A Fiorano sono caduti i veli dalla SF90 XX Stradale, la prima vettura nata dal programma XX, quello riservato ai clienti proprietari di auto omologate solo per la pista, pronta per la strada. Al suo fianco la SF90 XX Spider, variante con tetto rigido retrattille. 799 esemplari per la prima, 599 per la seconda. Un totale di 1.398 vetture, di cui 599 per i mercati europei, sono pronti a fare gola ai ferraristi più fidelizzati del cavallino rampante.
Dopo aver visto negli anni le varie 430 Scuderia, 458 Speciale e 488 Pista, la prima ibrida plug-in del cavallino rampante si spinge oltre unendo sotto la stessa carrozzeria il meglio delle “Speciali” e l’apice del programma XX, coronato da una vettura adatta ai gentleman come la FXX-K EVO (omologata solo per la pista). Rispetto alla SF90 ha 30 CV in più, segna il ritorno di un’ala posteriore fissa a quasi 30 anni dala F50 e sviluppa 530 chilogrammi di carico a 250 km/h.
Le fa eco la SF90 XX Spider, il cui tetto RHT (Retractable Hard Top) si apre e chiude fino a 45 km/h in 14 secondi. Il propulsore è esattamente lo stesso per entrambe le vetture e nasce dal motore PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) di SF90 e SF90 Spider. Rimane l’integrazione del V8 endotermico con tre motori elettrici, dove cambia la potenza dell’ICE (797 CV) grazie a nuovi pistoni e lavorazioni specifiche sulla camera di combustione. Migliorato ulteriormente il sound ottimizzando i condotti del sistema a tubo caldo, che trasmette in abitacolo le pulsazioni di combustione, esaltando le frequenze più elevate per offrire la massima evoluzione del V8 Ferrari.
Sempre tre i motori elettrici, ora in grado di esprimere 233 CV grazie al nuovo “extra boost”, una novità assoluta per le vetture prodotte a Maranello e che, probabilmente, caratterizzerà anche la futura Ferrari elettrica che vedremo nel 2025. Sono 25 i chilometri garantiti in modalità full-electric, attivabile fino a 135 km/h. Rimangono i settaggi dell'”eManettino” con le funzioni eDrive, Hybrid, Performance e Qualifying. Proprio scegliendo questa opzione si raggiunge la massima prestazione, capace, secondo i tecnici di Maranello, di migliorare il tempo sul giro a Fiorano di 0,25 secondi. Il cambio rimane il doppia frizione a 8 rapporti, adottando le logiche di cambiata della Ferrari Daytona SP3.
Alle prestazioni superlative contribuisce la completa revisione dell’assetto aerodinamico della SF90 Stradale. Torna l’attenzione sull’ala posteriore fissa, curata nelle forme dal Centro Stile Ferrari guidato da Flavio manzoni, si sviluppa attorno al concetto di shut-off Gurney. Due le configurazioni: alto carico e basso carico, dove con la prima si simula l’effetto del DRS in F1. A livello aerodinamico è stato modificato anche il layout del radiatore anteriore, completamente condivisa con la nuova Ferrari 296 GT3. La diversa inclinazione del radiatore anteriore ha migliorato i coefficienti aerodinamici, generando al contempo flussi d’aria calda in uscita dal cofano gestiti da due S-Duct posti sul lato dell’evacuazione sul cofano.
Anche lo splitter anteriore genera più carico rispetto a una SF90 Stradale. Elemento fondamentale per deviare il flusso verso il fondo, quest’ultimo viene stabilizzato e moltiplicato da superfici di carrozzeria adeguatamente modellate. I due S-Duct anteriori, a contrasto e molto evidenti, da soli generano il 20% in più di carico. Fondamentale è stata l’introduzione dei louver sul passaruota anteriore, che permettono estrazione dinamica di flusso dal vano ruota, riuscendo così a far raggiungere alla vettura un valore totale di deportanza anteriore pari a 325 kg alla velocità massima. Aumentata anche la portata d’aria del diffusore posteriore.
In primis, il passaggio tra marcia elettrica e ibrida è gestito fluidamente tramite il coordinamento dell’assale anteriore elettrico, del DCT a otto rapporti, del motore elettrico al posteriore e del V8 termico in modo da garantire una progressione continua nell’accelerazione e da rendere disponibile la potenza del powertrain nel minor tempo possibile.
La funzionalità di Torque Vectoring, nonché il recupero di energia in frenata e rilascio, sono disponibili in tutte le configurazioni; su SF90 XX Stradale debutta il Ferrari Dynamic Enhancer in versione 2.0, anch’esso attivo in tutte le posizioni del Manettino e in tutte le condizioni di aderenza. I diversi sistemi vengono gestiti dal sistema electronic Side Slip Control (eSSC) 1.0. Una grande novità è rappresentata dall’introduzione del controllore ‘ABS evo’ che aveva debuttato sulla 296 GTB, il quale garantisce grazie alla sua integrazione con il sensore 6W-CDS non solo un miglioramento della performance, ma anche una maggiore ripetibilità della frenata prestazionale in condizioni di asciutto.
Tale controllore si attiva in condizioni di alta aderenza e nelle posizioni Manettino da ‘Race’ in su per sfruttare i dati provenienti dal sensore 6W-CDS al fine di ottenere una stima precisa della velocità della vettura. È così possibile determinare lo slittamento delle ruote e ottimizzare di conseguenza la distribuzione di frenata.
In virtù del carico aerodinamico incrementato rispetto alla SF90 Stradale e alle conseguenti decelerazioni più elevate, si è intervenuto su intervenuto sull’impianto frenante della SF90 XX Stradale, che conserva la pinza “Aero” all’anteriore a fronte di una completa riprogettazione dei dischi volta ad aumentarne la capacità radiante. Al posteriore invece, oltre ad aver aumentato il diametro di dischi e pastiglie freno a 390 mm, sono state impiegate pastiglie full material per massimizzarne la superficie a contatto e migliorarne il coefficiente d’attrito.
Vi ricordate la bellissima Ferrari F12tdf? Bene, osservando meglio il lato estetico della Ferrari SF90 XX Stradale si osservano rimandi a quella vettura, basti pensare alle tre branchie presenti sui parafanghi. Anche le prese d’aria per gli intercooler crescono di dimensioni e convogliano l’aria verso le masse radianti con più efficienza. Cambia la forma dei proiettori, specialmente al posteriore dove debutta la firma luminosa che stravolge l’impatto visivo rispetto alla SF90. Vista da dietro, la Ferrari SF90 XX Stradale sembra una Ferrari 499P da competizione!
Gli interni di Ferrari SF90 XX Stradale propongono, in primis, i sedili solidali alla scocca (sul modello di Daytona SP3) oltre a una riduzione generale del peso dovuta all’asportazione di pannelli vari. La parte superiore della plancia è in Alcantara, mentre la zona inferiore è stata trattata con un tessuto tecnico. Entrambe le sellature sono ispirate al mondo delle corse.
Ferrari garantisce ai suoi clienti standard qualitativi ineccepibili come base del programma settennale di assistenza estesa di Ferrari, offerto anche su SF90 XX Stradale e SF90 XX Spider. Questo programma, valido per l’intera gamma, prevede la copertura di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura. Il piano di manutenzione ordinaria rappresenta un servizio esclusivo per i clienti, che saranno certi di mantenere inalterato il livello di prestazioni e sicurezza della propria auto nel corso degli anni. Questo servizio speciale è riservato anche a chi acquista una Ferrari non di prima immatricolazione.
Tra i vantaggi principali del programma Genuine Maintenance, controlli pianificati (a intervalli di 20.000 km oppure una volta all’anno senza limiti di chilometraggio), ricambi originali e ispezioni accurate attraverso i più moderni strumenti di diagnostica a opera di personale qualificato formato direttamente presso il Ferrari Training Centre di Maranello. Il servizio è disponibile in tutti i mercati e riguarda tutti i Punti Vendita della Rete Ufficiale.
MOTORE TERMICO
SISTEMA IBRIDO
DIMENSIONI E PESI
PNEUMATICI E CERCHI
FRENI
TRASMISSIONE E CAMBIO
Cambio F1 a doppia frizione e 8 rapporti
CONTROLLI ELETTRONICI
eSSC (electronic Side Slip Control) 1.0; E4WD; SCM; FDE 2.0; EPS; ABS ‘evo’
PRESTAZIONI
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