Inaugurata lo scorso giovedì ‘In Reverse‘, la mostra dell’artista, designer e architetto di fama internazionale Ron Arad. Ospitata fino al 30 marzo, presso la Pinacoteca Agnelli di Torino, la rassegna si concentra su un importante nuovo progetto, presentato per la prima volta quest’anno al Design Museum di Holon – progettato da Arad a Tel Aviv – che, attraverso esperimenti fisici e simulazioni digitali, esplora il modo in cui le carrozzerie delle automobili, soprattutto Fiat 500, si comportano sotto compressione.
A questo caleidoscopio di colori e materiali unico al mondo, non poteva certo mancare Fiat – main sponsor dell’evento – con la sua iconica 500, confermando la propria attenzione al mondo dell’Arte e del Design, un ‘territorio’ di comunicazione dove mostra di trovarsi a proprio agio. La stessa ‘iconicità’ si ritrova nella nuova Fiat 500, attualmente la vettura più venduta del suo segmento in Europa che si afferma nel mondo grazie a stile italiano, innovazione continua, rispetto ambientale e qualità premium. Non a caso è il modello Fiat con il più alto tasso di vendite fuori dall’Italia: oltre 1.200.000 unità vendute dal 2007 ad oggi, l’80% delle quali immatricolate all’estero nel corso del 2013.
Un successo commerciale che trova un corrispettivo nella critica internazionale come dimostrano gli oltre 40 premi mondiali finora vinti, compreso il prestigioso ‘Car of The Year 2008’, e circa 400.000 appassionati iscritti alla Fan Page ufficiale di Facebook (www.facebook.com/fiat500).
Erede dello storico ‘Cinquino’ del 1957 – chiara la citazione stilistica dei fari stondati e del classico logo con baffo cromato sul frontale – la nuova 500 è commercializzata in più di 100 Paesi nel mondo e ha segnato il ritorno del marchio Fiat negli Stati Uniti. Tra i segreti del suo successo globale vi è certamente la capacità del modello di evolvere continuamente con nuove interpretazioni tanto da definire oggi una vera e propria famiglia composta dai modelli 500, 500C, 500L e dalle nuove 500L Trekking e 500L Living, vetture molto diverse per forma e carattere, ma che condividono la stessa matrice: l’iconica Fiat 500.
«Quando ho conosciuto Ron Arad – ha dichiarato John Elkann, Presidente della Fiat – ho pensato a quanto sarebbe stato suggestivo ospitare questa mostra proprio alla Pinacoteca. L’ex fabbrica Fiat del Lingotto aggiunge ulteriore fascino e rende davvero unica questa esposizione».
«La realizzazione di ‘In Reverse’ – ha aggiunto Ron Arad – è stato un affascinante viaggio con mille incognite e numerosi alti e bassi. Pensavamo che il viaggio si fosse concluso con l’apertura della mostra nel Museo che abbiamo progettato a Holon. Ma ecco un’altra sorpresa: le 500 se ne ritornano a casa».
«Ho incontrato Ron a Londra in ottobre e mi ha parlato del suo meraviglioso lavoro legato alla 500 – ha spiegato Ginevra Elkann, Presidente della Pinacoteca Agnelli -. Il suo lavoro è un mix di forza, tecnologia e poesia. Lui usa il linguaggio della botanica e della conservazione della natura su un elemento di design e tecnologia; un linguaggio contemporaneo e nostalgico. Ron è un uomo ispirato, creativo, e sempre in perenne rinnovamento. Con un team meraviglioso. È stato un vero regalo lavorare con tutti loro. Come dice Ron questa mostra è come tornare a casa».
In dettaglio, sulle pareti bianche e pulite degli spazi disegnati da Renzo Piano al 4o piano della Pinacoteca Agnelli – a livello della pista del Lingotto dove in passato venivano testate le automobili Fiat tra cui le 500 – Arad ha installato ‘Pressed Flowers’: sei Fiat 500 schiacciate e appiattite in modo da togliere il senso della profondità come in un cartone animato o nel disegno di un bambino. I veicoli schiacciati circondano un telaio di formatura in legno ricurvo: si tratta del modello utilizzato per sagomare e adattare i pannelli metallici della 500 realizzato nel 1956 dal team di Dante Giacosa e preso in prestito dall’Archivio Storico e Museo Fiat.
In mostra anche ‘Roddy Giacosa’ (2013), una nuova scultura creata posizionando centinaia di barre in acciaio inox lucido su un’armatura metallica con la forma di una Fiat 500. Ogni sezione sagomata riprende la linea dei pannelli della vettura e i componenti si integrano per formarne la carrozzeria. Esposto pure ‘Blame the Tools’, lo stampo reticolato in acciaio inox tagliato a laser e utilizzato per quest’opera.
Lungo le pareti che espongono le Fiat schiacciate, si possono ammirare opere e oggetti che mostrano il suo percorso di sperimentazione con questo materiale: dai suoi primi lavori negli anni 80 alle sedute in acciaio, dai numerosi oggetti schiacciati, come un’automobilina della polizia che Ron Arad trovò quarant’anni fa in una strada di Tel Aviv, ad altri studi e prove tra i quali un portabottiglie appiattito da un rullo compressore.
La mostra ‘In Reverse’ presenta anche ‘Slow Outburst’ (2013), la simulazione digitale dell’artista del processo di schiacciamento del modello più recente della Fiat 500, così come una scultura ricavata da un fotogramma del film ‘Drop’ (2013) realizzato con una tecnica di stampa in 3D. Infine, stampe digitali su carta – ‘Lets Drop It, OK?’ (2013) – catturano i risultati di compressioni digitali simulate di ‘Roddy Giacosa’.
Maggiori informazioni sulla mostra sono disponibili sul sito www.pinacoteca-agnelli.it mentre per approfondire la conoscenza dell’artista israeliano è possibile consultare il sito www.ronarad.com
Foto di Caterina Avataneo
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