specchi, alla mascherina anteriore e ai cerchi in lega da 19 pollici Gloss Black. Il grigio Glacier del nostro esemplare evidenzia tutti i particolari neri a contrasto e risulta azzeccato per lo spirito urban di questa Compass.
Gli interni della Jeep Compass e-Hybrid svelano un ambiente sicuramente ricercato e, allo stesso tempo, concreto e razionale. Ad esempio, rimangono i pulsanti del clima e del sistema multimediale, così come il comando per la chiusura centralizzata anche sulla portiera del passeggero. La qualità percepita è alta anche laddove l’occhio non cade. Gradevole l’inserto in ecopelle presente sulla plancia, piace meno il listello in plastica effetto alluminio. Non manca una buona dose di tecnologia spartita tra i due schermi, quello centrale a sfioramento da 10,1 pollici, e il quadro strumenti personalizzabile dietro al volante. Il sistema offre la compatibilità con i protocolli Apple e Android in modalità wireless, e il monitoraggio dei parametri della vettura dallo smartphone tramite l’app MY Uconnect.
Connettere il proprio smartphone alla vettura è un gioco da ragazzi. Oltretutto, si potrà comodamente ricaricare attraverso il pad per la ricarica senza fili posizionato nel vano di fronte alla leva del cambio. In questo spazio sono presenti una presa USB e una USB-c, le stesse compaiono al posteriore affiancate da una presa schuko e un attacco 12V.
L’ospite più atteso in questa prova è senz’ombra di dubbio il propulsore. Il 4 cilindri 1,5 litri turbo benzina della famiglia Global Small Engine è stato modificato per assecondare un utilizzo ibrido, ora sviluppa 130 CV e 240 Nm di coppia massima. Al suo fianco, il motore elettrico integrato da 48-volt eroga 15 kW (20 CV) ed è in grado di muovere in autonomia la vettura senza che il 4 cilindri intervenga, una peculiarità dei modelli full-hybrid anziché mild (solitamente associati all’architettura 48 volt) che rende notevolmente confortevoli le manovre o le percorrenze a basse andature, con velocità inferiori ai 25-30 km/h.
Grazie all’Energy Recovery, la Jeep Compass e-Hybrid recupera l’energia cinetica rilasciata in fase di decelerazione e frenata, e la accumula all’interno della batteria da 0,8 kWh. Con l’e-Boosting si incrementa la coppia alle ruote e si ottimizza il punto di funzionamento del motore tradizionale. Anche se non vanta spiccate velleità sportive, la Compass e-Hybrid migliora le sue prestazioni rispetto al passato, registrando uno 0-100 km/h in 10 secondi netti e una velocità massima di poco inferiore ai 200 km/h. Quello che invece sorprende è la possibilità di guidare una vettura mild-hybrid con alcuni vantaggi di un veicolo completamente elettrico. Il quadro strumenti ci indicherà con la sigla EV quando il veicolo si muoverà senza l’intervento del motore a combustione. Date le ridotte capacità della batteria, l’indicatore dello stato di carica presente sulla sinistra del cruscotto scenderà molto velocemente però, con la stessa rapidità, riacquisterà la totalità della carica EV.
Mettendoci al volante della Jeep Compass e-Hybrid ci si sente subito a proprio agio, con tutti i comandi a portata di mano, una precisa regolazione elettrica delle sedute e un’ottima visibilità anteriore. Si apprezza particolarmente il sistema e-Hybrid in città, habitat naturale per chi sceglie questa motorizzazione. La guida in elettrico nel traffico urbano e l’ottima insonorizzazione dell’abitacolo riducono lo stress nella guida di tutti i giorni. Il cambio automatico è un doppia frizione a 7 rapporti che vanta di cambiate veloci ma non sempre precise, specialmente quando si va di fretta.
Ottima la risposta delle sospensioni, con un assorbimento ben calibrato sia come escursione che come rumore. L’assetto è fedele a quello delle precedenti versioni, con rollio e beccheggio contenuti ma un comportamento prettamente turistico, calibrato per garantire il massimo comfort a tutti gli occupanti. Lo sterzo è preciso ma molto demoltiplicato, il che altera il feeling con l’avantreno per piccoli angoli di sterzo.
Alle basse andature, le vibrazioni prodotte dal motore sono ben filtrate. Tuttavia, si avverte un leggero sibilo quando il motore elettrico è in funzione fino a circa 30 km/h. Poco male, basterà qualche chilometro per farci l’abitudine. Più faticoso abituarsi al passaggio da EV a ibrido, dove l’intervento del motore a combustione risulta un po’ invadente e talvolta litiga con la trasmissione. Ad esempio, nelle rampe più ripide, il motore elettrico richiede l’ausilio del quattro cilindri che interviene ruvidamente.
La Jeep Compass e-Hybrid è molto più tecnologica rispetto al passato. In termini di sicurezza attiva, il SUV ospita nuovi sistemi come il cruise control adattivo e l’Highway Assist che, lavorando in sincronia, permettono un’autonomia di livello 2. Questi sistemi reagiscono in maniera precisa e puntuale, risultando raramente invasivi. Meglio non distrarsi troppo o affidarsi completamente al mantenimento attivo della carreggiata perché, alle volte, si rischia di perdere la traiettoria ideale.
Infine, per quanto riguarda i consumi, bisogna riconoscere un leggero miglioramento rispetto alle versioni con solo motore a combustione, ma non bisogna aspettarsi numeri da record. Il discorso è più semplice rispetto ad un veicolo plug-in hybrid, in quanto si percorrono solo pochi istanti in modalità completamente elettrica. Approfondendo il confronto con un PHEV, dove il peso delle batterie non è trascurabile, dobbiamo sottolineare che per una MHEV il pacco batterie (in questo caso collocato tra i sedili anteriori) è molto piccolo e non aggrava i consumi quando si viaggia in assenza di elettroni. Venendo ai numeri, abbiamo raggiungo i 6,4 l/100 km in autostrada a 130 km/h. In ambiente extraurbano a velocità inferiori ai 90 km/h si riescono a toccare i 5,9 l/100 km. In città, senza fare troppa attenzione a dosare il pedale del gas, è difficile fare meglio dei 8,5 l/100 km (circa 12 km/l). Azzerando il chilometraggio e percorrendo 150 km per analizzare una guida “green” abbiamo registrato un dato di 7,4 l/100 km.
Sicuramente lo sterrato non è il tracciato preferito della Jeep Compass e-Hybrid in allestimento S, per quello ci sono sorelle più adatte e volenterose di sporcarsi i parafanghi. Vi starete chiedendo allora come mai abbiamo deciso di portarla fuoristrada. La risposta è semplice. Volevamo capire quanto fosse indispensabile la versione 4xe per chi deve percorrere un breve tratto su una strada bianca.
Abbiamo percorso un breve tratto di circa 15 km, durante il quale la Compass e-Hybrid ha dovuto affrontare salite con fondo a bassa aderenza. Nonostante la sola trazione anteriore, non ci siamo mai trovati in difficoltà. La possibilità di muoversi lentamente in elettrico aiuta a dosare la velocità nelle manovre.
Se, però, dovete affrontare un tracciato di questo tipo con frequenza, vi consigliamo di tenere in considerazione un allestimento meno sportivo (specie per la dimensione degli pneumatici) e la versione 4xe, dove il motore elettrico che spinge le ruote posteriori vi aiuterà particolarmente nelle manovre più difficili. Oltretutto, solo con la trazione 4xe è disponibile l’allestimento Trailhawk che dispone di angoli di attacco e uscita maggiorati.
Se siete incerti, tenete in considerazione anche la quantità di chilometri che dovrete affrontare e, soprattutto, quanti di questi saranno percorsi in città oppure autostrada. Se non avete un punto di ricarica per l’auto e affrontate sporadicamente l’off-road, allora la Compass e-Hybrid farà al caso vostro.
La Jeep Compass e-Hybrid è offerta ad un Prezzo di partenza di 36.200 euro che scendono a 32.701 euro grazie alla promozione con acquisto online. Spicca il nuovo allestimento Upland, disponibile a 41.950 euro, che si impegna a rispettare l’ambiente seguendo la nuova filosofia di sostenibilità del Brand. L’allestimento S dell’esemplare da noi provato è offerto ad un prezzo di 43.450 euro, meno di 40.000 euro se acquistata online. Di serie, questo allestimento top di gamma ha già tutto quello che serve. Nel nostro caso, come optional sono stati aggiunti i sedili in pelle ventilati con regolazioni elettriche, il winter pack e il tech&convenience pack, per un prezzo totale di 46.900 euro.
Le rivali dirette della Jeep Compass e-Hybrid sono tante e affollano uno dei segmenti più combattuti degli ultimi anni. Oltretutto, con le stringenti normative europee, sono pochi i SUV che non propongono una versione ibrida abbinata alla trazione anteriore. Nella lunga lista di competitors, possiamo citare la Citroen C5 Aircross, la Mazda CX-30, la Volvo XC40, la Ford Kuga, la Peugeot 3008, la Kia Sportage, la Lexus UX, la Toyota RAV4, la Opel Grandland e la Nissan Qashqai. Insomma, difficile non trovare un SUV che rispecchi tutte le vostre esigenze in termini di dimensioni e prezzo: a voi la scelta.
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