Categorie: Novità

Intervista a Mirko Dall’Angola, Direttore Commerciale Auto Suzuki Italia | Salone di Parigi 2016

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Al Salone di Parigi l’azienda giapponese presenta la sua nuova Ignis come un concentrato di versatilità, stile ed efficienza, al quale affiancare la tecnologia delle quattro ruote motrici in quanto si tratta pur sempre di un SUV compatto di nuova generazione. Noi abbiamo intervistato Mirko dall’Angola, Direttore Commerciale Auto Suzuki Italia.

Direttore ci parli della Suzuki Ignis unica vera novità tra le piccole SUV al Salone di Parigi.

La compatta Suzuki Ignis rientra in un piano strategico di Suzuki iniziato nel 2013 con l’S-Cross, Celerio, Vitara e Baleno (da noi provata). In tre anni, quattro modelli sono stati lanciati ed ora è lanciata la Ignis. Il lancio commerciale è previsto a gennaio, ma già a fine anno vedremo i primi esemplari in showroom.
E’ un SUV ultracompatto, con un design molto particolare. Con altezza da terra di 18cm, non molto lontana dalla S-Cross e dalla Vitara, se la cava bene anche nel fuoristrada più insidioso. Pensate che angoli di attacco, dosso e uscita sono migliori addirittura della Vitara per via del passo corto e degli sbalzi poco pronunciati.

Il design di Ignis è figlio della storia Suzuki, ripreso da vetture del passato come la Cervo, vengono richiamati i fari anteriori e la human face, la feritoria tra cofano e parafango fa il verso al Vitara e le feritoie sul posteriore son un omaggio alla Fronte Coupé.
Gli equipaggiamenti come infotainment, connettività e sicurezza sono ai massimi livelli. Qui oltre a sei airbag ed ESP abbiamo curato molto la sicurezza attiva. E’ presente una doppia telecamera con tre funzioni: frenata automatica con riconoscimento pedone, lane assist e riconoscimento colpi di sonno.

Come motori che filosofia volete tenere? Puntate sull’ibrido in contrasto al diesel?

Il motore al lancio è un 1.2 benzina DualJet, 90cv solo benzina o con SHVS già visto sulla Baleno (vedere il nostro focus tecnico). I vantaggi dell’SHVS sono molteplici: rispetto alla concorrenza ibrida è accessibile dal punto di vista del prezzo, genera un risparmio di carburante nell’ordine del 15% e permette indubbi benefici a livello economico per il mantenimento della vettura (parcheggi blu e ZTL son gratuite e il bollo è da dimenticare per cinque anni).

E’ presente inoltre una versione AllGrip Auto, con trazione integrale permanente, oltre alla possibilità di Hill Descent Control e una modalità per la gestione delle basse aderenze. Per gli incontentabili, è possibile avere la combinazione 4×4 più ibrida SHVS. Il diesel non è previsto: i costi del motore a gasolio sono troppo alti, se parliamo di una vettura compatta.  Noi puntiamo sul benzina e sull’ibrido a basso costo.

La piccola Swift rimane in listino? O la nuovissima Ignis potrebbe cannibalizzare i clienti della vostra compatta più attempata?

Con una lunghezza di 3 metri e 70 e 1,66 di larghezza, il micro suv in effetti si sovrappone come dimensioni alla Swift, ma è anche vero che presenta una maggiore altezza da terra, accentuata dalle gomme da 16 pollici con spalla 60. Poi i sedili scorrevoli e reclinabili, incrementano lo per spazio per passeggeri o per il bagagliaio a seconda delle necessità. Inoltre è presente una grande possibilità di personalizzazione specialmente per quanto riguarda gli interni.

Potrebbe esserci un po’ di indecisione tra i nostri clienti, anche se la Ignis ha intenzione di far breccia nel cuore di un pubblico più giovane e con un gusto differente. Inoltre è pensata anche per le donne.

Gli obiettivi di vendita per 2017 sono di circa seimila unità. Per il futuro vogliamo lanciare un nuovo modello all’anno. Per la fine del 2017 potrebbe esserci un’ennesima novità, che rinnova quanto di più vecchio abbiamo in gamma…

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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