Angelo Petrucci
Capacità commerciali e di prodotto sono state trasmesse da Jean-Philippe Imparato a tutto il mondo Alfa Romeo. Al Biscione la cura Stellantis sembra far bene, con il brand italiano che è tornato finalmente a competere in un mercato sempre più complesso, facendo i conti anche con una situazione geopolitica singolare. Nel primo semestre del 2022, Alfa Romeo ha già venduto lo stesso numero di auto di tutto il 2021, e questo nonostante Giulia e Stelvio non siano ancora elettrificate. Quindi c’è da attendersi anche una sorta di accelerazione grazie alle vendite di Tonale che sono appena partite con ottimi risultati in questo primo avvio.
L’Alfa Romeo Giulia ci sarà sempre, lo garantisce Imparato
Contrariamente a quanto si dice in giro, le berline sono ancora un modello di vettura che piace e che godono di una buona fetta di mercato assieme ai SUV. A dar ragione a tutto ciò sono i numeri, poiché nel mondo le vendite marchiate Alfa Romeo sono composte per due terzi da Stelvio e per il restante terzo da Giulia. Imparato ha quindi garantito che ci sarà sempre spazio per la Giulia nella gamma del Biscione. In Italia i numeri sono in forte crescita, basti pensare che il market share è pari al 45%.
Imparato ha detto che l’Alfa Romeo Brennero non si chiamerà così
Contrariamente a quanto si è detto da mesi a questa parte, il prossimo SUV marchiato Alfa Romeo non porterà il nome di Brennero. Lo ha annunciato ufficialmente Imparato, l’AD del Biscione che vuole promuovere ed omaggiare la grande storia del brand lombardo. Sarà quindi un nome molto rispettoso della storia Alfa Romeo, una sorta di tributo. Accantonato il naming Brennero, ora tutti si scervelleranno per indovinare il nome del prossimo SUV di Arese, il tutto per ingannare un’attesa che potrebbe terminare solo nel corso del 2023, per poi farlo debuttare già nella primavera 2024.
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