In questi anni gli aggettivi per la Jaguar F-Type SVR, e per le sue versioni meno potenti, si sono sprecati. Noi, durante lo scorso test drive della coupé inglese, l’abbiamo definita come una delle vetture più belle dell’ultimo decennio (la nostra prova) e confermiamo il nostro parere anche dopo aver guidato la più potente motorizzazione adottata da una Jaguar stradale.
Sulla bellezza, quindi, non ci sono dubbi, ma quando i cavalli salgono a quota 575, l’auto non può essere solo affascinante, deve mostrare anche un forte appeal dietro al sagomato volante in pelle. Come si sarà comportata la Jaguar F-Type SVR nel nostro test drive? Scopriamolo insieme.
Esterni e interni: il Graphic Pack per chi vuole esagerare
Nel Regno Unito oggi c’è aria di Brexit, ma a Coventry, nei piani alti del Marchio di proprietà di Tata, non c’è nessuna intenzione di uscire dai gusti europei, che l’hanno incoronata a più riprese per la sua bellezza travolgente. Le linee armoniose e le proporzioni studiate nel minimo dettaglio sono stati gli ingredienti fondamentali del successo di questa vettura.
La F-Type SVR ha però fatto più di un passaggio presso Warwickshire, dove si trova il Centro Tecnico SVO (Special Vehicle Operations), la divisione speciale che rappresenta il fiore all’occhiello sul versante dell’esclusività e delle performance. Questo reparto dei sogni accoglie un team di 200 specialisti nel campo automobilistico, su una superficie di 20.000 metri quadri per oltre 40 piattaforme di ispezione tecnica e un impianto di verniciatura di prim’ordine.
A proposito della verniciatura e dell’aspetto estetico generale la Jaguar F-Type SVR da noi provata propone anche il Graphic Pack su base Corris Grey, una personalizzazione estetica ideata da Ian Callum (il designer di tutte le ultime Jaguar), che punta a enfatizzare il pacchetto aerodinamico presente sulla SVR.
Una “pennellata” di colore Ultra Blue seziona visivamente il cofano della F-Type, con i numeri “575” al negativo che ricordano la potenza di questo 5.0 V8. Lo stesso colore lo ritroviamo verniciato ai bordi della griglia centrale, sugli specchietti e sullo spoiler, mentre altre decalcomanie dipingono anche le minigonne. Nel complesso, il risultato è fin troppo vistoso ed eccentrico per una vettura che pone l’eleganza davanti a tutto, ma alla versione più sportiva quasi tutto è permesso. La SVR, infatti, a differenza delle versioni meno potenti, propone anche uno spoiler mobile in fibra di carbonio, abbondanti prese d’aria praticamente ovunque e un posteriore che è pura pornografia, tra estrattore, firma luminosa (davanti e dietro a LED) e i quattro scarichi leggeri, in titanio e Inconel. La ciliegina per i più attenti è rappresentata dai due scarichi più esterni, dotati della valvola di apertura, che propongono finiture fiammate. Completano il tutto, i cerchi da 20 pollici (pneumatici ant. 265 e post. 305) che nascondono pinze nere.
All’interno, il Graphic Pack non esalta soltanto il design scolpito degli esterni, include, infatti, anche soglie d’ingresso illuminate “575” e una targhetta dedicata che viene montata solo nelle auto dotate di questo pacchetto estetico speciale.
Nel complesso, la Jaguar F-Type propone un abitacolo premium, molto ben rifinito e caratterizzato da un design semplice, dove, però il tocco di classe non manca, con l’ Alcantara domina tutta la plancia, rivestendo anche montanti e imperiale. Per l’impianto di infotainment è presente uno schermo touchscreen piuttosto rapido nell’elaborazione delle varie richieste, mentre si confermano le sempre scenografiche bocchette di aerazione centrali che fuoriescono elettricamente dalla plancia. Bellissimi anche i sedili sportivi in pelle con cuciture a rombi e cuciture azzurre a contrasto, che riprendono gli inserti presenti sulla carrozzeria.
Infine, a livello di spazio la F-Type SVR propone una capienza del bagagliaio di 310 litri (408 senza cappelliera), più che dignitoso per tutte le esigenze di chi si muove con una due posti.
Alla guida della Jaguar F-Typer SVR 5.0 V8 da 575 CV: più potenza = più piacere?
La Jaguar F-Type SVR è dotata di un motore da vera supercar. Parliamo, infatti, di un 5.0 V8 dotato di compressore volumetrico, che permette di arrivare alla potenza di 575 CV per 700 Nm di coppia. Con una spinta “arrogante” fino al limitatore, posto poco sotto i 7.000 giri, il V8 permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e di raggiungere la velocità massima di 322 km/h.
Questo motore è un portento ed è capace di offrire, attraverso i quattro “cannoni” orientati leggermente verso l’alto, un sound spettacolare (è presente il tasto dedicato per aprirli), forse troppo insonorizzato dentro, ma superlativo all’esterno. Dal sound si capisce che non si ha a che fare con una sportiva “normale”, poiché con la valvola attiva (in modalità Dynamic rimane sempre aperta) gli scarichi suonano in maniera celestiale, o forse è meglio dire infernale. Non c’è turbo che tenga: per quanto riguarda il sound, questa Jaguar con il volumetrico è di un altro livello.
Telaio in allumino e cura dimagrante caratterizzano la SVR. Il sistema di scarico leggero consente di risparmiare 16 kg di peso, mentre i cerchi in lega forgiati lo riducono complessivamente di 13,8 kg. Ogni articolazione delle sospensioni posteriori è stata ridisegnata per risparmiare 0,6 kg di peso rispetto ai giunti tradizionali. Il peso finale è di circa 1.700 kg, che però non sono pochissimi per un’auto dalla lunghezza di circa 4 metri e mezzo e con questa velleità sportive.
Anche l’aerodinamica svolge un ruolo fondamentale. L’alettone offre minore resistenza aerodinamica e maggiore deportanza. Quando è in uso, infatti, riduce il coefficiente di resistenza all’aria del 2,5% e il coefficiente di portanza del 15%. Inoltre, il sottoscocca liscio e il diffusore posteriore riducono la resistenza aerodinamica e migliorano sia il flusso dell’aria che la stabilità.
Apprezzabile la scelta di tre sole modalità di guida, Wet/Snow, Normal e Dynamic, con quest’ultima che permette di guidare liberamente, grazie all’elettronica che “taglia” in maniera discreta, intervenendo solo quando ce n’è davvero bisogno. Volendo, in ogni caso, si possono escludere del tutto i controlli.
Tutto questo è abbinato al sistema di trazione integrale AWD di Jaguar che si affianca al differenziale attivo a controllo elettronico migliorando la trazione e la stabilità e consentendo di sfruttare maggiormente le potenzialità della SVR. La potenza è tanta e la sola trazione posteriore avrebbe reso ingestibile tale potenza.
Una nota dolente riguarda il capitolo freni, dove quelli presenti di serie risultano ben tarati ed efficaci, ma si affaticano molto presto. Consigliato l’upgrade all’impianto carboceramico opzionale.
A livello di assetto la vettura risulta molto rigida, ma non granitica e, nonostante sia la versione più sportiva, quel minimo rollio da GT rimane. Questo però non penalizza né ingresso né uscita di curva, con la F-Type che si rivela molto equilibrata. Dove la F-Type più potente non regala sensazioni da supercar “nuda e cruda” è proprio nel comportamento tra le curve e nella “cattiveria”, anche se, in verità, bisogna ammettere che inizialmente non sembra dare a giusta confidenza nell’andare forte, ma non appena si forza sempre di più l’andatura, l’auto asseconda sempre più il guidatore, permettendogli di fare cose che fino a poco prima non sembravano pensabili.
Buona parte di questa guida, che diventa più affilata con l’aumentare dell’andatura, è da imputarsi allo sterzo progressivo, che, infatti, ad andature intermedie rimane troppo un po’ troppo demoltiplicato. Il cambio Quickshift a 8 marce si comporta bene se lasciato in automatico e molto bene in modalità sequenziale, anche se manca un po’ di reattività nelle scalate più veloci.
Il livello complessivo raggiunto però è inferiore rispetto ad alcune concorrenti e, nonostante tutto sia al posto giusto, la SVR rimane l’ideale nella guida da vettura Gran Turismo, accompagnati da un grande piacere di guida e da un sound da pelle d’oca. Per evitare fraintendimenti ci tengo a precisare che la F-Type da 575 CV è un missile, la sportività trasuda da ogni poro, ma emerge anche quell’eleganza innata tipica delle coupé inglesi. I due elementi insieme stonano un po’ su questa versione e per far esprimere il massimo a cotanza bellezza serve un giusto compromesso, senza estremizzare troppo le prestazioni.
In conclusione, le F-Type meno potenti come la 380 CV o addirittura la 300 propongono linee più pulite senza pendici e una sfruttabilità maggiore nel quotidiano, con lo stesso spirito da GT che accomuna tutti i modelli. I 10,9 l/100 km del consumo medio omologato – cui tra l’altro non ci siamo neanche avvicinati, anche per “colpa nostra” – conferma ulteriormente la nostra propensione per i modelli meno potenti, ma già ampiamente appaganti.
Prezzo e concorrenti
La Jaguar F-Type SVR parte dal prezzo di circa 148.000 euro e propone una dotazione di serie praticamente completa, che vede, tra gli altri accessori, il cambio automatico a 8 rapporti, la trazione integrale, il sistema Adaptive Dynamics, il Differenziale con Torque Vectoring by Braking, gli Scarichi Sportivi Attivi Selezionabili, il touchscreen con navi. La nostra vettura era dotata del Graphic Pack, che modifica in maniera vistosa alcune componenti caratteristiche della SVR “normale”.
Per quanto riguarda la concorrenza, la F-Type, nella versione SVR, affronta diverse supercar, come l’Audi R8, la Maserati GranTurismo, Mercedes AMG GT e Porsche 911.
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